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La Brexit tiene sotto scacco la propensione al rischio

Pubblicato 23.10.2019, 11:57
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In questi giorni stiamo osservando movimenti di consolidamento e non potrebbe essere altrimenti considerando l’incertezza su alcune questioni. Se fino a qualche giorno fa i mercati scommettevano su una Brexit senza trauma, tale prospettiva è venuta meno tanto sabato scorso quanto nella giornata di ieri. L’accordo è stato nuovamente bocciato e Johnson si è visto costretto a rimettere la decisione di un eventuale rinvio nelle mani dell’Europa. In un quadro di incertezza, è evidente che la propensione al rischio non poteva che subire una battuta d’arresto.

Stamattina assistiamo anche a un rafforzamento degli asset rifugio, con rendimenti obbligazionari inferiori, uno yen giapponese al rialzo (e il dollaro USA in misura minore) e l'oro in ripresa. Fronte azionario la vittima principale sembra essere il DAX che continua ad essere volatile (la mancanza di un accordo sulla Brexit significa più incertezza per le esportazioni tedesche). Ricordiamo che oltre all’eventuale rinvio del 31 ottobre (per quanto tempo?) ci potrebbero essere anche elezioni britanniche anticipate.

Wall Street ha chiuso la sessione di ieri leggermente al ribasso causa delusione generate da alcuni utili societari e dalla delusione della Brexit. L' indice S&P 500 è sceso del -0,4% a 2996 punti, mentre i futures statunitensi hanno perso un ulteriore -0,1%. In Asia c’è stata volatilità con il Nikkei + 0,4% e lo Shanghai Composite -0,2%. Nel forex l’avversione al rischio si traduce come detto in un rafforzamento dello Yen ma anche in un indebolimento di AUD e NZD.

È un'altra giornata relativamente tranquilla per il calendario economico, salvo al pomeriggio quando avremo la fiducia dei consumatori dell'Eurozona (ore 16) che dovrebbe mostrare un ulteriore consolidamento al ribasso a -6,7 (da -6,5 a settembre). Per quanto riguarda le scorte di petrolio è previsto un altro aumento di + 1,7 milioni di barili (dopo + 9,3 milioni di barili della settimana), mentre i distillati dovrebbero diminuire di -2,7 milioni (-3,8 milioni la scorsa settimana) e le scorte di benzina di -2,3 milioni (-2,6 milioni la settimana scorsa).

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