Peggiora ulteriormente il quadro grafico di Azimut (MI:AZMT) H. che dopo aver rotto il supporto di 12.90 euro (in chiusura) ha dato via libera a nuovi affondi fino agli attuali 12.06 euro (prezzo min. ultimi 25 mesi). A questo punto i corsi rischiano di prolungare il downtrend almeno fino in area 11.55 euro in prima battuta se dovessero dirigersi al di sotto di quota 12.0 euro (prezzo min. ultimi 8 anni) senza escludere approfondimenti più sostanziosi: 2° target area 11.28 euro. Un recupero al di sopra di 12.90 euro (in chiusura) potrebbe allentare momentaneamente le tensioni e favorire una estensione sui 13.80 euro in prima battuta.
Per il medio/lungo termine il superamento di 14.80 euro (in chiusura) rappresenterebbe un primo passo avanti per un reale miglioramento grafico, preludio al ritorno dei corsi in area 15.41 euro (1° target).
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di settembre 2018 una raccolta netta positiva per ca. € 241 milioni, raggiungendo così ca. € 3,6 miliardi da inizio anno.
Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine settembre a € 52,4 miliardi, di cui € 41,2 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.
Sergio Albarelli, CEO del Gruppo, commenta: “Nonostante il mese di settembre, storicamente poco dinamico per il Gruppo, abbia risentito di una crescente complessità congiunturale dei mercati, abbiamo registrato flussi positivi che portano la raccolta netta da inizio anno a circa 3,6 miliardi di euro. Un risultato ottenuto soprattutto grazie al contributo delle attività estere, che ci permettono di crescere anche nei momenti di debolezza del mercato interno.”