La propensione al rischio che sembrava voler riprendere quota ha subito una brusca battuta d'arresto – l'ennesima delle ultime settimane – a causa del primo face-to-face Trump/Biden. Si sapeva che l'attuale Presidente degli USA non avrebbe reso la vita facile al suo avversario – viste le spiccate doti comunicative – ma il modo in cui il dibattito si è svolto per molti analisti ha confermato un rischio politico in crescita esponenziale nelle prossime settimane e potenzialmente nei mesi a venire.
Il faccia a faccia è stato aspro ed è risultato palese come il Presidente Trump potrebbe cercare di vincere a tutti i costi, anche se ciò dovesse significare impugnare il risultato davanti alla Corte Suprema. Significa, da qui l'incertezza evidenziata pocanzi, che il potenziale vincitore potremmo averlo ben oltre il 3 Novembre. L'eventuale incertezza, ovviamente, non farebbe piacere ai mercati e il risk off potrebbe nuovamente prendere il sopravvento.
Stamattina i rendimenti obbligazionari USA sono in calo, mentre il dollaro USA nel suo ruolo di bene rifugio sta sovraperformando. L'azionario, di conseguenza, è sotto pressione. Anche lo yen giapponese potrebbe riprendere smalto qualora questa tendenza dovesse proseguire.
Andando al calendario economico, abbiamo già avuto la lettura finale del PIL del Regno Unito relativo al secondo trimestre: c'è stata una lieve revisione positiva a -19,8% (da -20,4%).
Oltre alla Lagarde, che ha parlato alle ore 09:20, oggi dovremo tenere sotto controllo importantissimi dati USA. In primis la variazione dell'occupazione ADP delle 14:15 che dovrebbe mostrarc una crescita di +650.000 unità nel mese di settembre (da +428.000 ad agosto). Poi attenzione al PIL finale degli Stati Uniti relativo al secondo trimestre (ore 14:30) che non dovrebbe mostrare alcuna revisione dalla lettura preliminare annualizzata del -31,7%. Infine le scorte di petrolio delle 16:30 dovrebbero mostrare una crescita di + 1,4 milioni di barili (dopo un calo di -1,6 milioni di barili la scorsa settimana).
In tema di Banche Centrali, oltre alla Lagarde parleranno alcuni membri del FOMC come Neel Kashkari (ore 17), mentre Michelle Bowman parlerà alle 19:40.