Ancora sugli scudi Banca Ifis (+1.20%), l’unico titolo del settore che riesce a difendersi dai forti ribassi che hanno colpito il mondo bancario.
Lo scorso mese i corsi avevano fatto registrare un nuovo massimo storico (29,16 euro) per poi ripiegare fino in area 24,50 euro ma i buoni risultati dell’esercizio 2015 hanno permesso al titolo, nelle ultime due sedute, di recuperare terreno.
Il titolo negli ultimi tre anni ha guadagnato oltre il 320% (miglior titolo del settore). BANCA IFIS: NEL 2015 UTILE NETTO A 162 MILIONI (+69%) ED ECCELLENTE QUALITÀ DEL CREDITO.
Esercizio 2015 1 gennaio-31 dicembre 4° trimestre 2015 1 ottobre-31 dicembre
- Margine di intermediazione a 408,0 milioni (+43,6%);
- Risultato netto della gestione finanziaria a 373,7 milioni di euro (+49,7%);
- Utile netto a 162,0 milioni (+68,9%);
- Sofferenze nette/impieghi settore Crediti Commerciali all’1,1%;
- Costo della qualità creditizia crediti commerciali a 90 bp;
- Common Equity Tier 1 (CET1): 14,68% (13,89% al 31 dicembre 2014);
- Total Own Funds Capital Ratio: 15,37% (14,21% al 31 dicembre 2014);
- Assunzioni ancora in crescita: 177 nuove risorse inserite (+41,6%).
4° trimestre 2015 1 ottobre-31 dicembre
- Margine di intermediazione a 76,8 milioni di euro (+5,1%);
- Risultato netto della gestione finanziaria a 68,7 milioni (+0,3%);
- Utile netto a 13,2 milioni di euro (-39,3%).
Commento all’andamento di gestione
Mestre (Venezia), 19 gennaio 2016 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS, riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien von Fürstenberg, ha approvato il documento sui risultati preliminari dell’esercizio 2015.
“Il 2015 è stato un anno molto buono, per alcuni aspetti straordinario – è il commento di Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS – gli utili hanno raggiunto un livello di eccellenza, la crescita è stata vigorosa, la qualità del credito continua ad essere uno degli elementi di forza della Banca, insieme alla solidità patrimoniale e alla buona dotazione di liquidità. Questi risultati non giungono a caso – sottolinea l’AD – sono frutto di una visione che è partita da lontano e che ha visto la Banca sviluppare la propria azione in modo distante dalle abitudini del sistema bancario, azione che continuerà alla ricerca di ulteriore crescita interna, e non solo, nel rispetto e nella tutela di tutti gli stakeholder”.