Dopo il crollo dell’11% in sole tre sedute, causato dall’abbandono dei titoli tech (inclusi i favolosi FAANG), il NASDAQ 100 è schizzato del 3% mercoledì. È stato l’aumento maggiore dell’indice da aprile.
Secondo Mike Lewis, direttore del trading di cash equities per l’America presso Barclays, come cita il Financial Times, “l’attività del mercato delle opzioni potrebbe essere stata responsabile in parte della volatilità che ha portato al sell-off al quale abbiamo assistito”.
Secondo Lewis una recente riduzione della volatilità dei prezzi delle opzioni indica che:
“Il sell-off è finito e conferma una correzione piuttosto che un’inversione”.
Inoltre, lo slancio globale è rallentato quest’oggi, con i contratti future sul NASDAQ piuttosto indecisi, mentre sono in calo al momento della scrittura.
Mercoledì l’indice ha trovato supporto ai massimi di luglio. Il fatto che la media mobile su 50 giorni abbia toccato il prezzo giornaliero rivela il significato di questa posizione. Invece vediamo che c’è ancora domanda.
Dopo che il livello di 11.000 ha offerto una resistenza a luglio, una volta che la pressione alla vendita è stata penetrata è scesa a supporto sulla premessa di una dinamica di mercato tecnica: gli orsi che a inizio agosto si aspettavano di scendere da quel livello, come successo due volte a luglio. Invece sono stati costretti a coprire le posizioni short in perita, che hanno fatto salire il prezzo.
La dura lezione è stata impartita ai trader ribassisti dai tori, le cui posizioni sono state rinforzate dopo aver fatto la scommessa giusta sull’indice. Inoltre, quelli che aspettavano hanno riconosciuto una posizione valida e sono entrati.
Questo presunto supporto ha contribuito a far produrre al prezzo un martello inverso martedì, il cui potenziale rialzista potrebbe segnalare che se il prezzo sale il giorno seguente potrebbe creare una stretta short. Questo è stato confermato dalla chiusura maggiore di mercoledì.
L’attività di questi due giorni potrebbe aver completato una morning star di tre giorni che anticipa un sunrise. La prima candela avrebbe dovuto avere un corpo reale lungo e rosso e la terza avrebbe dovuto penetrarla.
Invece, la prima candela aveva un corpo reale piccolo e rosso, ma siccome la seconda candela era in calo, ed il prezzo del terzo giorno ha avuto un rimbalzo eccezionale, consideriamo questo pattern possibilmente con le stesse dinamiche di una Morning Star. L’idea è che i tori abbiano strappato il commando agli orsi.
Dopo aver chiarito questi dettagli, è il momento di fare un passo indietro e considerare la visione nell’insieme.
Il prezzo è sceso ieri sotto la linea di uptrend dai minimi di marzo. Nonostante sia il primo segnale di un downleg.
Da notare quante linee si sono dovute ritracciare mentre i prezzi salivano dai minimo di marzo. Per quanto ne sappiamo, avremmo dovuto ritracciare la trendline per includere la recente ritirata prima che il riferimento del tech tocchi un nuovo record. Questo pattern di trading avviene quando un rally, inizialmente esuberante, diventa più moderato nel tempo.
Non ci preoccupiamo molto delle trendline, che sono soggettive e hanno senso prevalentemente solo per i tecnici che le seguono; dunque la risposta del prezzo è limitata.
Ci preoccupiamo di più dei massimi e dei minimi, la vera essenza di ciò che definisce un trend. Questi sono costanti.
Non cambiano secondo il tempo ma sono fissati in base al prezzo. Dunque, anche gli analisti non-tecnici ne sono consapevoli. Se un investitore ricorda di aver guadagnato o perso ad un certo prezzo, questo dato potrebbe avere un impatto sulla decisione di andare avanti, in maniera consapevole o meno.
Dunque, mentre la formazione di picchi e minimi resta all’interno di un uptrend, il minimo è sceso sotto il picco precedente del 6 agosto ed è sceso quasi sotto il minimo precedente dell’11 agosto. Sebbene non sia considerata un’inversione, dimostra l’indebolimento del trend. Anche se il prezzo non dovesse scendere ulteriormente, il prezzo in calo potrebbe essere parte di una formazione di un massimo.
Inoltre, l’attuale pattern e la sua localizzazione suggeriscono che si punta su un nuovo balzo nei prossimi giorni o nelle prossime settimane.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero considerare di partecipare a questo trade se i prezzi dovessero segnare nuovi massimi su forti volumi.
I trader moderati dovrebbero considerare una posizione piccolo se il prezzo dovesse ritestare i minimi di martedì, per limitare l’esposizione.
I trader aggressivi dovrebbero partecipare dopo aver trovato un buon punto di entrata che permetterebbe loro un rapporto di rischio/ ricompensa adatto al loro budget e temperamento. Ecco un esempio:
Esempio di trade – Posizione lunga
- Entrata: 11.250
- Stop-Loss: 11.000
- Rischio: 250 punti
- Obiettivo: 12.250
- Ricompensa: 1.000 punti
- Rapporto rischio/ricompensa: 1:4