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Continua la ripresa dell’economia russa

Pubblicato 20.02.2017, 13:43
Aggiornato 31.08.2022, 18:00

Nelle prossime ore, in Russia sarà diffuso il tasso di disoccupazione, che dovrebbe salire dal 5,3% al 5,4%.

Questo aumento, però, dovrebbe essere di natura puramente stagionale, perché in Russia la disoccupazione tende ad aumentare in questa stagione dell’anno.

Al momento, ciò che c’interessa davvero è l’aria che si respira fra le imprese e sembra che dall’elezione di Trump vi sia maggiore fiducia nell’economia russa, perché si prevede un disgelo delle relazioni fra i due paesi, e addirittura rapporti più cordiali.

Anche i prezzi delle materie prime sono in aumento e ciò sta aiutando sicuramente la Russia, sebbene i prezzi del Petrolio Greggio siano bloccati sotto i 54 USD.

Per quest’anno il Ministero dello Sviluppo Economico prevede una crescita del PIL pari allo 0,6%.

Al momento i dati fondamentali mostrano un momentum positivo; da notare, in particolare, l’aumento della produzione nel settore manifatturiero e delle materie prime.

Sul fronte valutario, il rublo si sta rafforzando da più di un anno e crediamo che questa tendenza proseguirà anche nel 2017. Ricaricare le posizioni in rublo è una buona strategia operativa. Il nostro obiettivo è 50 rubli per un dollaro entro la fine dell’anno.

EUR/USD

L'EUR/USD è in fase di consolidamento oltre 1,0600. La resistenza oraria è data a 1,0679 (massimo 16/02/2017). Si prevede un ulteriore consolidamento. A lungo termine, la croce della morte di fine ottobre rivela un ulteriore orientamento ribassista. La coppia ha violato il supporto chiave a 1,0458 (minimo 16/03/2015). La resistenza chiave giace a 1,1714 (massimo 24/08/2015). Si prevede che viaggerà verso la parità.

GBP/USD

La coppia GBP/USD è negoziata ancora al di sotto della resistenza a 1,2771 (massimo 05/10/2016). La struttura tecnica lascia presagire che la coppia dovrebbe rimbalzare al ribasso verso il supporto a 1,2254 (minimo 19/01/2016). La struttura tecnica di lungo termine è ancor più negativa perché il voto sulla Brexit ha spianato la strada a un ulteriore declino. Il supporto di lungo termine a 1,0520 (01/03/85) costituisce un buon obiettivo. Una resistenza di lungo termine è costituita da 1,5018 (24/06/2015) e indicherebbe un capovolgimento a lungo termine nel trend negativo. Tuttavia, al momento ciò appare molto improbabile.

USD/JPY

La domanda di USD/JPY si sbiadisce in seguito al rialzo dal supporto a 111,36 (minimo 28/11/2016). Tuttavia, le pressioni ribassiste sorgono attorno alla resistenza oraria a 115,62 (massimo 19/01/2016). La struttura tecnica lascia presagire un ulteriore indebolimento. Siamo a favore di un’impostazione ribassista a lungo termine. Un supporto giace attualmente a 96,57 (minimo 10/08/2013). Appare assolutamente improbabile un graduale rialzo verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si prevede un’ulteriore flessione verso il supporto a 93,79 (minimo 13/06/2013).

USD/CHF

Il momentum rialzista a breve termine dell'USD/CHF è di ritorno. La coppia giace all'interno di un canale ascendente. La resistenza oraria è data a una distanza di 1,0344 (massimo 15/12/2016). Tuttavia, riteniamo che la coppia possa nuovamente rafforzarsi al di sopra della parità. Nel lungo periodo, la coppia scambia ancora nella fascia dal 2011, nonostante alcune turbolenze generate dalla rimozione dell’ancoraggio del CHF da parte della BNS. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Dalla rimozione dell’ancoraggio di gennaio 2015, la struttura tecnica favorisce tuttavia un’impostazione rialzista di lungo termine.

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