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Boeing torna a respirare: meglio di Airbus con i nuovi ordini

Pubblicato 16.04.2021, 11:30
Aggiornato 05.03.2021, 16:55

Il colosso Usa dell’aeronautica è in crisi dal 2019, quando i suoi 737 Max sono stati messi a terra in tutto il mondo, poi il Covid ha massacrato tutto il settore. Da sei mesi la Borsa scommette sul rilancio con una performance del 52%, più che doppia rispetto a quella dello S&P500. La ripresa parte dalle compagnie low-cost

Nel primo trimestre raccolti ordini per 76 aerei contro i 61 di Airbus.

Dopo due anni drammatici, a Chicago, nella sede della Boeing (NYSE:BA), si inizia a respirare un’aria diversa. Nel periodo da gennaio a marzo di quest’anno il produttore americano di aerei ha superato la concorrente Airbus nelle vendite di jet misurate ogni trimestre. E’ la prima volta che succede dall’inizio del 2019, da quando Boeing è entrata in crisi a causa della decisione delle autorità americane di proibire il volo ai 737 Max, dopo i due incidenti drammatici che sono costati la vita a 346 persone.

Tenendo conto delle cancellazioni e degli aggiustamenti contabili con cui vengono trattati gli affari a rischio, Boeing ha contabilizzato alla fine del primo trimestre 76 nuovi ordini, contro i 61 di Airbus. L’azienda europea è stata battuta sul filo di lana a causa delle cancellazioni arrivate a febbraio da parte della compagnia aerea Norwegian Air Shuttle.

Negli ultimi 12 mesi Boeing e Airbus hanno dovuto lottare per sopravvivere attraverso la pandemia da Covid che ha drasticamente colpito il trasporto aereo. Entrambi i produttori studiano ogni giorno i progressi delle campagne di vaccinazione per cercare di capire come riprogrammare l’attività. I primi segnali incoraggianti stanno arrivando soprattutto dalle compagnie low-cost, che puntano su una ripresa dei viaggi per vacanze a partire dalla prossima estate. A questo proposito ha fatto scalpore nel settore l’ordine di 100 nuovi Boeing 737 Max firmato il mese scorso dalla texana Southwest Airlines, la più grande compagnia low-cost al mondo.

A 251 dollari per azione, Boeing capitalizza a Wall Street 147 miliardi di dollari.

Dopo avere visto le azioni Boeing crollare un anno fa al minimo storico di 95 dollari, la Borsa da sei mesi sta scommettendo sulla ripresa del colosso americano dell’aeronautica. Negli ultimi sei mesi il titolo è salito del 52% con una performance più che doppia rispetto a quella dell’indice S&P500 (+19%). Dall’inizio dell’anno il guadagno è del 15%, contro il +11% dello S&P500.

Oggi, a 251 dollari per azione, Boeing capitalizza a Wall Street 147 miliardi di dollari, che è poco meno del doppio del fatturato stimato per quest’anno (81 miliardi). I conti del 2020 hanno inferto una ferita profonda alla società, con i ricavi crollati a 58 miliardi di dollari dai 76,5 miliardi dell’anno precedente e il bilancio chiuso con una perdita record di 11,8 miliardi.

Dopo la maxi-perdita di 11,8 miliardi nel 2020, quest’anno è previsto il ritorno all’utile.

Gli analisti sono prudenti e si aspettano una ripresa lenta del business, con i ricavi che dovrebbero salire a 88 miliardi nel 2022 e a 89 miliardi nel 2023. Il conto economico dovrebbe vedere già quest’anno il ritorno alla redditività, con un modesto utile di 500 milioni, che salirà a 3,9 miliardi nel 2022 e a 5,4 miliardi nel 2023.
Pur mostrando una larga prevalenza di raccomandazioni positive (17 Buy contro 12 Neutral e 5 Sell), il mondo degli analisti sceglie la cautela e il target price medio è di 214 dollari, inferiore alle attuali quotazioni.

Nessuno fra gli analisti si sbilancia a fare previsioni su quando Boeing tornerà ai fasti di prima della crisi, cioè ai conti del 2018, quando l’utile aveva superato i 10 miliardi su un fatturato di 100 miliardi. Allora l’azione Boeing in Borsa valeva 440 dollari.
Ma a Chicago sono fiduciosi sul lungo termine: le ultime previsioni di Boeing dicono che nei prossimi 18 anni il traffico aereo di passeggeri a livello mondiale crescerà a un tasso medio anno del 4% e il totale degli aerei commerciali in circolazione raggiungerà le 48.400 unità nel 2039, rispetto all’attuale flotta esistente di 25.900 aerei.

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