Con il mercato delle criptovalute che sembra stare lentamente recuperando parte della sua passata vitalità, ha senso che la svedese XBT Provider (che ha già lanciato prodotti ETP che seguono Bitcoin ed Ether in Europa) abbia appena fatto debuttare altri due ETP sul Nordic Growth Market, sussidiaria della Boerse Stuttgart. I derivati, uno per seguire il token XRP (conosciuto precedentemente come Ripple) e l’altro per il Litecoin, hanno cominciato gli scambi il 5 aprile.
All’inizio dell’anno, l’elvetica Amun aveva introdotto un prodotto simile, l’Amun Crypto Basket Index (SIX:HODL).
Finora, nel complesso, XBT Provider ha lanciato otto prodotti del genere, tutti disponibili su piazze europee. La domanda di questi derivati è stata forte?
Dipende dai punti di vista. I primi quattro lanci di ETP offrivano esposizione a Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH), rispettivamente la prima e la seconda criptovaluta più popolare per capitalizzazione di mercato. La domanda di questi prodotti (Bitcoin Tracker One (ST:SE0007126024), Bitcoin Tracker EUR (ST:SE0007525332), Ether Tracker One (ST:SE0010296574) ed Ether Tracker Euro (ST:SE0010296582)) è stata stabile.
In base alle statistiche di XTP Provider, tra il 1° marzo 2018 ed il 31 marzo 2019, il volume dei prodotti BTC si è attestato a 833,6 milioni di euro (942,93 milioni di dollari), mentre il volume dei prodotti ETH è stato pari a 567,5 milioni di euro (641,93 milioni di dollari). Laurent Kssis, direttore di gestione di XBT Provider di CoinShares, commentando i dati afferma che la domanda degli ETP di BTC ed ETH è stata “salutare” nell’ultimo anno, in quanto gli investitori hanno scambiato un valore combinato di 1,5 miliardi di dollari di ETP di Ether e Bitcoin sul NASDAQ di Stoccolma.
Nello stesso periodo il gruppo ha visto oltre 90 milioni di dollari investiti in ETP, di cui circa il 60% investiti su prodotti ETH ed il 40% su prodotti BTC. Afferma Kssis:
“Il supporto che abbiamo visto da parte degli investitori in Europa e soprattutto nei paesi nordici, anche nonostante il mercato ribassista dei cripto-asset nel 2018, ci spinge a credere che continueremo ad assistere a volumi salutari sia dei nostri ETP Ether che di quelli Bitcoin, nonché dei nuovi ETP XRP e Litecoin”.
Gli ETP non costituiscono un indicatore della domanda generale
Gli osservatori del settore sono più cauti nel valutare i risultati. Vaibhav Kadikar, fondatore di CloseCross, una piattaforma di predizione dei mercati decentralizzata, afferma che alcuni fattori - come, in particolare, gli investitori più giovani, il potere trasformativo della tecnologia alla base delle criptovalute, nonché i potenziali guadagni economici derivanti dall’esposizione alla classe di asset - cominciano ad apparire sempre più allettanti. Tuttavia aggiunge:
“Malgrado ciò, la domanda di ETP, in generale, non dovrebbe essere considerata indicativa della domanda generale delle cripto o di eventuali futuri ETF. Nonostante tutti i vantaggi, gli investimenti diretti sulle cripto e gli investitori ETF istituzionali potrebbero non trovare negli ETP quei lati positivi che si aspettano”.
Comunque, questi ultimi lanci sono stati accolti con ottimismo.
Armin Schmid, Amministratore Delegato di Swiss Crypto Tokens, parte di Bitcoin Suisse Group, fa notare che la notizia dell’arrivo degli ETP XRP e LTC sul Nordic Growth Market rappresenta un passo in avanti nel colmare la distanza tra gli strumenti finanziari tradizionali ed il nuovo mondo delle cripto.
“Diverse opzioni di trading sono importanti per la crescita del settore e gli ETP rappresentano un’altra strada di investimento sia per gli investitori tradizionali che per i cripto. L’aumento della diversificazione degli strumenti finanziari disponibili nell’ambiente della cripto-finanza è indicativo della nuova fase di maturità del settore”.
Alla luce della recente decisione della Chicago Board Options Exchange (Cboe) di sospendere il trading dei future Bitcoin sulla propria piazza, “dobbiamo ancora dimostrare [che] questi nuovi prodotti abbiano longevità”, spiega Alex Mashinsky, fondatore di Celsius Network.
È una buona notizia scoprire che vi è un interesse continuo su strumenti e prodotti finanziari complessi nel cripto-mondo, fa notare Robert Viglione, presidente di Horizen, una criptovaluta e piattaforma tecnologica orientata alla privacy, in seguito alla sospensione della Cboe. “Questo lancio indica inoltre la forza e la resilienza dei cripto-mercati, nonché il desiderio degli investitori di avere un’ampia gamma di offerte di prodotti”, ha dichiarato.
Qualcuno sottolinea delle implicazioni maggiori. Jae Choi, Amministratore Delegato del sito di crowdfunding Pledgecamp, ritiene che il lancio degli ETP indichi che ci sia interesse da parte di persone molto diverse. Da imprese familiari ad investitori istituzionali, c’è interesse ad investire sulle criptovalute, ora considerate, spiega, una classe di asset anziché uno scambio puramente speculativo, come si pensava invece nel 2017.
“E ciò avrà un effetto domino su altre nazioni e piazze, spingendo al contempo le aziende finanziarie a creare e lanciare prodotti simili. Questo tipo di movimento fa sperare che paesi come ad esempio la Corea annullino il divieto sulle criptovalute. La pressione agli acquisti potrebbe aumentare, in correlazione ad un altro mercato rialzista”.