Il titolo Banca Piccolo Credito Valtellinese SpA (MI:PCVI) è inserito in un canale ribassista che ha riportato i corsi in area 3.10 euro.
La struttura tecnica è ben definita e per uscire da questa fase ci vorrà probabilmente del tempo.
In primis deve essere riconquistato il primo livello di 3.50 euro ma solo sviluppi oltre 4.0 euro consentirebbero al titolo di invertire la tendenza.
Verso il basso l’abbandono di quota 3.05 (in chiusura) potrebbe accelerare le vendite fino in area 3 euro e successivamente con quest’ultima violazione fino a 2.85 euro (prezzo min. storico).
Nonostante il raggruppamento azionario (febbraio 2017) con conseguente rettifica del prezzo, la sostanza non è cambiata ed il titolo fa registrare comunque un -60% circa negli ultimi 5 anni e -90% circa in 10 anni.
Le prospettive per l’esercizio in corso
L’economia globale migliora, ma le prospettive restano incerte. In Europa la crescita è accelerata nell’ultima parte dell’anno, con indicazioni confortanti sulle prospettive di ulteriore consolidamento, tuttavia i rischi sull’outlook sono orientati al ribasso, principalmente per via di numerose incertezze di carattere politico.
Il 2017 è infatti denso di appuntamenti elettorali in Europa, compresa l’Italia, nel caso di elezioni anticipate. L’economia italiana continua a crescere moderatamente. Le previsioni indicano la prosecuzione della crescita nel prossimo triennio, sospinta dalla domanda nazionale e, già dal 2017, dal graduale rafforzamento di quella estera.
La politica monetaria continua a fornire un supporto importante al sistema bancario italiano, le cui valutazioni di mercato scontano l’elevato livello di crediti deteriorati nei bilanci e i correlati effetti sulle prospettive di redditività attesa.
La questione dei crediti deteriorati è centrale per la maggior parte delle banche, anche in considerazione delle pressanti richieste dei regolatori di definire specifici piani di gestione degli NPLs da attuare in un orizzonte temporale molto breve.
Nel 2017 i crediti dovrebbero crescere lievemente, sostenuti dal tasso di crescita attesa del PIL nominale.
Le condizioni di offerta dovrebbero diventare più distese, con condizioni di funding favorevoli.
I tassi resteranno tuttavia bassi per un periodo ancora prolungato, con conseguenti pressioni sui margini.
Nello scenario delineato, la redditività delle banche italiane resterà modesta e conferma due macro aree di intervento: in primo luogo la gestione dei crediti deteriorati e la riduzione del costo del rischio di credito, in secondo luogo il miglioramento dell’efficienza operativa, in un contesto caratterizzato da una sempre più rapida evoluzione della tecnologia e dai necessari conseguenti interventi di ottimizzazione delle strutture fisiche e di evoluzione dei modelli di servizio.
La gestione della banca nell’esercizio sarà concentrata sul conseguimento degli obiettivi delineati nell’action plan 2017-2018, coerenti con le direttrici sopra indicate, con l’obiettivo del conseguimento di una redditività sostenibile nel medio periodo.