Bot a ruba, lo spread scente, ma Milano nel 2011 ha perso il 25%
Nella giornata odierna il Tesoro italiano era chiamato al collocamento di Ctz scadenza 2013 riuscendo a strappare un netto calo dei rendimenti: si passa dal 7,814% di fine novembre, al 4,853% di oggi. Per quanto riguarda i Bot a 6 mesi, sono stati assegnati tutti i nove miliardi di titoli messi in asta oggi registrando, oltre al netto ribasso dei tassi al 3,251%, una buona domanda: il rapporto Bid-to-cover è infatti salito a 1,7 da 1,4 del collocamento di novembre.
L’alta domanda sui titoli di Stato italiani ha determinato il netto calo dei rendimenti, addirittura dimezzato per i Bot semestrali, scesi intorno al 3% dopo il 6,504% dell’asta di fine novembre. E risulta in discesa anche lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi, che si attesta a quota 482 punti proprio in seguito all’ottimo andamento dell’asta dei Bot.
I risultati di oggi sono positivi se guardati al momento ma, facendo un excursus di quanto accaduto quest’anno in Borsa, si nota come Piazza Affari si stia apprestando a chiudere un 2011 terrificante: secondo bilancio negativo consecutivo.
Il Ftse Mib, stando ai dati comunicati da Borsa Italiana sulla chiusura del 23 dicembre scorso, ha registrato da inizio anno una flessione del 25,28% dopo il -12% del 2010, il Ftse All Share con un -24,48% (-10,3% il 2010).
L’anno più nero dall’inizio della crisi è stato il 2008 con -48% l’allora S&P Mib. La capitalizzazione complessiva di Borsa scivola così al 20,7% del Prodotto interno lordo, riportando una significativa contrazione rispetto a un anno fa quando il rapporto 27,6%. Gli scambi giornalieri hanno raggiunto una media di 2,8 miliardi di euro e di 270.156 contratti. Nel complesso da inizio anno i contratti sono stati 68,1 milioni per un controvalore da 706,7 miliardi.