Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformanceTrova subito azioni

BioNTech, le quotazioni schizzano al rialzo e gli analisti inseguono

Pubblicato 22.04.2021, 14:49
Aggiornato 05.03.2021, 16:55

Il valore di Borsa della società tedesca che produce il vaccino in partnership con Pfizer (NYSE:PFE) continua a salire sotto la spinta della domanda di siero. Entro fine giugno la Cina potrebbe dare il alle importazioni e nella comunità scientifica si discute della necessità di una terza dose. In un mese il titolo ha guadagnato il 50%, superando di slancio tutti i target price

Il Cfo Poetting: stiamo valutando di ampliare ulteriormente la capacità produttiva.

Non accenna a rallentare il boom di Borsa di BioNTech (NASDAQ:BNTX), che con il rialzo di ieri sera al Nasdaq (+3,6%) ha portato a + 22% la performance delle ultime cinque sedute e a +50% quella dell’ultimo mese. L’interesse degli investitori per la società tedesca partner di Pfizer (NYSE:PFE) cresce, spinto dalle notizie di una richiesta in continuo e pressante aumento del vaccino anti Covid.

Ci sono buone probabilità che una nuova forte domanda di vaccini arrivi nelle prossime settimane dalla Cina, mentre le autorità mediche dei principali Paesi stanno valutando se dopo la prima e la seconda dose, non bisognerà somministrare anche una terza dose per garantire una maggiore durata dell’immunità.

A febbraio BioNTech e Pfizer avevano pianificato di produrre quest’anno 2,5 miliardi di dosi di vaccino, di cui 1,4 miliardi erano già state vendute, e di innalzare nel 2022 la produzione a 3 miliardi di dosi. BioNTech sta lavorando di gran lena alla riorganizzazione di un stabilimento della Novartis (SIX:NOVN) comprato l’anno scorso a Marburgo, in Germania, che a regime dovrà produrre un miliardo di dosi di vaccino all’anno. Ma è probabile che gli investimenti produttivi non si fermeranno qui. Come ha detto due giorni fa il Cfo di BioNTech, Sierk Poetting, in un’intervista al quotidiano Handelsblatt, la società sta discutendo con le autorità un piano per un ulteriore aumento della capacità produttiva: “C’è spazio per migliorare, dipenderà dall’andamento della domanda”.

Dopo avere acquistato 600 milioni di vaccini, la Ue ha ordinato altre 1,8 miliardi di dosi.

Ed è sul lato della domanda che le notizie si susseguono ogni giorno con la veemenza di un torrente in piena. Lunedì scorso Pfizer e BioNTech hanno fatto sapere che nel 2021 forniranno all’Unione europea altri 100 milioni di vaccini, in aggiunta a quelli già negoziati, portando così il totale delle dosi indirizzate alla Ue a 600 milioni. Inoltre la Commissione europea ha siglato un terzo contratto con le due Case farmaceutiche per avere 1,8 miliardi di dosi fra il 2021 e il 2023.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Secondo le rivelazioni pubblicate mercoledì dal quotidiano spagnolo La Vanguardia, il nuovo contratto prevede un prezzo di 19,5 euro per dose, superiore quindi ai 15,5 euro a vaccino che la Ue ha pagato per le precedenti forniture. Secondo alcuni rumor, i ritardi patiti dalla Ue nella consegna nei primi mesi dell’anno sono dipesi dal fatto che la Commissione aveva voluto ottenere i vaccini a un prezzo scontato rispetto ad altri Paesi.

Entro fine giugno potrebbe arrivare l’autorizzazione a distribuire il vaccino in Cina.

La domanda del siero di Pfizer e BioNTech potrebbe aumentare notevolmente nei prossimi mesi se il loro vaccino verrà autorizzato in Cina, cosa che, stando a quanto si legge sul Wall Street Journal, potrebbe avvenire entro la fine di giugno. Sarebbe la prima approvazione di un vaccino straniero all’interno della Grande Muraglia: le autorità la stanno vagliando sotto la pressione di scienziati e aziende del Paese.

L’anno scorso BioNTech aveva siglato un accordo con la cinese Fosun Pharmaceutical Group (SS:600196) per consegnare in Cina 100 milioni di dosi entro il 2021. L’accordo, ovviamente, doveva ricevere l’autorizzazione delle competenti autorità, e le indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal dicono che l’autorizzazione adesso sarebbe in dirittura d’arrivo.

L’ipotesi terza dose farebbe salire i ricavi di Pfizer e BioNTech di 10 miliardi di dollari.

Infine c’è l’ipotesi della terza dose. Ne ha parlato per primo una decina di giorni fa il Ceo di Pfizer Albert Bourla, ed è tornata ieri sull’argomento Ozlem Tureci, la scienziata turca co-fondatrice e Chief Medical Officer di BioNTech. Intervistata dalla Cnbc, Tureci ha detto che gli scienziati prevedono che l’immunità prodotta dal vaccino andrà calando con il tempo, per cui è possibile non solo che ci voglia una terza dose entro 12 mesi dalla prima, ma anche che il vaccino contro il Covid venga ripetuto tutti gli anni, come quello contro l’influenza.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

E’ ovvio che se le autorità dei diversi Paesi riterranno necessaria una terza dose, Pfizer e BioNtech faranno molti più soldi di quelli finora previsti. A febbraio le due società stimavano che le vendite del vaccino avrebbero fruttato nel 2021 entrate per 15 miliardi di dollari, da dividersi al 50-50. Da allora ad oggi le due società hanno raggiunto accordi per fornire altri 100 milioni di dosi agli Usa e altri 300 milioni di dosi alla Ue. In totale ci sono già 400 milioni di dosi da aggiungere a quelle preventivate a febbraio, per cui i ricavi del 2021 potrebbero essere già sopra i 20 miliardi di dollari.

La difficoltà degli analisti con i numeri che crescono da tutte le parti.

E se a questo ci aggiungiamo una terza dose? A semplice logica, se due dosi fruttano ricavi per 20 miliardi, una terza dose dovrebbe portare altri 10 miliardi di dollari. Ma qui si sta ragionando per astratto, perché tutto dipenderà dalle decisioni delle autorità sanitarie dei diversi Paesi.

Allo stato attuale sappiamo che BioNTech vale in Borsa 36,5 miliardi di dollari, sulla base dell’attuale quotazione di 162 dollari al Nasdaq. Gli analisti si aspettano per quest’anno un fatturato di 9,6 miliardi di dollari (dai 500 milioni del 2020), destinato poi a scendere a 6,6 miliardi nel 2022 e a 3,8 miliardi nel 2023. Sulla base di questi numeri indicano un target price medio di 105 dollari, già ampiamente superato alle attuali quotazioni. Se poi arrivano la Cina e la terza dose, i numeri saranno ampiamente da rivedere.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

Purtroppo le Biontech hanno finito il loro tempo, adesso stanno correndo verso il baratro.
Ho da sempre pensato che BionTech avrebbe avuto un gradissimo mercato non per niente ho acquistato le sue azioni.
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.