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Banca Sistema - Un piano triennale ad alta crescita

Pubblicato 29.06.2018, 10:19
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Lo scorso aprile Banca Sistema Spa (MI:BSTA), istituto specializzato nel factoring di crediti verso la pubblica amministrazione, ha varato il nuovo Piano strategico 2018-2020. Partendo dai soddisfacenti risultati ottenuti nel 2017, il Piano prevede ulteriori obiettivi di crescita.

Intermonte ha confermato una raccomandazione INTERESSANTE con target di 3,15 euro, che ai prezzi attuali implica un potenziale di rialzo oltre il 50%.
Banca Sistema opera in un mercato che presenta forti potenzialità e i dati di bilancio degli ultimi anni lo confermano: l'utile netto consolidato nel 2017 è stato di 26,8 milioni di euro con un RoAE del 22%.

A maggio di quest’anno la banca ha distribuito un dividendo per azione pari a 0,086 euro, in crescita del 13% a/a.

Il Piano strategico triennale prevede l’ampliamento del core business, comprendendo non solo il factoring di crediti verso la pubblica amministrazione, ma anche l’attività di cessione del quinto dello stipendio/pensione, che non viene più considerata secondaria.

Già a fine 2017, il gruppo vantava un portafoglio crediti da cessione del quinto pari a 500 milioni di euro (+88% rispetto a fine 2016).

Nel periodo 2018-2020, la società punta ad una crescita annua del turnover factoring del 18%, ed in termini di outstanding, ovvero lo stock dei crediti posseduti a fine periodo, del 28% per il factoring e del 25% per la cessione del quinto (CQ).

La crescita del factoring è guidata da due principali driver: da una parte l’aumento delle imprese che devono smobilitare i crediti fiscali, in particolare l’Iva, dall’altra una scelta di campo della società che intende acquistare alcuni portafogli di crediti azionabili.

Per le attività di factoring non sono previsti nuovi accordi con altri istituti bancari; infatti, la società ha già in attivo ben 18 contratti stipulati con importanti istituti di credito come Unipol (MI:UNPI) Banca, Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Banca Popolare del Lazio, solo per citare i più recenti.

Grazie a queste collaborazioni, Banca Sistema riesce a operare su tutto il territorio nazionale ed è presente in circa 2 mila sportelli: “Vista la nostra capillare diffusione nel Paese, ottenuta attraverso questi accordi, per ora non prevediamo la sottoscrizione di nuovi contratti; tuttavia non escludiamo, per il futuro, la realizzazione di nuove partnership qualora vi siano i presupposti”, afferma Gianluca Garbi, AD di Banca Sistema.

Nella cessione del quinto Banca Sistema prevede il raggiungimento di 1 miliardo di crediti a fine Piano.

Il rafforzamento del business è confermato dal recente perfezionamento dell’acquisto del 19,9% di ADV Finance, con facoltà per la banca di acquistare una quota aggiuntiva del 20% nell’arco dei prossimi 24 mesi. ADV Finance, che è presente su tutto il territorio nazionale, offre servizi completi per la concessione di prestiti personali attraverso la cessione del quinto e opera attraverso agenti e mediatori strategicamente distribuiti.

Questa acquisizione permette quindi a Banca Sistema di avvicinarsi al cliente in quella che è oggi la catena del valore della CQ.

Inoltre, la recente proposta della Commissione Problemi Economici e Monetari presso il Parlamento Europeo, che prevede di ridurre al 35%, rispetto all’attuale 75%, la ponderazione per i prestiti personali assistiti dalla cessione del quinto, potrebbe portare ad un miglioramento, non incluso a Piano, di 150 punti base a livello di CET1 ratio della banca.

Il credito su pegno, recentemente avviato con l’apertura di sportelli “Pronto Pegno” dedicati a Milano, Roma, Napoli e Palermo, rimane a piano un’attività ancora in fase di sviluppo.

Banca Sistema continua inoltre ad avere un occhio attento alle opportunità di investimento anche in altre nicchie di mercato.

Il costo della raccolta per i tre anni a Piano rimane invariato rispetto al 2017 grazie ad attivi con una durata non elevata, che permettono alla banca di cogliere con flessibilità opportunità di finanziamento anche in periodi con particolare turbolenza, come recentemente avvenuto con il private placement di 90 milioni di euro di obbligazioni senior collocate a giugno.

La banca ha in programma una nuova emissione obbligazionaria entro fine anni.

In merito alla proposta, avanzata dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle, di pagare i debiti della pubblica amministrazione attraverso Minibot, Garbi afferma: “Il pagamento attraverso Bot sembra in concreto poco fattibile e realizzabile da un punto di vista tecnico.

Ad ogni modo, qualora la proposta fosse approvata, non inciderebbe sul bilancio di Banca Sistema.”

Per quanto riguarda le attese sulle possibili politiche governative volte a facilitare la riscossione dei crediti, nonostante a Piano sia prevista una stabilità nei tempi medi di pagamento della PA, recentemente più fonti hanno stimato come tali tempi siano aumentati nel 2018 a 104 giorni (DSO), dai 95 del 2017 e “l’attuale esecutivo non sembra avere strumenti aggiuntivi rispetto ai quelli degli esecutivi passati”, conclude Garbi.

A questo proposito, bisogna considerare che la difficoltà di recupero crediti nei confronti della pubblica amministrazione non è determinata solamente da carenze di liquidità, ma spesso anche dall’iter burocratico, che si rivela tortuoso per la necessità di prevenire fatti contra legem.

Banca Sistema a Piano prevede di registrare un RoAE intorno al 18-24% posizionandosi trai più interessanti specialty finance a livello europeo.

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