Alcuni titoli “snobbati” di Piazza Affari che negli ultimi tre mesi non sono riusciti a guadagnare oltre il 2% se non addirittura cedere fino al 16% nonostante il buon progresso del listino milanese passato (nel 2019) da 18.150 a 21.500 punti:
- Bca Mps (MI:BMPS): -16% nei primi 3 mesi del 2019. Il titolo bancario, dopo la recente caduta, si appresta a testare il primo supporto in area 1.25 euro. Monitorare con attenzione questo livello poichè potrebbe spingere i corsi fino a 1.34 euro in prima battuta. Segnali di ripresa (nel breve/medio periodo) verranno invece generati oltre quota 1.53 euro in chiusura e con tenuta settimanale; mentre per il lungo periodo i primi e reali segnali di risveglio giungeranno solo oltre quota quota 2.00 euro in chiusura di seduta e con tenuta settimanale. Negative invece discese al di sotto 1.20 euro che faranno registrare al titolo nuovi minimi storici. Mps dal 2000 ad oggi ha ceduto oltre il 98%.
- IGV (MI:IGV): -12%. Il titolo che non è riuscito a sfruttare area 1.63 euro si è spinto fino a 1,55 euro, prezzo min. ultimi 19 mesi. Solo oltre quota 1.78 euro il titolo potrebbe tentare di riavvicinarsi in area 1.90 euro in prima battuta. Verso il basso invece, la rottura di 1.54 euro (in particolar modo in chiusura) potrebbe far partire una nuova ondata di vendite che spingerebbero le quotazioni fino in area 1.45 euro in prima battuta. Il titolo dal 2000 ad oggi ha ceduto oltre il 30%.
- Banca IFIS (MI:IF): -2.4%. Il futuro grafico di Bca Ifis ruota attorno al supporto in area 14.83 euro. La permanenza dei corsi sopra tale riferimento è strategica per garantire un pronto recupero ed evitare di spingersi fino a 14.60 euro la cui decisa violazione (in chiusura) potrebbe proiettare i prezzi anche fino in area 13.85 euro in prima battuta (2° target area 13.10 euro). I reali segnali di ripresa (medio periodo) giungeranno con la riconquista di 23.15 euro (in chiusura), mentre soltanto sopra quota 29.0 euro (in chiusura) tornerebbe un quadro grafico di medio/lungo periodo interessante.
- Mediaset (MI:MS): -0.50%. I corsi continuano a stazionare pericolosamente al di sotto di 2.76 euro ed in mancanza di una reazione nel breve periodo ci sarà probabilmente un ritorno del titolo in area 2.68 euro per poi proseguire, con quest’ultima violazione in chiusura, fino a 2.60 euro (2° target area 2.54 euro). I primi e reali segnali di ripresa giungeranno solo oltre 3.05 euro in chiusura, obiettivo che al momento sembra molto arduo in mancanza di reali e concrete news. A causa degli scarsi volumi si consiglia di prestare attenzione alla volatilità. Il titolo da febbraio 2000 ad oggi ha ceduto circa il 90%, una performance davvero imbarazzante.
- Safilo (MI:SFLG): +2.3%. Altro titolo in profondo letargo è Safilo Grp che non riesce ad allontanarsi dal minimo storico a 0.69 euro (al momento il titolo è a quota 0.718 euro). Performance davvero imbarazzanti: -81% in 12 mesi, -91% in 3 anni, -95% in 5 anni e -99% dal debutto ad oggi, una vera e propria debacle. Il titolo Safilo Grp dovrà affidarsi al sostegno in area 0.705 euro per evitare ulteriori affondi. I primi, timidi e reali segnali di risveglio solo oltre 0.800 euro in chiusura e con tenuta settimanale. Una vittoria sopra la prima resistenza strategica a 0.900 euro fornirebbe una forte indicazione per il medio termine con target a 1.00 euro. Negative discese al di sotto di 0.700 euro in chiusura di seduta per il test in area 0.6900 euro (1° target), dove è situato il minimo storico.
Nella lista sono presenti solo “ALCUNI” titoli di Piazza Affari che al momento stanno attraversando grosse difficoltà nel mettere in piedi un rialzo convincente.