La scorsa settimana il governatore della Banca Centrale Turca, Naci Agbal, aveva aumentato i tassi di ben 200 punti base nel tentativo di ridurre l'inflazione galoppante. La risposta di Erdogan non si è fatta attendere: essendo un forte sostenitore dei tassi bassi ha scaricato la propria ira licenziando Agbal e si tratta del terzo governatore ad essere estromesso negli ultimi due anni.
La lira turca è crollata di oltre il 13% all'apertura del mercato odierno, toccando un minimo di 4 mesi di 8,1745 contro il dollaro.
La risposta sul mercato valutario ha visto yen, dollaro e franco guadagnare terreno, ma si tratta di guadagni moderati e per il momento non c'è stato alcun attacco di panico o al di fuori della Turchia.
Stessa risposta sui mercati azionari, dove le azioni europee hanno aperto in rosso ma le perdite sono state contenute e immediatamente recuperate, trovando un certo supporto nei rendimenti obbligazionari più deboli. Il crollo della lira probabilmente non è in cima alle preoccupazioni di molti investitori in questo momento, ma ha ancora una volta evidenziato come vi siano delle tensioni che non vanno sottovalutate.
Va detto infatti che molti paesi europei non solo stanno registrando una recrudescenza dei casi di Covid, ma le vaccinazioni continuano a essere se paragoinate a quanto sta avvenendo nel Regno Unito e negli Stati Uniti. La Francia ha annunciato un nuovo lockdown parziale della durata di un mese per Parigi e molte altre regioni, la nostra Italia ha rafforzato le restrizioni, mentre la Germania sembra destinata ad estendere le sue misure di blocco. Ma ancora più preoccupante, in mezzo all'accelerata delle infezioni, il fatto che l'UE stia faticando enormemente a portare avanti la sua campagna di vaccinazione.
Il raffronto con il Regno Unito è impietoso: più della metà della popolazione adulta ha ricevuto la prima dose. Dall'altra sponda dell'Atlantico il presidente Biden ha raggiunto il suo obiettivo di vaccinare 100 milioni di americani nei primi 100 giorni di mandato.
Per quanto riguarda il calendario odierno, l'attenzione si concentrerà sul presidente della Fed Jerome Powell che parlerà alle 13:00 GMT, ma gli investitori terranno d'occhio anche le aste del Tesoro USA a 3 e 6 mesi.