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Titolo Astaldi: analisi tecnica

Pubblicato 13.11.2017, 08:00
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Precipita nel vuoto il titolo Astaldi (MI:AST) che in una settimana ha ceduto circa il 45% sul listino milanese (penalizzato poichè è allo studio un aumento di capitale per un importo di circa 200 milioni di euro), una punizione che per molti è stata eccessiva ma che, purtroppo, ha riportato i corsi fino a 3.09 euro (prezzo minimo ultimi 10 anni ed 8 mesi circa).

In questo scenario è difficile valutare quali siano le prossime strategie del gruppo per tentare, almeno in parte, di recuperare una parte del terreno perso.

I possessori del titolo del Gruppo che opera nel settore costruzioni (è uno dei principali Contractor in Italia e tra i primi 25 a livello europeo) si stanno ponendo il medesimo quesito: "uscire o incrementare?"

In questo quadro grafico incerto è fondamentale che i corsi riescano a stabilizzarsi al di sopra di 3.0 euro per evitare nuovi affondi in direzione di quota 2.85 e successivamente area 2.56 euro.

Indicazioni favorevoli nel breve termine,invece, in caso di vittoria oltre gli ostacoli a 3.26 e 3.38 euro; ma solo con i prezzi al di sopra di 3.55 si aprirebbero degli spazi di recupero fino a 3.66 e successivamente fino alla forte resistenza di 4.0 euro.

L'ufficialità dell'adc e della sua eventuale data, cambierà ovviamente le carte in tavola.

Secondo l’agenzia Fitch l'adc da 200 mln di euro sarà valutato in maniera positiva solo nel caso in cui andrà a ridurre l’ammontare dell’indebitamento del gruppo, che a fine giugno era pari a 2,1 mld di euro.

La riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione dei risultati consolidati al 30 settembre 2017, già prevista per l’8 novembre, è stata posticipata al prossimo 14 novembre.

Lo scorso 9 novembre Astaldi S.p.A., in merito ad alcune notizie apparse sulla stampa, ha informato che è allo studio un’operazione di Aumento di Capitale per un importo di circa 200 milioni di euro. L’operazione allo studio è volta al rafforzamento della struttura patrimoniale del Gruppo finalizzato a porre la Società nelle migliori condizioni possibili nel processo complessivo di rifinanziamento del debito a lungo termine, tramite l’allungamento delle scadenze oltre il 2022 e, subordinatamente alle condizioni di mercato, la riduzione del costo dell’indebitamento. Il rafforzamento patrimoniale e finanziario concorrerà a consolidare il posizionamento competitivo della Società anche nell’ottica della strategia di riposizionamento geografico delle attività in mercati con minore profilo di rischio, così come delineato dal Piano Strategico 2017-2021.

Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14) Ipervenduto
STOCH (9,6) Ipervenduto
STOCHRSI (14) Ipervenduto
MACD(12,26) Vendere
ATR(14) Più volatilità
CCI(14) Ipervenduto
ADX(14) Vendere
ROC Vendere
UO Vendere
Williams R: Vendere.

Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Bande di Bollinger (vedi grafico): i trader colgono dei segnali di acquisto quando il prezzo tocca la banda inferiore, o si allunga per breve periodo al di fuori di essa, colgono invece dei segnali di vendita quando il prezzo tocca la banda di Bollinger superiore, o si allunga per breve tempo al di fuori di essa (questo ind. Funziona meglio durante una fase di contrazione del range).

Beta: 1.07
Ratio Prezzo/Utile: 3.21
Eps: 1
Range 52 settimane: 3.09 - 6.71 euro


PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2017 (dati resi noti il 02/08/17):

I ricavi totali crescono di oltre il 7% a 1,5 miliardi di euro (1,4 miliardi a giugno 2016), di cui 35 milioni da ricondurre ai primi esiti della diversificazione nel comparto Operation & Maintenance (O&M). Il dato di periodo è alimentato in larga parte dal rilascio di nuove tratte autostradali in Turchia (Northern Marmara Highway e Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir), nonché dalla spinta registrata in Italia (Stazione AV/AC Napoli-Afragola) e in Cile (contratti per la Miniera Chuquicamata). Per le attività O&M, ricordiamo che questa è un’area di operatività di interesse strategico per il Gruppo, in grado di generare un flusso di ricavi stabile nel tempo con basso impiego di capitale circolante, che si prevede produrrà a regime il 10% dei ricavi.

  • L’Italia genera il 24% dei ricavi operativi, grazie al buon avanzamento del comparto Infrastrutture di Trasporto (Metropolitana di Milano Linea 4, Stazione AV/AC Napoli-Afragola, Galleria di Base del Brennero, Quadrilatero Marche-Umbria), agli apporti della controllata NBI (Impiantistica) e alle attività O&M nel comparto ospedaliero (Ospedali di Prato, Pistoia, Lucca e Massa Carrara e Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre).
  • Si conferma il forte apporto delle attività all’estero (76% dei ricavi operativi), per la progressiva esecuzione dei contratti in Canada (Progetto Idroelettrico Muskrat Falls), Cile (contratti relativi alla Miniera Chuquicamata, Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago), Turchia (Etlik Integrated Health Campus di Ankara, Terzo Ponte sul Bosforo, Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir), Polonia (Infrastrutture di Trasporto), Russia (Autostrada M-11 Mosca-San Pietroburgo).
  • Le Costruzioni rappresentano il 97,5% dei ricavi operativi e le attività di O&M generano il 2,5% dei ricavi operativi, da ricondurre al comparto ospedaliero, come già segnalato in precedenza.


Gli altri ricavi operativi crescono del 19% a €80 milioni (€67.531 milioni a giugno 2016). Il dato di periodo accoglie €25 milioni di plusvalenze generate dalle cessioni finalizzate nel semestre in Cile e in Italia.

La struttura dei costi accoglie gli effetti del progressivo riposizionamento delle attività verso il comparto EPC[1], per sua natura caratterizzato da maggiori costi per lavorazioni dirette. I costi della produzione ammontano a €954,5 milioni (+1,8%, €937,3 milioni a giugno 2016), con una incidenza sui ricavi al 63,5% (66,9% a giugno 2016). I costi del personale sono pari a €331,9 milioni (+20%, €277,2 milioni a giugno 2016), soprattutto a seguito del maggior peso legato a lavorazioni dirette eseguite in Canada e Cile e, più in generale, per il rafforzamento delle strutture di controllo e monitoraggio delle commesse.

Le quote di utili/perdite da joint venture, SPV e collegate si attestano a €23,1 milioni (-29,3%, €32,7 milioni a giugno 2016). Il dato accoglie prevalentemente gli esiti dell’operatività delle Concessionarie partecipate dal Gruppo Astaldi parzialmente controbilanciato da €(16) milioni relativo all’effetto contabile della riserva OCI sugli asset oggetto di dismissione nel periodo (in particolare, M5); tali effetti rappresentano la riclassifica contabile di partite già incluse nel patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2016.

L’EBITDA cresce del 7,4% a €214,4 milioni (€199,6 milioni a giugno 2016), con EBITDA margin stabile al 14,3%. L’EBIT aumenta di oltre il 15% a €184,7 milioni (€159,8 milioni a giugno 2016), con EBIT margin in crescita al 12,3% (11,4% a giugno 2016). Ricordiamo che a fronte di un riposizionamento del profilo di rischio delle attività, il Piano Strategico 2017-2021 prevede un progressivo avvicinamento dei livelli di redditività del Gruppo ai valori medi del settore; per il semestre in esame, la redditività di periodo è superiore alle previsioni di piano grazie alle plusvalenze complessive realizzate nell’ambito del programma di dismissione degli asset in concessione, ma anche al rilascio dei margini di alcuni progetti in fase di chiusura e ad andamenti migliorativi rispetto al budget di ulteriori contratti, prevalentemente nel settore Infrastrutture di Trasporto. In particolare, si segnala il riconoscimento di oneri addizionali relativamente al progetto relativo al Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia, il cui incasso è previsto ad agosto, che ha consentito il rilascio di ulteriori margini.

Gli oneri finanziari netti si attestano a €107,5 milioni (+12,5%, €95,5 milioni a giugno 2016), ad esito essenzialmente degli effetti dei livelli di esposizione debitoria netta e dei maggiori oneri netti per fidejussioni collegati all’accresciuta operatività. Il dato di periodo accoglie inoltre: (i) €(8) milioni di effetti della riclassifica contabile di partite sospese a patrimonio netto collegate alla Concessionaria dell’Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago, oggetto di parziale disposal nel semestre, e (ii) €(4,4) milioni di onere complessivo collegato alla valutazione dell’opzione di cash settlement relativa al prestito obbligazionario equity linked che la Società ha collocato a giugno 2017; al netto di questi impatti, il valore complessivo di tutte le altre componenti di questa voce di conto economico su base aggregata risultano in linea con l’esercizio precedente.

L’utile ante imposte (EBT) cresce del 20% circa, a oltre €77 milioni (€64,3 milioni al 30 giugno 2016), a esito delle dinamiche evidenziate. A fronte di un tax rate stimato pari al 24% (in linea con il 1° semestre 2016), si perviene a un risultato delle attività continuative in crescita del 18,6% a €57,9 milioni (€48,8 milioni al 30 giugno 2016).
L’utile netto cresce del 77% a €55,7 milioni (€31,5 milioni al 30 giugno 2016), con net margin in aumento al 3,7% (2,2% per il 1° semestre 2016). Il confronto su base annua è in parte spiegato dagli esiti delle attività di asset disposal che, se per il 1° semestre 2017 hanno generato un risultato positivo, per l’analogo periodo del 2016 hanno impattato negativamente sui risultati del Gruppo.

RISULTATI PATRIMONIALI E FINANZIARI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2017
Le immobilizzazioni nette si attestano a €1.156,6 milioni (per il 2016, €1.007,4 milioni a dicembre 2016 e €980,5 milioni a giugno 2016), essenzialmente a fronte (i) di immobilizzazioni materiali per €188 milioni, che accolgono gli investimenti effettuati nel semestre in Italia e Polonia ed il normale ciclo di ammortamento collegato e (ii) di partecipazioni per €372,5 milioni che includono i versamenti in equity effettuati in Turchia (conversione a semi-equity di quanto prima versato a titolo di equity per l’Autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir e versamento di equity per l’Etlik Integrated Health Campus di Ankara) e per la valutazione con il metodo del patrimonio netto. Questa posta accoglie inoltre €186 milioni di attività non correnti possedute per la vendita (per il 2016, €70 milioni a dicembre e €116,2 milioni a giugno) riferite ad asset la cui cessione è prevedibile entro i prossimi 12 mesi.

Il capitale circolante gestionale è pari a €918 milioni (per il 2016, €805 milioni a dicembre e €1.010 milioni a giugno). Il dato di periodo è in linea con quanto storicamente accade nella prima parte dell’anno, ma registra un incremento più contenuto rispetto ai valori storici (negli ultimi sei esercizi l’assorbimento di circolante nei primi sei mesi dell’anno è stato pari a circa il 30%), pur in presenza del forte supporto garantito alla produzione (ricavi in crescita del 7%). Il dato di periodo beneficia degli incassi registrati in Romania (Linea ferroviaria Frontierǎ-Curtici-Simeria Lotto 2A) e negli USA (prima tranche sull’Autostrada I-405 in California), a conferma della valenza anche finanziaria delle politiche di riposizionamento geografico del portafoglio ordini. Per il 2° semestre, si prevede un progressivo ulteriore miglioramento, anche alla luce degli incassi programmati (anticipi contrattuali su commesse estere e ulteriori pagamenti in Turchia, a fronte di incrementi contrattuali collegati al Terzo Ponte sul Bosforo).

Il capitale investito netto si attesta a €2.039 milioni (€1.791 milioni a dicembre 2016).

Il patrimonio netto di Gruppo è pari a €712,9 milioni (€692,4 milioni a dicembre 2016). Il dato accoglie €(55) milioni di effetti collegati alla variazione negativa della riserva di conversione (su attività in Turchia e Russia), che si ritiene possa essere riassorbita nei prossimi mesi.

Il patrimonio netto di terzi cresce a €51,1 milioni (€6,1 milioni a dicembre 2016), ad esito del consolidamento integrale della Concessionaria dell’Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre, di cui il Gruppo ha acquisito la maggioranza nel corso del semestre.

Il patrimonio netto totale è pari a €764 milioni (€698,5 milioni a dicembre 2016).

La posizione finanziaria netta totale è pari a €1.272 milioni (per il 2016, €1.374 milioni a giugno e €1.089 milioni a dicembre). Il confronto rispetto ai valori registrati a dicembre evidenzia gli effetti della tradizionale stagionalità del periodo, in parte mitigata dagli esiti della efficace azione di contenimento del capitale circolante gestionale. Il dato di periodo accoglie inoltre i positivi effetti derivanti dal programma di asset disposal: l’incasso lordo relativo a queste cessioni complessivamente ammonta a €117 milioni, con un impatto sulla posizione finanziaria netta di soli €77 milioni (in quanto gli shareholder loan collegati alle iniziative cedute risultano già ricompresi nell’ambito della posizione finanziaria netta). Il beneficio derivante dalle cessioni è stato compensato dal minore flusso di cassa derivante da alcuni progetti di costruzione all’estero (Turchia, Romania, Algeria), atteso comunque per il 2° semestre e dall’effetto del consolidamento dell’Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre che ha appesantito la posizione finanziaria netta di circa €20 milioni. Il debt/equity ratio è pari a 1,66x, a fronte di un corporate debt/equity ratio pari a 1,21x.

Per il Settore Costruzioni, nel 1° semestre 2017 sono stati effettuati investimenti netti in dotazioni tecniche per €13 milioni; il dato di periodo è espresso al lordo di €12 milioni di dismissioni realizzate in Perù e Russia (a seguito del completamento di specifiche commesse).

Per il Settore Concessioni, nel semestre sono stati versati €30 milioni a titolo di equity e/o semi-equity (per l’Etlik Integrated Health Campus di Ankara in Turchia, l’Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benítez di Santiago in Cile e la Linea 4 della Metropolitana di Milano in Italia). Gli investimenti in concessioni progressivi (equity e semi-equity, di competenza Astaldi versati nelle SPV collegate alle iniziative in essere nel settore, oltre che il relativo capitale circolante) si attestano a €778 milioni (comprensivi di €119 milioni di diritti di credito da attività in concessione, riferiti al Progetto Idroelettrico La Punilla in Cile e all’Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre in Italia).

PORTAFOGLIO ORDINI
Il portafoglio ordini totale è pari a €27 miliardi, di cui oltre €18 miliardi riferiti al portafoglio in esecuzione e i restanti €8,5 miliardi a opzioni commerciali e primi classificati; in linea con il piano strategico, il dato di periodo accoglie €1,6 miliardi di decremento nel comparto concessioni collegato alle cessioni del programma di asset disposal ed i primi positivi effetti della conversione del portafoglio concessioni in attività O&M. Alla determinazione del dato di periodo contribuiscono €1,8 miliardi di nuovi ordini/incrementi contrattuali, di cui €1,3 miliardi di contratti di costruzione e €453 milioni di attività O&M. Il book-to-bill ratio è pari a 1,3x. La struttura del portafoglio conferma l’accresciuta presenza di commesse aggiudicate secondo una logica di pluralità di elementi tecnici e qualitativi e il progressivo orientamento verso aree a profilo di rischio più contenuto, in linea con le attese e le strategie del Gruppo.

Principali nuovi ordini del periodo
LINEA FERROVIARIA FRONTIERĂ-CURTICI-SIMERIA (Lotti 2A e 2B) | Romania (costruzione): €776 milioni complessivi, di cui il 42% in quota Astaldi, per la riabilitazione di 80 chilometri della Linea ferroviaria Frontieră-Curtici-Simeria, parte del Corridoio Paneuropeo IV e opere accessorie.
LINEA FERROVIARIA FRONTIERĂ-CURTICI-SIMERIA (Lotto 3) | Romania (costruzione): €600 milioni, di cui il 49,5% Astaldi, per la riabilitazione di ulteriori 40 chilometri della linea ferroviaria Frontieră-Curtici-Simeria.
LINEA FERROVIARIA N. 7 VARSAVIA WSCHODNIA OSOBOWA-DOROHUSK | Polonia (costruzione): €171 milioni, di cui 65% Gruppo Astaldi (leader di un raggruppamento di imprese), per l’ammodernamento di 68 chilometri della Linea ferroviaria N. 7 Varsavia Wschodnia Osobowa-Dorohusk.
FERROVIA E-59 | Polonia (costruzione): €82 milioni, di cui il 95% in quota Astaldi (leader di un raggruppamento di imprese), per l’ammodernamento di 35 chilometri della Linea Ferroviaria E-59 Varsavia-Poznań (Lotto IV).
METROPOLITANA DI ISTANBUL (Tratta Kirazli-Halkalı) | Turchia (costruzione): €627 milioni, di cui il 15% in quota Gruppo Astaldi, per la realizzazione delle opere civili e degli impianti elettromeccanici della nuova tratta della metropolitana di Istanbul.
AUTOSTRADA MENEMEN-ALIAĞA-ÇANDARLI | Turchia (concessione di costruzione e gestione): €392 milioni di investimento complessivo, di cui €333 milioni per le sole attività di costruzione (con Astaldi in quota al 33%). Il Contratto BOT prevede la realizzazione e gestione di 80 chilometri di nuove tratte autostradali nella provincia di İzmir, nonché l’esecuzione di tutte le attività O&M.
PROGETTO DI INTERCONNESSIONE HVDC ITALIA-FRANCIA «PIEMONTE-SAVOIA» | Italia (costruzione): €54 milioni, per la realizzazione delle opere civili per la tratta italiana del progetto di interconnessione HVDC (High Voltage Direct Current), in esecuzione tra Italia e Francia. I lavori consistono nella realizzazione di trincee con posa di tubi in PEAD (polietilene ad alta densità) e scavi in sotterraneo con la tecnologia del micro-tunneling per il successivo attrezzaggio impiantistico, nonché di tutte le opere accessorie connesse.
OSPEDALE DELL’ANGELO DI VENEZIA-MESTRE | Italia (O&M): oltre €500 milioni a seguito dell’incremento dal 37% al 60,4% della partecipazione detenuta dal Gruppo Astaldi in Veneta Sanitaria Finanza di Progetto S.p.A., Concessionaria dell’Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre.

EVENTI SUCCESSIVI
A luglio, si è concluso l’iter approvativo del progetto per la realizzazione della Strada Statale Jonica (SS-106) Mega Lotto 3 che sancisce di fatto l’approvazione e l’avvio delle attività propedeutiche all’inizio dei lavori del 1° stralcio funzionale (Tratta Sibari-Trebisacce), condizione tra l’altro utile per il completamento dell’iter di approvazione e finanziamento del 2° stralcio funzionale.
A luglio, il Gruppo Astaldi, dando corso ai contenuti degli accordi preliminari sottoscritti nel corso del primo semestre, ha acquisito dal Socio Mantovani il 23,4% di Veneta Sanitaria Finanza di Progetto S.p.A. (VSFP), Concessionaria dell’Ospedale dell’Angelo di Venezia Mestre. All’esito dell’operazione, il Gruppo Astaldi detiene una partecipazione in VSFP pari al 60,4%. L’operazione rientra nel programma di sviluppo delle attività del Gruppo. In linea con quanto definito in sede di pianificazione strategica, il progetto prevede tramite questa operazione una migliore valorizzazione dell’asset.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Nei prossimi mesi, il Gruppo continuerà con le azioni previste dal Piano Strategico 2017-2021.

Sul fronte commerciale, si punterà a garantire la diversificazione geografica e settoriale pianificata, privilegiando l’acquisizione di contratti valutati secondo una logica di pluralità di elementi tecnico-qualitativi, nell’ottica di proiettare il Gruppo in maniera più coerente verso il percorso di crescita programmato.

Si guarderà con interesse al rafforzamento delle aree di tradizionale presidio (Cile, USA) e a consolidare nuove aree di intervento ad elevato potenziale di sviluppo e a rischio più contenuto (Nord America, Centro Europa).

Ulteriore spinta alla crescita deriverà dal comparto O&M, in particolare nel settore ospedaliero; in quest’ottica, nell’ambito del programma di asset disposal, si tenderà a privilegiare accordi di cessione in grado di favorire il permanere in capo al Gruppo di questa tipologia di attività, oltre che di quelle di costruzione ancora in corso (come già avvenuto in Cile per l’Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago).

Le Concessioni continueranno a rappresentare una modalità di crescita, ma con un mutato approccio rispetto al passato: si punterà a privilegiare un modello di sviluppo dei progetti che vedrà Astaldi partecipare con una quota minore nelle SPV, con conseguente minore impegno in termini di apporto di equity, così come già sperimentato in Cile (per l’Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago, ma anche per l’Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benítez di Santiago).

Il contenimento dei livelli e dei costi dell’indebitamento si confermerà una priorità strategica. Le scelte gestionali saranno orientate secondo una logica di rigida disciplina nella gestione del circolante, finalizzata a una riduzione dell’assorbimento da parte delle iniziative in corso, ma anche a un rigiro più efficiente delle sue componenti.

A livello commerciale, sarà privilegiata l’acquisizione di commesse dal profilo finanziario più autonomo e con previsione di anticipo contrattuale.

Avanzerà il programma di dismissione degli asset, che vedrà le strutture focalizzate sul perfezionamento delle ulteriori cessioni previste a piano. In particolare, per i Quattro Ospedali in Toscana (Prato, Pistoia, Lucca, Massa Carrara) si darà corso all’accordo per l’acquisto di quote finalizzato alla successiva cessione del pacchetto di maggioranza ad un fondo di investimento già individuato. In linea con il piano strategico, l’operazione prevede il contestuale controllo delle attività O&M (che saranno pertanto eseguite direttamente per il tramite di GESAT).

Inoltre, a seguito dell’incasso dei minimi garantiti da parte delle Concessionarie degli asset autostradali turchi (ad aprile 2017), si sono realizzate le condizioni necessarie per dare avvio al relativo programma di disposal, alla data di redazione della presente relazione sono stati già individuati gli advisor finanziari – primarie banche di standing internazionale – che assisteranno il Gruppo nel processo di dismissione.

Dal punto di vista finanziario, si continuerà a dare corso al programma di rifinanziamento in atto, concretizzatosi già parzialmente nella prima metà dell’anno con l’emissione di 140 milioni di euro di obbligazioni convertibili equity linked non garantite (scadenza a 7 anni) e la negoziazione di nuove linee di credito per oltre ulteriori 190 milioni, a supporto della liquidità del Gruppo. Nella seconda parte dell’anno, proseguirà il programma di allungamento delle scadenze con l’obiettivo, da realizzare entro la fine del 2018, di posizionare gran parte del debito finanziario del Gruppo al 2021 e oltre.

GUIDANCE PER IL 2017
Si confermano gli obiettivi di fine anno previsti a piano:

  • Crescita annua dei ricavi in linea con il 2016 e pari a circa il 5%;
  • Buona tenuta dei margini, che ci si attende si attestino tra l’11-12% per l’Ebitda margin e il 9-10% per l’Ebit margin;
  • Contenimento del capitale circolante, con l’obiettivo di attestarlo al di sotto di €800 milioni;
  • Conseguente effetto sulla posizione finanziaria netta prevista pari a circa €1 miliardo a fine 2017.

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