Con il calo di ieri, la situazione dai massimi dei mesi precedenti è la seguente (vedo grafici sotto):
- S&P 500: -22.3%
- NASDAQ Composite: -33.4%
- Euro Stoxx 50: -20.7%
- Shanghai Composite: -13.3%
- FTSE MIB: -22.4%
Tecnicamente quindi, ci troviamo in un Bear market.
La prima cosa che pensano gli investitori, è che ogni volta che il mercato scende è un altro 2008, dove ricordo, ad esempio l’indice S&P 500 ha perso il 58% (2 volte e mezza circa il calo attuale). Era però anche una situazione in cui l’intero sistema finanziario stava rischiando il collasso, quindi situazione abbastanza diversa da quella attuale, dove abbiamo più problematiche ma di rilievo differente.
Andando quindi a fare un recap della situazione attuale, vediamo nel grafico sotto le linee arancione e viola (rispettivamente i Bear Market 2001 e 2008) e le 3 fasi che li hanno caratterizzati, ovvero:
- Fase 1: primo calo (importante ma non eccessivo)
- Fase 2: rimbalzo tecnico
- Fase 3: capitolazione e calo definitivo
Ora, come possiamo notare nei due periodi evidenziati, nonostante la dinamica sia più o meno la stessa, ci sono molte differenze sia in termini di entità del calo, sia di durata dello stesso Bear Market.
Anche graficamente, vediamo come nei 3 periodi (compreso quello attuale) esaminati, ci siano diverse similitudini ma mai percorsi identici.
Per esempio, una delle cose che notiamo (a mio giudizio sfavorevole) del periodo attuale, è il fatto che anche i Bond, storicamente più difensivi in queste situazioni o comunque con cali più limitati, stiano affrontando il peggio calo di sempre, perciò viene a mancare nei portafogli quella “protezione” che solitamente aiuta a limitare i Drawdown.
Tuttavia anche qui, se analizzate i miei video settimanali del lunedì, quando parlo di duration, mi riferisco al fatto che qui era importante stare sotto i 6-7 anni, poiché come notate, più lunga è la durata del bond, peggiore è stato il calo.
Come comportarsi in queste fasi di mercato
Qui non dico nulla di nuovo, ovvero cosa può aiutare l’investitore (ricordo che non parlo di trader o di chi opera a breve termine, quindi diciamo chi ha orizzonti almeno dai 5 anni a salire)?
- Piani di accumulo
- Diversificazione
- Ingressi frazionati su posizioni strategiche
- Gestione intelligente della liquidità
- Orizzonte temporale
- Ribilanciamenti
Questi sono sempre e saranno sempre gli unici elementi in grado di costruire un portafoglio resiliente nelle diverse situazioni che andremo ad affrontare.
Perciò, nel mio caso, avendo ancora conservato (non ancora usata) quel 20% di cash, l’idea è di fare degli ingressi graduali ad ogni 6-7% di calo dei mercati azionari (questo perché ad oggi ad esempio, ho un 50% di azionario, che vorrei aumentare, approfittando dei cali).
Perciò, in caso di mercati a -40% circa (semmai ci arrivasse ad esempio l’indice S&P 500, magari il NASDAQ Composite sarà a -50% chissà), mi ritroverei con tutta la liquidità investita.
E se scendesse ancora? In quel caso mi limiterò a ribilanciare ed andare avanti con i miei piani di accumulo, avendo un orizzonte davanti superiore agli 8 anni, ribilanciando periodicamente.
Non esiste una formula o una strategia perfetta, ma esiste una strategia VOSTRA a cui dovete attenervi, soprattutto quando i cali possono minare la fiducia di un investitore.
Chiudo questa analisi con una domanda: VOI COSA STATE FACENDO IN QUESTI GIORNI?
- Sto vendendo tutto
- Sto comprando
- Non sto facendo nulla
Scrivetelo nei commenti!
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"