- Il Bitcoin viene continuamente respinto al livello di 23.000 dollari
- Ethereum è diventato più volatile dalla seconda metà di gennaio, rispecchiando una compressione del prezzo
- Il Bitcoin potrebbe correggere nel breve periodo, mentre l’Ethereum resta ad un bivio
Il Bitcoin (BTC) fatica a superare i 23.000 dollari
Nella scorsa settimana, gli attacchi del Bitcoin al livello di 23.000 dollari hanno visto delle vendite, mentre nella regione più in basso la domanda resta viva nella fascia dei 22.600 dollari.
Le prospettive restano positive. Quindi, se i tori del bitcoin dovessero sferrare un nuovo attacco dopo una settimana di accumulazione, il BTC potrebbe andare verso i 23.600 e poi i 24.700 dollari nei prossimi giorni. Chiusure giornaliere sopra i 23.150 dollari potrebbero spingere il BTC a continuare lungo la sua strada.
Misurando il trend in discesa di novembre, abbiamo detto che l’area di 22.800 - 24.700 dollari era diventata importante come zona di espansione di Fibonacci.
Una rottura di questa resistenza critica questa settimana potrebbe aprire la porta a 30.000 dollari. A 24.700 dollari, il BTC ha incontrato resistenza la scorsa estate, quindi quest’area è più complicata da superare.
Come si vede sul grafico giornaliero, il rialzo del 38,5% del Bitcoin a gennaio ha consentito alle EMA sul breve e medio termine di tornare ad una prospettiva bullish ideale.
Guardando al grafico del Bitcoin in termini di medie mobili esponenziali, possiamo notare che la EMA su 8 giorni è un supporto dinamico per il BTC ad una media di 22.500 dollari.
Una chiusura giornaliera sotto questo livello potrebbe segnalare l’inizio di una correzione dal recente trend in salita, e il BTC potrebbe rapidamente muoversi verso la successiva area di supporto nel range di 21.000 - 21.300 dollari.
Un calo a quest’area potrebbe essere considerato una correzione parziale, e una rottura sotto 21.000 potrebbe accelerare le perdite. Infine, guardando all’indice RSI stocastico sul grafico giornaliero, possiamo vedere che l’indicatore è diventato bearish mentre il prezzo del Bitcoin resta stabile.
Ciò significa che la possibilità di perdite su una chiusura giornaliera sotto il livello di 22.500 dollari non dovrebbe essere ignorata. Altrimenti, se il prezzo del BTC riuscirà a uscire dalla fascia stretta, anche l’indice RSI stocastico salirà e supporterà la salita.
La compressione del prezzo dell’Ethereum segnala un breakout
L’Ethereum è sceso al minimo di 1.500 dollari il 19 gennaio e poi è salito al massimo di 1.680 dollari, dopo che i tori l’hanno utilizzato come opportunità di acquisto. Nel corso della settimana, il prezzo ha registrato massimi più bassi e minimi più alti. Ciò ha comportato una compressione dei prezzi.
In base a questa prospettiva, l’Ethereum potrebbe schizzare e cercare di infrangere il triangolo simmetrico formatosi nel breve termine. Scambiato nell’area di 1.570 dollari oggi, l’Ethereum sta testando la parte bassa del triangolo.
In caso di una chiusura giornaliera sotto questo livello, lo slancio bearish potrebbe accelerare, e la criptovaluta potrebbe rapidamente muoversi verso le fasce di 1.500 e 1.400 dollari.
Invece, se dovessimo vedere una nuova ondata di domanda verso la fascia dei 1.600 dollari negli scambi del weekend, lo slancio rialzista potrebbe proseguire verso il limite della zona di espansione di Fibonacci a 1.760 dollari.
L’ultima settimana di ottobre e la prima di novembre hanno visto movimenti simili a questi livelli. Quella volta, l’Ethereum aveva infranto il pattern a triangolo a breve termine verso l’alto.
La crisi di FTX ha sconvolto le prospettive e fatto crollare la criptovaluta col resto del mercato. In breve, l’Ethereum sembra affrontare una fase decisiva nelle prossime 24 ore.
Nota: L’autore non possiede nessuno degli asset menzionati.