Il più grande mercato rialzista dell’anno per il gas naturale sta prendendo forma, con partecipazioni enormi che cavalcano l’onda delle previsioni di un freddo intenso nei due terzi orientali degli Stati Uniti, il mercato del riscaldamento più seguito del paese.
Dopo essere schizzato del 18% la scorsa settimana con un guadagno netto del 13% su ottobre, i future del gas di riferimento sull’Henry Hub del New York Mercantile Exchange sembrano destinati ad un’altra settimana positiva, con un rimbalzo del 4% nelle tre sedute fino a quella di ieri.
A sottolineare questo mercato rialzista, la lettura sulle scorte di gas della U.S. Energy Information Administration attesa oggi alle 10:30 ET (15:30 GMT) potrebbe mostrare un aumento di soli 45 miliardi di piedi cubici nella settimana terminata il 1° novembre, rispetto agli 89 della settimana precedente, terminata il 25 ottobre.
Ultima iniezione di gas prevista in calo di quasi il 50% con l’aumento della domanda per il riscaldamento
Il forte freddo che ha portato ad un crollo di quasi il 50% dei livelli di iniezione di gas in solo una settimana è proprio quello che ha reso il mercato tanto entusiasta da fine ottobre.
Ma, anche se i livelli di iniezione finissero per essere maggiori del previsto, difficilmente peserebbero troppo sul sentimento dei mercati: su questo tutti sembrano d’accordo.
Come spiega Scott Shelton, broker dei future energetici di ICAP a Durham, Nord Carolina, nella sua nota giornaliera sul gas di ieri “i dati sono passati in secondo piano rispetto al clima”.
Quindi, quanto è intenso il freddo che arriverà?
Previsioni “molto fredde” per i prossimi 6-10 giorni
Secondo Shelton di ICAP le previsioni meteo nel complesso mostrano ancora “molto freddo per i prossimi 6-10 giorni; poi le temperature basse al di sotto della norma si modereranno passando a poco al di sopra della norma verso la fine dei prossimi 11-15 giorni”.
Dan Myers di Gelber & Associates, un’agenzia di consulenza sul rischio sul gas naturale con sede a Houston, si dice d’accordo: “Una cosa che non ha ancora mostrato segni di diminuzione è il pattern di clima straordinariamente freddo nei due terzi orientali degli Stati Uniti per i prossimi quindici giorni”.
Dice Myers:
“Le revisioni delle previsioni hanno comportato continue revisioni delle aspettative sulla domanda e sulle scorte negli ultimi giorni ed abbiamo appena cominciato a lavorare su cosa ci riserverà il prossimo periodo”.
Aria artica
Dominick Chirichella, direttore del rischio e del trading dell’Energy Management Institute a New York, afferma che una preoccupante ondata di freddo anomalo investirà molte aree questa settimana. Spiega Chirichella:
“Il colpo più pesante dell’aria artica si avvertirà nell’arco temporale di 6-10 giorni, con una graduale modifica durante i prossimi 11-15 giorni. Le temperature si sono abbassate nei periodi più freddi”.
“Il freddo persisterà negli Stati Uniti centrali ed orientali nella finestra di 11-15 giorni. Le temperature più basse si registreranno all’inizio di questo arco di tempo per poi modificarsi verso la fine. Le temperature saranno al di sopra della norma nella parte occidentale ma le anomalie dovrebbero cominciare a diminuire”.
Anche il clima della scorsa settimana è stato più freddo del normale. Refinitiv, fornitore di dati di Thomson Reuters, indica 102 gradi giorno di riscaldamento (HDD) per la settimana terminata il 1° novembre, contro la media trentennale di 80 HDD sul periodo. Gli HDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è inferiore ai 65 gradi Farenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il riscaldamento di abitazioni e uffici.
E Refinitiv afferma che la produzione di gas nei 48 stati meridionali ha registrato un altro massimo storico di 94,3 miliardi di piedi cubici al giorno la scorsa settimana.
Gas definito “Strong Buy” malgrado la produzione ai massimi storici
Di conseguenza, se l’EIA dovesse riportare un’iniezione di gas minore sulla settimana malgrado tale produzione da record, favorirebbe la forza del prezzo del gas, dicono gli analisti.
Le previsioni tecniche giornaliere di Investing.com indicavano ancora “Strong Buy” sul gas naturale all’attestazione di ieri di 2,83 dollari per milione di Btu metriche sull’Henry Hub. I livelli di resistenza individuati sono 2,87, 2,92 e 2,94 dollari.
Ma alcuni analisti pensano già al gas a 3 dollari, parlando di consumi persino maggiori nelle prossime settimane.
Spiega Chirichella:
“Il cambiamento della massa d’aria comincerà in questo periodo, ma un eventuale vero trend di riscaldamento non comincerà prima di fine novembre”.