Azioni tech resistono, ma l’inflazione spaventa Wall Street

Pubblicato 13.02.2025, 11:55

Nella giornata di ieri  12 febbraio  i mercati azionari statunitensi hanno registrato una sessione volatile, con gli investitori concentrati sui nuovi dati sull’inflazione e sulle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha pubblicato i dati relativi all’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) per il mese di gennaio, evidenziando un aumento dello 0,3% su base mensile e del 2,9% su base annua. Questi valori si sono rivelati leggermente superiori alle previsioni degli analisti, segnalando una persistente pressione inflazionistica. L’inflazione core, che esclude i settori più volatili come cibo ed energia, è salita dello 0,2% su base mensile e del 3,1% su base annua.
Questi dati hanno rafforzato le aspettative che la Federal Reserve potrebbe mantenere i tassi di interesse elevati più a lungo del previsto, con potenziali ripercussioni sui mercati finanziari nei prossimi mesi.
Durante la sua testimonianza al Congresso, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ribadito che la banca centrale non ridurrà i tassi finché non vi saranno segnali concreti di un rallentamento dell’inflazione. Powell ha sottolineato l’importanza di mantenere un equilibrio tra il sostegno alla crescita economica e la stabilità dei prezzi, evidenziando la necessità di monitorare attentamente l’andamento dell’occupazione e della spesa dei consumatori.
Le parole di Powell hanno innescato un’ondata di volatilità sui mercati, con gli investitori alla ricerca di segnali più chiari sulle prossime mosse della Fed.
I principali indici azionari hanno chiuso la sessione con performance miste:
Il comparto tecnologico ha mostrato una maggiore resilienza, con Meta Platforms (META) che ha esteso il suo trend positivo, registrando un incremento dello 0,78% e chiudendo a 725,38 USD, segnando la diciassettesima sessione consecutiva in rialzo. Al contrario, Amazon.com (NASDAQ:AMZN) ha perso l’1,64%, chiudendo a 228,93 USD.
Il rendimento dei Treasury a 10 anni ha registrato un lieve incremento, segnale che gli investitori continuano a scontare una politica monetaria restrittiva per un periodo prolungato.
Sul fronte delle criptovalute, Bitcoin ha superato la soglia dei 97.000 USD, segnando un rialzo dell’1%, grazie a un rinnovato interesse istituzionale.
La giornata di ieri  ha confermato che l’inflazione e le decisioni della Federal Reserve restano i principali driver di mercato. Con gli investitori sempre più attenti ai prossimi sviluppi macroeconomici, le prossime settimane saranno cruciali per capire la direzione dei mercati azionari e obbligazionari.

Per la giornata di oggi gli investitori saranno particolarmente attenti ai nuovi dati sul PPI (Producer Price Index) negli Stati Uniti, un altro indicatore chiave sulla spesa al consumo.Inoltre, si attendono dichiarazioni di altri membri della Federal Reserve che potrebbero dare ulteriori indizi sulle future decisioni di politica monetaria.
Sul fronte aziendale, sono previsti i report trimestrali di alcune importanti società del settore tecnologico, che potrebbero influenzare il sentiment di mercato, tra queste abbiamo Palo Alto Networks (PANV) .
 
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