La riduzione sulle stime per il biennio 2018/2019 continua a penalizzare il titolo, il peggiore della scorsa settimana (-6.8%).
In questo contesto, che vede l’azione protagonista di una discesa (-17.5% ultimi 3 mesi), che ha portato i corsi da 8.0 a 6.57 euro, è quanto mai opportuno monitorare segnali di forza (da notare che altri titoli penalizzati dalla riduzione sulle stime per i successivi esercizi, dopo diversi mesi ancora non sono riusciti a recuperare le perdite accumulate).
Solo il superamento di quota 7.14 euro (in chiusura), consentirebbe un reale miglioramento nel breve/medio periodo con successivo target in area 7.41 euro (1° obiettivo).
Discese sotto 6.49 euro (in chiusura), invece, rappresenterebbero un pessimo segnale nel medio termine, introduttivo al probabile affondo verso i target a 6.29 e 6.17 euro.
Il supporto di lungo termine è posizionato a quota 6.06 euro.
Il 23 aprile scorso Mediobanca (MI:MDBI) ha tagliato da 8.3 a 7.7 euro il target price sul titolo Mediolanum (MI:BMED) in seguito alla riduzione sulle stime per il biennio 2018/2019; rating “Neutral”.
Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14) Vendere
STOCH (9,6) Vendere
STOCHRSI (14) Ipervenduto
MACD(12,26) Vendere
ATR(14) meno volatilità
CCI(14) Vendere
ADX(14) Vendere
ROC Vendere
UO Vendere
Williams R: ipervenduto.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Beta: 1.14
Ratio Prezzo/Utile: 12.89
Eps: 0.51
Range 52 settimane: 6.575 – 8.06 euro.
Nel mese di marzo 2018 la raccolta netta è stata positiva per 354 mln di euro. Nei primi tre mesi dell’anno, la raccolta complessiva di Banca Mediolanum ha raggiunto i 982 mln di euro, rispetto agli 1,21 miliardi dell’analogo periodo 2017.