
L’andamento del petrolio americano non ha sicuramente annoiato gli investitori, in particolare nel 2020. Infatti dopo essere salito prepotentemente fino a 65,00 dollari sull’uccisione da parte degli americani del generale iraniano nei primi giorni del nuovo anno, ha quindi iniziato un forte ribasso fino a 50,00 parte bassa del range 50,00 -65,00 dollari che da oltre un anno contiene le oscillazioni dei prezzi.
La tenuta del supporto ha consentito un rimbalzo fino a 54,60 dollari per poi vedere nelle ultime settimane il crollo veloce delle contrattazioni fino a 43,20 dollari ad un passo dai 42,60 dollari minimi del dicembre 2018 e del giugno 2017.
La presenza di un triplo minimo su questo livello unito ad una forte candela di inversione “engulfing” sul grafico daily lasciano pensare che la debolezza per l’oro nero sia alle spalle. Chiusure settimanali superiori a 50,00 dollari confermeranno il movimento di ripresa spingendo i corsi verso 55,00 mettendo cosi fine alle paure di un rallentamento economico. Sopra 55,00 il petrolio potrà poi ritornare a vedere i massimi dell’anno verso 64,00/65,00 dollari.
Negatività verrà soltanto da una perdita del supporto chiave a 42,60/43,00 dollari spingendo i corsi al ribasso verso 35,00 dollari in presenza di una situazione estremamente negativa e pericolosa per l’economia mondiale.