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La settimana che sta iniziando proporrà una serie di dati macro economici rilevanti, a partire dagli Stati Uniti dove verranno rilasciati l'inflazione, le vendite al dettaglio, l'ottimismo delle piccole imprese. Per quanto riguarda l'Europa, invece, attenzione alle varie dichiarazioni dei membri della BCE e ai sondaggi elettorali tedeschi.
Detto che quella odierna potrebbe essere una giornata transitoria, nel corso del weekend è stato affrontato il discorso relativo al bilancio dell'UE. I ministri delle finanze hanno discusso della modifica delle regole del debito e del disavanzo, concordando sul fatto che il sostegno fiscale dovrà essere ridimensionato nel momento in cui la produzione tornerà ai livelli pre-pandemia. Sono tuttavia emerse grandi spaccature sulla velocità del ridimensionamento e su come le regole dovrebbero essere adattate ai livelli di debito più elevati.
Una proposta è stata quella di allentare la regola di riduzione del debito di 1/20 all'anno per i paesi con un rapporto debito/PIL superiore al 60%. Oltre a ciò è stato proposto di esentare gli investimenti verdi dai calcoli del debito e del disavanzo, anche se, naturalmente ciò potrebbe essere complicato da attuare.
Ciò detto, le azioni statunitensi hanno chiuso la scorsa settimana al ribasso e il dollaro si è rafforzato improvvisamente. I temi di mercato continuano a essere incentrati sul tapering della Fed (probabilmente verrà annunciato a settembre o novembre). Diciamo che si è trattato di una delle poche settimane in rosso nel 2021. Non è in alcun modo preoccupante, in virtù dei livelli raggiunti una sana correzione potrebbe consentire altri acquisti a prezzi appetibili. Tra l'altro non è emersa alcuna particolare differenza di comportamento tra i diversi settori, tale condizione di mercato si adatta bene a un contesto macro in cui lo slancio sta perdendo mordente ma la crescita è ancora molto solida.