Nelle ultime 48 ore è tornato alla ribalta il termine “guerre valutarie”.
Sembra che i commenti di Steven Mnuchin su un dollaro più debole abbiano suscitato grandi polemiche.
La risposta più strana è arrivata proprio dal suo presidente, Donald Trump, il quale ha affermato di aver letto la dichiarazione esatta di Mnuchin e che il mercato ha semplicemente frainteso ciò che stava cercando di dire.
In un'intervista a Davos Trump ha inoltre sottolineato che il dollaro sta diventando sempre più forte, ed è quello che si auspica in futuro.
Un capovolgimento completo di posizione quindi tra il Presidente degli Stati Uniti e il suo segretario al tesoro.
All'inizio dell'anno la situazione era infatti opposta: Trump cercava di indebolire il dollaro mentre Mnuchin lo voleva rafforzare.
Ora hanno fatto un'inversione a 180°.
Lato criptovalute è importante ricordare che i contratti future del CME chiuderanno oggi.
I volumi che sono stati scambiati sono ancora piuttosto piccoli, ma sembra esserci preoccupazione tra i criptotrader che Wall Street stia cercando di manipolare i prezzi.
A mio parere, è ancora troppo presto poter pensare che Wall Street possa intraprendere un'azione del genere usando i Bitcoin Futures.
Finora è stata mostrata giustamente estrema cautela nei confronti di questa risorsa in quanto ancora non la si conosce appieno.
I cripto trader non hanno nulla da temere al momento.
Le guerre valutarie che stanno avvenendo sul palcoscenico globale non dovrebbero avere alcun effetto sul loro mercato.