Mercoledì si è verificato un evento che non ha nulla da invidiare a uno Spot ETF in termini di impatto che avrà sulle prospettive di lungo periodo di Bitcoin.
Il Financial Accounting Standards Board (FASB) degli Stati Uniti ha modificato le regole contabili con cui le aziende potranno contabilizzare il valore delle loro partecipazioni in Bitcoin (ed eventualmente in altre criptovalute).
Il nuovo regolamento consentirà alle aziende di usare il metodo della contabilità al valore equo. Ciò significa che presto una società potrà misurare le attività e passività in criptovalute al loro valore di mercato corrente.
Perché questo cambiamento è importante? Lo ha spiegato Michael Saylor, il Ceo di una delle società di Wall Street più esposte su Bitcoin (MicroStrategy): "L'aggiornamento delle regole elimina un grande ostacolo all'adozione di BTC da parte delle aziende come Treasury asset".
Proviamo a scendere più nel dettaglio, senza impelagarci in eccessivi tecnicismi.
Le nuove regole contabili introdotte dalla FASB per le aziende che detengono o investono in Bitcoin (e altre criptovalute), consentiranno la contabilizzazione al "fair value" (valore equo): dunque le aziende saranno tenute a segnalare le loro partecipazioni in Bitcoin al valore più attuale dell’asset.
Ciò include l’eventuale acquisizione di valore dopo un rimbalzo che segue un ipotetico calo dei prezzi. Queste regole entreranno in vigore dal 2025, ma le aziende possono scegliere di adottarle prima.
Fino a oggi il regolamento attuale era decisamente lacunoso sul tema, con una totale assenza di linee guida specifiche su come le aziende avrebbero dovuto contabilizzare gli asset digitali a bilancio. Le società dunque utilizzavano le linee guida dell'American Institute of CPAs che considera Bitcoin come un bene immateriale, alla stregua di un marchio o di diritti d'autore.
Questo metodo naturalmente non consente adeguamenti del controvalore se il mercato si riprende dopo un calo improvviso (e questa è proprio una peculiarità di bitcoin).
Invece l'utilizzo del valore equo offrirà agli investitori una visione più pertinente della posizione finanziaria di una società in merito alle sue partecipazioni in Bitcoin.
L'azione della FASB rimuove un ostacolo oggettivo all'acquisizione di criptovalute a bilancio da parte di società pubbliche, che sappiamo bene essere soggette a report trimestrali con cui aggiornare costantemente gli azionisti.
E grazie a queste nuove regole, le partecipazioni in Bitcoin e criptovalute delle società americane saranno più trasparenti e lineari.
I token non fungibili (NFT), le stablecoin e i "wrapped" token sono esclusi dalle nuove regole contabili.
In conclusione, possiamo affermare che il cambio di posizione della FASB, che negli anni passati si era rifiutata in più occasioni di creare un framework normativo ad hoc per il settore crypto, è avvenuto grazie al fatto che le principali aziende del paese hanno iniziato a investire in Bitcoin e, di conseguenza, adesso hanno messo pressione all'agenzia a causa della necessità di maggior chiarezza e specificità normativa.
La mossa attuale è vista dagli operatori del settore come il primo passo nella giusta direzione.
Nel complesso, l’introduzione di queste nuove regole contabili per Bitcoin e altcoin fornisce chiarezza alle aziende che detengono o investono in asset digitali ed è un passo importante nella direzione dell'adozione mainstream e istituzionale.
E ciò è innegabilmente positivo per tutto il settore.