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Bitcoin verso i 3.000 dollari?

Pubblicato 15.11.2018, 16:01
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Dopo mesi di scambi in range relativamente tranquillo, il Bitcoin torna a catturare la luce dei riflettori, anche se non in modo positivo. La moneta digitale è crollata del 2,5% finora oggi, scendendo per il secondo giorno di fila con un tonfo totale di quasi l’11%.

Il mercato delle criptovalute ha perso 15 miliardi di dollari in sole 24 ore. La capitalizzazione di mercato del Bitcoin è scesa sotto i 100 miliardi di dollari per la prima volta dall’ottobre 2017.

Al momento della scrittura, il prezzo continua a crollare; attualmente, si attesta a 5.571,5 dollari, il minimo dall’ottobre 2017 per la criptovaluta più famosa. Il Bitcoin è stato scambiato sopra i 6.200 dollari da luglio, ma la hard fork del Bitcoin Cash in programma per oggi ha alimentato le controversie in corso tra i fan della classe di asset, aggiungendo ulteriore pressione al cripto-mondo.

BTCUSD Weekly

L’equilibrio offerta-domanda del Bitcoin forma un canale discendente dall’inizio dell’anno, sotto il livello di 12.000 dollari e il fondo di 6.000 dollari. Il pattern assume questa forma, tracciando l’offerta che supera la domanda, con i venditori che riducono continuamente il prezzo di offerta mentre i compratori non alzano quello offerto. Le uniche occasioni in cui sembrano stati intenzionati a comprare sono ogni volta che il Bitcoin è sceso sotto i 6.000 dollari, il minimo dall’ottobre 2017.

Secondo le basi dell’economia, un’offerta superiore alla domanda fa scendere il prezzo, in quanto i venditori cercano dei compratori disponibili a prezzi più bassi. Di conseguenza, un triangolo discendente è intrinsecamente ribassista. Il breakout al ribasso, che comprende la wma a 100, indica che tutta la domanda disponibile all’interno del pattern è stata assorbita e che i venditori hanno dovuto abbassare ancora il prezzo offerto vendendo a “qualsiasi prezzo”, un vero segno di disperazione.

Bisogna notare che stiamo usando un grafico settimanale. La straordinaria volatilità che questo asset ha dimostrato in passato implica che dobbiamo considerare una portata più ampia. Inoltre, a giugno, il prezzo ha eseguito un falso breakout al ribasso del 3,5% su base intraday, circa il 2,5% su base di chiusura. Quindi, una chiusura su base settimanale sarebbe più affidabile.

Inoltre, abbiamo parlato più volte dell’applicare filtri per evitare una trappola dei tori e (come in questo caso) degli orsi. Per gli asset standard usiamo un filtro del 3% per i trader conservatori, del 2% per i moderati e dell’1% per i trader aggressivi.

Tuttavia, per via delle selvagge oscillazioni viste con le criptovalute, abbiamo moltiplicato questi filtri per dieci. In passato, quando il valore del Bitcoin era il doppio e il triplo di quello attuale, e i volumi degli scambi e la volatilità erano superiori, questi filtri funzionavano bene.

Tuttavia, quando un asset non rientra negli schemi - come nel caso delle criptovalute - bisognerebbe chiarire che qualunque strumento di misurazione è inaffidabile. E quindi, usiamo il buon senso. Consideriamo la volatilità e l’azione di prezzo.

Per esempio, il tonfo di ieri è stato di oltre l’11% durante gli scambi per poi ridursi al 9% in chiusura. Ciò significa che i prezzi possono benissimo muoversi di parecchi punti percentuali in un singolo giorno. Esattamente un mese fa, il 15 ottobre, i prezzi sono schizzati di ben il 21%! Il che vuol dire che potrebbe succedere di nuovo.

Ricordiamo che il mese scorso l’insolito movimento è stato un tentativo rialzista di liberarsi del triangolo ribassista, formando un falso breakout al rialzo.

Un altro modo per evitare una trappola degli orsi è usare un filtro temporale, oltre al filtro di prezzo. I tipici filtri temporali sono paralleli alle profondità di prezzo: tre giorni in cui il prezzo rimane sotto il pattern per i conservatori, due giorni per i moderati, un giorno per i trader aggressivi.

Un terzo modo per filtrare è attendere una mossa di ritorno che verifichi l’integrità del pattern, con la dimostrazione che i venditori superano ancora i compratori, con almeno una candela rossa lunga successiva ad una verde o piccola di qualsiasi colore.

Strategie di trading

I trader conservatori dovrebbero usare sia un filtro di profondità del prezzo che un filtro temporale, che includa preferibilmente un fine settimana. Sebbene il Bitcoin sia scambiato sette giorni la settimana, la chiusura di venerdì potrebbe comunque riflettere l’impegno degli investitori nei confronti di un dato livello in quanto molti, soprattutto gli istituti, non fanno trading nel fine settimana.

Esempio di trading

  • Entrata: 5.500 dollari, dopo una mossa di ritorno di successo seguente ad una penetrazione al livello di 4.200 dollari (filtro del 30%) e un ritorno al livello di 6.000 dollari, dove gli orsi superano di nuovo i tori. I trader conservatori super-cauti potrebbero tentare la sorte ed aspettare con pazienza un altro tentativo rialzista al livello di 6.000 dollari. Più vicina sarà l’entrata alla resistenza di 6.000 dollari, minore sarà l’esposizione.
  • Stop-loss: 6.000 dollari, presunta resistenza dopo l’inversione di mercato del supporto da febbraio.
  • Rischio: 500 dollari
  • Obiettivo: 3.000 dollari, cifra tonda psicologica e doppio supporto della wma a 200
  • Ricompensa: 2.500 dollari
  • Rapporto di rischio-ricompensa: 1:5

Anche i trader moderati dovrebbero usare i filtri come descritto nella sezione dei conservatori, sebbene, visto il loro livello di rischio, questi possano essere meno rigidi. Ad esempio, potrebbero aspettare una mossa di ritorno per limitare la propria esposizione ma non necessariamente attendere il pattern a dimostrazione della resistenza con un altro calo del prezzo. Ovviamente, i trader devono scegliere il proprio rischio: entrare immediatamente su una mossa di ritorno, per un’esposizione minore ma con un maggiore rischio di una trappola degli orsi, o aspettare il secondo calo incrementando però l’esposizione.

Esempio di trading:

  • Entrata: 5.550 dollari, dopo una mossa di ritorno di successo seguente ad una penetrazione al livello di 4.800 dollari (filtro del 20%) e un ritorno al livello di 6.000 dollari, dove gli orsi superano di nuovo i tori. In base all’avversione al rischio, i trader possono entrare con una posizione short prima di aspettare una mossa di ritorno completa al livello di 6.000 dollari, in caso non dovesse verificarsi.
  • Stop-loss: 6.000 dollari, resistenza del pattern
  • Rischio: 500 dollari
  • Obiettivo: 3.000 dollari
  • Ricompensa: 2.500 dollari
  • Rapporto di rischio-ricompensa: 1:5

I trader aggressivi potrebbero entrare utilizzando sia il filtro temporale che di prezzo adatti al loro livello di rischio in base alla descrizione precedente, nonché a quanto abbiamo detto nelle sezioni relative ai trader conservatori e moderati.

  • Entrata: 5.400 dollari, con una penetrazione del 10% su base di chiusura. Sta al trader decidere se entrare immediatamente o aspettare una mossa di ritorno per un’esposizione minore.
  • Stop-Loss: 5.500 dollari, cifra tonda psicologica
  • Rischio: 100 dollari
  • Obiettivo: 4.500 dollari
  • Ricompensa: 1.000 dollari
  • Rapporto di rischio-ricompensa: 1:10

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