La paura sul mercato è tangibile, con il sentiment generale paragonabile a quello di una processione funebre.
E questo non è necessariamente un male, infatti le migliori opportunità finanziarie si presentano mentre il panico dilaga.
Il greed and fear index è su livelli di paura estrema visti l'ultima volta a maggio 2021.
Detto questo, credo sia arrivato il momento di ridiscutere seriamente l'attendibilità del classico ciclo di mercato quadriennale, basato sugli halving di bitcoin.
Sono sempre più convinto che nei prossimi mesi la prospettiva di un replay del 2018/2019 si rivelerà fallace. La ragione dipende dal fatto che i players del mercato odierni sono diversi da quelli del 2013 e del 2017, quando il mercato era ancora un settore di nicchia.
Oggi sono coinvolti traders e investitori abituati a giocare con regole totalmente diverse, cioè quelle di Wall Street e dintorni. Da qui, la marcata correlazione di Bitcoin con l'indice Standard and Poor 500.
Tutti si aspettavano il picco dell'attuale ciclo di mercato a dicembre 2021 e chiaramente non è stato così (e non lo sarà).
Anzi, il mercato ha scontato una violenta correzione a causa di una tempesta perfetta: diffusione della variante Omicron, la Fed che reagisce all'inflazione annunciando tagli alle misure di stimolo economico, mercato dei crypto derivati surriscaldato con l'open Interest alle stelle e i bassi volumi del fine settimana.
Adesso tutti si aspettano un lungo mercato ribassista, proprio in virtù dei cicli precedenti di mercato. Non mi stupirei affatto se invece nei prossimi mesi, dopo un congruo periodo di consolidamento, bitcoin tornasse a spingere in direzione di nuovi massimi.
Di solito quando tutti si aspettano una cosa, il mercato muove nella direzione opposta.
Ovviamente questa lettura sarà invalidata in caso di un blow off top stile gennaio - febbraio 2018, con break in del supporto a $ 30K che confermerebbe anche il doppio massimo di aprile e novembre '21 (scenario meno probabile a mio avviso).
Questo però non significa che dobbiamo correre a comprare qualsiasi pullback di bitcoin, se prima non avremo segnali chiari di consolidamento.
Non escludo infatti che ci siano ancora giornate estremamente volatili, soprattutto alla luce dell'imminente riunione del comitato federale degli Stati Uniti (FOMC), che ragionevolmente darà tempi certi sull'aumento dei tassi d'interesse e sul taglio delle misure di stimolo.
Un simile scenario metterà molta pressione al mercato azionario e, di conseguenza, anche alle quotazioni di Bitcoin.