Si sta sgonfiando il rimbalzo che Buzzi Unicem (MI:BZU) ha prodotto dai minimi di dicembre ed il mancato superamento della resistenza a 24.80 euro (il titolo è arrivato a toccare quota 24.40 euro lo scorso 9 gennaio) ha provocato un flessione ( anche se per ora molto lieve), ma il titolo rischia di andare a ritestare quota 22.60 euro.
Sotto tale livello in chiusura, scatterà il primo segnale di incertezza, a quel punto si consiglia di monitorare con attenzione quota 22.0 euro, la cui violazione (in chiusura) potrebbe far aprire nuovi scenari ribassisti con obiettivi anche fino in area 20.60 euro, in prima battuta.
Prime indicazioni di risveglio oltre 24.28 euro (in chiusura) con la possibilità di affrontare la resistenza strategica a 24.80 euro.
Conferme oltre questo tenace ostacolo (in chiusura) renderebbero possibile l’allungo fino in area 25.60 euro e successivamente a 26.10 euro, non lontano dal massimo storico a 26.80 euro.
Durante il terzo trimestre del 2017, nei vari paesi in cui Buzzi Unicem opera, il settore costruzioni ha mantenuto nel complesso un soddisfacente ritmo di crescita, con positive conferme in Germania e Repubblica Ceca, un certo rafforzamento rispetto al primo semestre in Stati Uniti d’America, Lussemburgo e Russia, mentre in Ucraina si sono manifestati segnali di discontinuità rispetto alla prima parte dell’esercizio.
Nello specifico nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, nonostante l’attività operativa sia stata penalizzata a fine agosto e nel mese di settembre dall’impatto dell’uragano Harvey lungo la costa del Texas, i volumi di vendita realizzati dal gruppo si sono mantenuti in crescita rispetto all’anno precedente, grazie anche alla variazione di perimetro riferita al primo consolidamento integrale del gruppo Zillo (da inizio luglio). Ad eccezione dell’Ucraina, in leggera flessione, sono state ottenute variazioni favorevoli delle consegne a clienti in tutti gli altri paesi di presenza del gruppo, più decise in Italia, Germania, Repubblica Ceca e Lussemburgo, più lineari in Stati Uniti d’America, Russia e Polonia.
Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14) Comprare
STOCH (9,6) Neutrale
STOCHRSI (14) Ipercomprato
MACD(12,26) Comprare
ATR(14) meno volatilità
CCI(14) Comprare
ADX(14) Comprare
ROC Comprare
UO Neutrale
Williams R: comprare.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è ancora in atto l’orientamento più rialzista possibile ma attenzione se il prezzo scenderà sotto Ema20 e poi sotto Ema50 sarà il primo passo per una inversione. Spesso occorre soltanto rilevare un incrocio ribassista della media a 20 settimane con la media a 50 settimane mentre il prezzo rimane al di sotto di queste medie.
Beta: 0.77
Ratio Prezzo/Utile: 28.24
Eps: 0.84
Range 52 settimane: 19 – 25.22
Evoluzione prevedibile della gestione
Le condizioni operative dei primi nove mesi, sebbene afflitte in Stati Uniti d’America ed in Messico da eventi meteorologici e sismici di gravità eccezionale, hanno comunque mantenuto un andamento positivo e conforme agli sviluppi attesi. A partire dal secondo semestre, si è verificata una brusca e significativa riduzione del valore del dollaro rispetto all’euro, che comporta un effetto traduzione sfavorevole degli attivi netti denominati in tale valuta. Inoltre, da alcune settimane stiamo assistendo ad aumenti di prezzo superiori alle attese sul mercato dell’energia elettrica e dei combustibili fossili. Pertanto la nostra migliore stima attualmente formulabile, coerente con quella già comunicata al mercato in occasione della relazione semestrale, propone, per l’intero esercizio 2017, una variazione favorevole del margine operativo lordo ricorrente compresa tra il 5% ed il 10%, con buone probabilità di attestarsi nella parte alta della forchetta.
Con riferimento alla sanzione antitrust, comminata nel mese di agosto a Buzzi Unicem e ad altre imprese attive nel settore cemento in Italia, il TAR Lazio in data odierna ci ha comunicato che, anche in ragione del fatto che alla società è stato già concesso dall’AGCM il pagamento rateale della sanzione, gli interessi delle parti siano tutelabili attraverso la sollecita fissazione dell’udienza di discussione del merito (fissata al 6 giugno 2018) non ritenendo quindi necessario concedere la sospensiva del pagamento della sanzione stessa. Relativamente a questo procedimento riaffermiamo la volontà di percorrere tutte le vie legali disponibili per la più decisa opposizione, nella consapevolezza di aver agito nel pieno rispetto della normativa a tutela della concorrenza e nella convinzione dell’infondatezza degli addebiti mossi dall’Autorità. Specifichiamo altresì che il rigetto dell’istanza cautelare della sospensiva del pagamento, seppur non pregiudizievole per il risultato del ricorso, nel suo merito, comporta l’iscrizione in bilancio dell’intera sanzione in attesa dell’esito del giudizio.