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Apprensione per la criptovaluta Tether; il recente bug alimenta i timori

Pubblicato 25.09.2018, 16:18
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Il Tether (USDT) è al momento l’ottava criptovaluta più scambiata. Ma la sua popolarità cela una crescente serie di timori e controversie che circondano la stablecoin.

Tether Weekly

Inventate nel 2015, le monete vengono emesse da Tether Limited, che afferma che ciascun token è ancorato al dollaro USA. Questo “legame” con la valuta in corso legale ha fatto ottenere al Tether il titolo di “stablecoin”. Ma la sua stabilità resta in dubbio dal momento che Tether Limited deve ancora rendere note delle verifiche a sostegno di queste asserzioni.

Ulteriori problemi per la valuta alternativa sono sorti il 17 settembre, quando il protocollo blockchain sottostante su cui funziona Tether, Omni Layer, si è congelato, bloccando le transazioni. Quel giorno Omni ha scritto su Twitter:

“Abbiamo identificato il problema con un client back-end usato dal nostro motore di analisi che sembra essersi bloccato/non rispondere. Abbiamo fatto ripartire tutti i processi applicativi e li stiamo monitorando mentre verificano e risincronizzano. Ci vorranno circa 2-3 ore per completare questo processo”.

Sebbene il problema sia stato identificato in modo relativamente rapido, con il bug risolto entro il giorno dopo, ha rivelato che molte piazze non utilizzano dei nodi Omni Layer proprietari ma piuttosto si affidano allo stesso Omni per verificare le transazioni. E dal momento che Omni funziona su una rete di trasferimento Bitcoin, vari operatori del mercato ritengono che i volumi degli scambi di Bitcoin tra il 16 e il 17 settembre siano stati insolitamente bassi proprio per via di questo bug di Tether.

Mancanza di trasparenza, risorse non dimostrate

Persistono anche altri timori riguardo Tether. Secondo alcune critiche, la piazza di criptovalute con sede ad Hong Kong Bitfinex, che ha stretti legami con Tether, avrebbe emesso più USDT di quanti dollari abbia in banca, al fine di spingere il prezzo del Bitcoin. E questo non fa che sottolineare il bisogno sentito in tutto il settore di tenere d’occhio il prezzo di USDT. Dato il suo presunto ancoraggio, la moneta è diventata una fonte centrale di liquidità per i cripto-mercati. E infatti generalmente è scambiata vicino al livello di un dollaro a moneta ma è scesa al minimo di 0,80 dollari e salita al massimo di quasi 1,10 dollari.

La teoria della manipolazione del prezzo del BTC, tuttavia, non è stata dimostrata. Effettivamente, una recente ricerca della University of Queensland Business School ha scoperto che qualsiasi impatto di Tether sui prezzi e sui volumi degli scambi del Bitcoin è temporaneo, con i volumi che tornano alla normalità entro cinque giorni.

Malgrado ciò, i dubbi sulla moneta digitale persistono. La mancanza di trasparenza del token circa le proprie riserve ha spinto la piazza di Singapore Digifinex la scorsa settimana ad annunciare di aver sostituito la stablecoin USDT con il TrueUSD (TUSD) di TrustToken. Digifinex ha un volume di trading giornaliero di quasi 120 milioni di dollari ed è tra le 20 principali cripto-piazze mondiali secondo CoinMarketCap.

Tether è stato creato da Bitfinex, spiega Chance Du, fondatrice e socia generale di Coefficient Ventures. Funziona con poca trasparenza, afferma, il che significa che se fallisce potrebbe essere molto rischioso per la comunità della blockchain.

“Al momento, Tether è la stablecoin più liquida ed adottabile sul mercato e rappresenta la scelta migliore per la maggioranza, rispetto alle valute legali e alle regolamentazioni bancarie. Personalmente, penso che l’adozione di una stablecoin costituisca uno sviluppo chiave delle criptovalute per l’adozione di massa, tuttavia, se questo tipo di adozione dovesse essere concentrata su una stablecoin con rischi enormi, alla fine diventerebbe una grossa bomba per il settore blockchain”.

Sebbene i dollari collegati al valore del Tether siano conservati su uno specifico conto corrente, Quoc Le, direttore di gestione della cripto-piazza QUANTA, fa notare che la legittimazione di Tether continuerà ad essere messa in dubbio fino a quando non potranno essere verificati i dollari a cui è ancorata.

Simon Harman, capo progetto di Loki, una rete di privacy che consente agli utenti di effettuare transazioni e comunicare in modo privato e anonimo su internet, afferma:

“È una sfortuna che Tether sia diventato un elemento basilare del settore, dal momento che somiglia moltissimo proprio a quei sistemi finanziari che i primi fan delle criptovalute volevano distruggere. Esistono delle opzioni migliori come riserva di valore in termini di dollari, ma l’effetto sul mercato che ha ottenuto significa che Tether non scomparirà fino a quando, e se, qualcosa non andrà molto, molto male”.

Vengono messi in discussione anche l’importanza e il ruolo delle stablecoin, in quanto uno dei cardini originali della classe di asset delle valute alternative era consentire agli utenti di allontanarsi dalle valute legali, centralizzate. Tuttavia, l’idea delle stablecoin è stata lodata come soluzione al problema della volatilità delle cripto, offrendo la possibilità di rivoluzionare il trading delle criptovalute.

Todd Lemons, presidente di Veridium, pensa che l’esistenza delle stablecoins sul cripto-mercato sia importante. Secondo lui si tratta di una componente fondamentale per portare la classe di asset all’adozione di massa. È dell’idea che le migliaia di miliardi di dollari di asset sotto gestione non si sposteranno su questi mercati particolari senza una qualche garanzia di stabilità.

“Per assicurarci di creare la stabilità che si aspettano i mercati finanziari, gli asset alla base di questi cosiddetti token stabili dovranno essere indipendentemente verificabili in tempo reale e preferibilmente dovrebbero essere appoggiati da un paniere diversificato di asset, oltre alle sole valute legali. Per esempio, in Veridium, abbiamo creato un token stabile, CARBON, appoggiato da asset di crediti di emissione di carbonio, verificabili su registri riconosciuti a livello internazionale, come il Registro di IHS Markit”.

Anche altri sono d’accordo. Cameron e Tyler Winklevoss, famosi per aver cercato di dare il via ad un cripto ETF pur non essendoci ancora riusciti, hanno annunciato la creazione di token Ethereum ancorati al dollaro USA che puntano a competere con USDT come stablecoin scelta tra i trader del Bitcoin.

Malgrado ciò, i dubbiosi perseverano. Alcuni analisti dei cripto-mercati ritengono che la cosa migliore che possa succedere al nascente mondo delle “stablecoin” sia sparire adesso, prima che diventi troppo grande.

In tutta serietà, penso che la cosa migliore che possa succedere al nascente mondo delle “Stablecoin” sia che imploda ora, prima di diventare troppo grande.

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