Continua la poca trasparenza da parte della Federal Reserve.
Dal Simposio di Jackson Hole la numero uno FED Janet Yellen conferma un intervento restrittivo di politica monetaria senza far riferimento tuttavia ai tempi di tale manovra.
Dalle dichiarazioni della Yellen emerge chiaramente la fiducia della FED nello stato di salute dell’economia a stelle e strisce, considerati i dati sul lavoro e sull’inflazione.
Secondo Janet Yellen dunque, al momento sarebbe appropriato, osservando gli indicatori su lavoro e crescita, attuare un restringimento monetario, il quale ha bisogno di ulteriori conferme nei dati che verranno rilasciati il 2 settembre (in primo piano buste paga del settore non agricolo e tasso di disoccupazione).
Per poter scegliere tempi e misure dell’intervento sarà dunque fondamentale la lettura di tali indicatori macroeconomici.
Sebbene dalle parole della numero uno FED sembri meno probabile un intervento al prossimo vertice del 20 e 21 settembre, le parole del suo vice Stanley Fischer gettano ulteriore confusione nei confronti degli operatori. Secondo le parole di Fischer, infatti, dalle parole di Janet Yellen emerge la possibilità di due rialzi entro la fine dell’anno. Il numero due FED rpare dunque a termine del simposio l’ipotesi rialzo dei tassi a settembre.
Tuttavia secondo molti operatori la Federal Reserve potrebbe evitare di esporsi prima delle elezioni presidenziali dell’8 novembre.
Osservando i Futures Fed Funds il restringimento monetario in settembre, dopo Jackson Hole, ha una probabilità del 32%, mentre sale da 50 a 57% la probabilità di un intervento a dicembre.
Non proprio trasparenti anche le dichiarazioni circa la misura dell’intervento: all’interno del comitato infatti la stima dei tassi a breve si aggira intorno all’1,625% per fine 2017, mentre secondo Janet Yellen ci sarebbe il 70% di probabilità di un inserimento dei tassi in un range compreso tra 0 e 3,25% per la fine del prossimo anno. (ricordiamo che al momento i tassi sono fermi allo 0,50%.
In ultima analisi ricordiamo che la numero uno Fed si è espressa anche sugli obiettivi di politica monetaria, ovvero disoccupazione al 4,8% ed inflazione al 2%.
Marco Miranda
UCapital Financial Advisor