Cedola mensile del 1,12% con un certificato su Intesa, Eni, STM e Nexi

Pubblicato 18.06.2025, 08:54

Il certificato di Vontobel con ISIN DE000VK6PMC6 su Intesa, ENI, STM (EPA:STMPA) e NEXII prevede l’erogazione di una cedola mensile del 1,12% per un flusso cedolare annuo del 13,44%, a condizione che nessuno dei quattro sottostanti perda oltre il 40% dai valori attuali, condizione valida anche per il rimborso al valore nominale alla scadenza.

LA SITUAZIONE DEL MERCATO
Il mercato globale attraversa una fase di dinamismo intenso, con l’escalation del conflitto tra Israele e Iran che ha posto l’attenzione sulla sicurezza dello strategico Stretto di Hormuz, fondamentale per il commercio energetico mondiale. Questa situazione ha generato volatilità sui mercati azionari europei, con perdite temporanee che riflettono la cautela degli investitori di fronte a possibili impatti economici. Nonostante segnali di rallentamento nella produzione industriale europea e negli Stati Uniti, la risposta delle banche centrali e la resilienza di molti settori offrono solide basi per una ripresa sostenibile.

Emesso il 13 giugno 2025, il certificato è acquistabile sotto la pari a 982€, con Nexi worst of del basket al -5,16% dal prezzo di strike, seguita da STM a -2,90%, mentre Intesa ed ENI si trovano rispettivamente a +0,56% e +2,80% sopra al livello iniziale.

Intesa Sanpaolo SpA
Nel primo trimestre 2025 Intesa Sanpaolo ha registrato il miglior risultato netto trimestrale di sempre, con un utile di €2,6 miliardi, in crescita del 13,6% rispetto al 2024. La banca ha rafforzato il CET1 ratio e mantiene un elevato ritorno per gli azionisti, con dividendi maturati per €1,8 miliardi e un buyback da €2 miliardi previsto a giugno. La crescita è stata sostenuta da un aumento delle commissioni nette (+7%) e da una gestione efficiente dei costi. Il prezzo di strike si trova a 4,9063€, mentre il livello barriera si trova a 2,9438€.

Andamento grafico Intesa SanPaolo; fonte Investing.com

Eni SpA
Nel primo trimestre 2025, il gruppo ha riportato un utile netto adjusted di €1,4 miliardi, grazie all’eccellente performance del settore Esplorazione & Produzione e al solido contributo di Gas & Power. Eni ha finalizzato l’investimento del 30% di KKR in Enilive e raggiunto accordi strategici per l’esportazione del gas verso l’Europa. Il titolo oscilla tra il supporto di €11,01 (minimo di aprile 2025) e la resistenza di €14,50 (massimo di marzo 2025). Le tensioni attuali che spingono in alto il prezzo del greggio hanno un ffetto positivo sul titolo. Il prezzo di strike si trova a 13,614€, il livello barriera invece a 8,1684€.

Andamento grafico Eni; fonte Investing.com

STMicroelectronics NV
Il piano industriale 2025-2027 ha confermato investimenti per €2,6 miliardi a Catania e €1,4 miliardi ad Agrate, con focus rispettivamente su wafer al carburo di silicio e wafer al silicio. Rimango tensioni nella governance italo-francese con discussioni sulla possibile separazione tra Roma e Parigi. Tuttavia, STM mantiene una posizione tecnologica solida, rafforzando la presenza nel mondo dei dispositivi connessi IoT. Il settore semiconduttori potrebbe beneficiare di una ripresa nella seconda metà del 2025, supportata dalla crescente domanda di chip per AI e automotive. Il prezzo di strike si trova a 26,35€, mentre il livello barriera è posto a 15,81€.

Andamento grafico STM; fonte Investing.com

NEXII
Nonostante il calo da inizio anno dell’8%, il titolo mostra segnali di resilienza operativa in un contesto di crescente digitalizzazione dei pagamenti. Nel primo trimestre 2025, il gruppo ha registrato ricavi per €810,2 milioni (+3,7% rispetto al Q1 2024) e un EBITDA di €386,9 milioni (+7,1%). Nexi ha guidato la crescita dei pagamenti mobile in Italia registrando un incremento del 61% dello speso con smartphone e smartwatch nel 2024, con il numero di carte virtualizzate su wallet cresciuto del 36%, beneficiando anche della continua crescita della penetrazione dei pagamenti digitali in Europa e del trend di consolidamento del settore PayTech. Il prezzo di strike si trova a 5,196€, mentre il livello barriera è posto a 3,118€.

Andamento grafico Nexi; fonte Investing.com

PROTEZIONE E RENDIMENTO
La barriera di protezione a scadenza in questo caso è posta al -40% dai valori attuali e su valori quindi molto profondi e questo è il fattore più importante in un certificato in quanto ci fa capire fino a dove il nostro capitale nominale è garantito dall’emittente. L’osservazione per il rimborso al valore nominale avviene solamente alla scadenza e non dipende dall’andamento dei titoli nel corso della vita del certificato.

La barriera cedola, ovvero il livello che garantisce l’erogazione del flusso cedolare è anch’essa posta al -40% dai prezzi di strike. Se ad ogni osservazione mensile, i quattro sottostanti saranno sopra a tali livelli, il certificato pagherà una cedola mensile del 1,12% con un flusso cedolare annuo del 13,44%.

Le cedole prevedono l’effetto memoria, quindi nel caso in cui uno dei quattro titoli si trovi al di sotto della barriera alla data di osservazione, la cedola non viene pagata ma accantonata in memoria. Sarà sufficiente che entro la scadenza (anche eventualmente il giorno stesso della scadenza) il titolo worst of risalga al di sopra di tale livello per vedere erogate tutte le cedole precedentemente accantonate.

Nel contesto attuale di forte incertezza, investire in certificati, anziché nei titoli sottostanti, permette di generare un flusso cedolare, e quindi un rendimento positivo, anche in caso di lateralità o moderata discesa dei listini azionari.

DURATA E POSSIBILE SCADENZA ANTICIPATA
La scadenza naturale del certificato è prevista per l’11 giugno 2027, con una durata di due anni, ma già da settembre 2025 sarà prevista la possibilità di richiamo anticipato da parte dell’emittente. Dall’osservazione cedolare dell’11 settembre, qualora tutti e quattro i titoli si trovino al di sopra del loro valore iniziale, il prezzo di strike, il certificato scade anticipatamente rimborsando il valore nominale di 1.000€ e pagando la cedola mensile del 1,12%. Considerando quindi le 3 cedole del 1,12% più il guadagno in conto capitale grazie all’acquisto sotto pari, in caso di richiamo alla prima osservazione il rendimento potenziale è di circa il 5,16% in tre mesi. Qualora anche solo uno dei titoli fosse sotto al livello iniziale, lo stesso meccanismo si ripeterà all’osservazione mensile successiva, con il livello di autocall posto inizialmente al 100% e decrescente dell’1% per ciascuna osservazione successiva, fino all’80%.

SCENARI A SCADENZA
Qualora non avvenisse l’autocall prima della naturale scadenza, a giugno 2027 si avranno due scenari:
- il rimborso al nominale di 1.000€ a certificato qualora nessuno dei sottostanti si trovi in quel momento in ribasso di oltre il 40% dai prezzi iniziali. In questo caso il rendimento sarà pari alla somma delle 24 cedole mensili del 1,12% incassate durante la vita del prodotto, per un totale del 26,88%, maggiorato dell’1,80% dato dalla differenza tra prezzo di acquisto a 982€ e rimborso al nominale di 1000€. Va sempre ricordato che i certificati generano redditi diversi e in caso di minusvalenze presenti in portafoglio queste cedole permetterebbero di andarle a compensare, ottenendo quindi l’esenzione dal pagamento del capital gain fino alla completa copertura delle minus pregresse.
- rimborso in misura proporzionale rispetto alla performance negativa del worst of qualora almeno uno dei quattro titoli si trovi sotto alla barriera di protezione. Se ad esempio Intesa dovesse scendere del 45% rispetto ai prezzi di strike, il certificato rimborserebbe 550€ su un nominale di 1.000€, anche se a tale valore andrebbero comunque sommate le cedole incassate nel corso della vita del prodotto.

RIEPILOGO
Personalmente credo che il certificato appena analizzato, il DE000VK6PMC6 abbia tre caratteristiche molto interessanti:
- Composizione del basket: Intesa Sanpaolo si distingue per solidità finanziaria, crescita costante degli utili, elevato ritorno per gli azionisti e leadership nel corporate e investment banking in Italia; Eni beneficia di una strategia di transizione energetica solida, con investimenti in rinnovabili e stabilità nella produzione di gas, garantendo flussi di cassa resilienti; STMicroelectronics è forte nella crescita dei ricavi grazie alla domanda nei settori automotive e industriale, con investimenti mirati in semiconduttori avanzati e AI; Nexi mostra una crescita robusta nei pagamenti digitali, ampliando la propria offerta fintech e rafforzando la presenza internazionale con margini in miglioramento.
- Possibilità di autocall: avendo il worst of non troppo distante dai prezzi di strike, in caso di rimbalzo dei mercati nei prossimi mesi e di recupero dei valori iniziali potremmo avere il richiamo anticipato già a settembre, con l’incasso di 3 cedole del 1,12% e circa l’1,80% dalla differenza tra prezzo di acquisto e di vendita. Un rendimento potenziale del 5,16% in 3 mesi.
- Rendimento: anche in caso di mancato richiamo anticipato il flusso cedolare è notevole e pari al 1,12% mensile (13,44% annuo). Grazie all’acquisto sotto la pari inoltre, in caso di rimborso al valore nominale, il rendimento potenziale a scadenza ammonta al 14,34% annuo.

Va infine specificato che investire in certificati espone al rischio di fallimento dell’emittente e al rischio di azzeramento del sottostante, casi che possono provocare la perdita dell’intero investimento. In questo caso l’emittente è Vontobel che presenta un rating A2 (Moody’s). Il basket è composto da quattro delle principali aziende del FTSE MIB, motivo per cui il rischio azzeramento del sottostante è limitato.

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