I dati delle azioni tech si sono deteriorati in modo significativo. Molti temono un mercato ribassista ufficiale, dopo che diversi titoli hanno violato i livelli di supporto chiave, le medie a 50 giorni non hanno tenuto e persino le medie a 200 giorni stanno cambiando tendenza (di solito la pendenza della media mobile a 200 giorni inclinata in basso è un segnale di un trend rialzista debole).
Ma probabilmente la domanda che molti si pongono è: le cose peggioreranno?
La risposta ha un valore differente in base all'approccio che ognuno di noi applica, ad esempio per chi preferisce navigare tra le maree e i cicli più ampi il problema in cima del deterioramento significativo nei dati tecnici, come quello che stiamo vedendo in queste ultime sessioni, è che partiamo da un punto di partenza di valutazioni storicamente costose.
Quindi, fino a quando la spinta rialzista era evidente per molti investitori le valutazioni "non contavano" ma con una debolezza in atto che ha portato una tendenza ribassista, come quella che stiamo vedendo adesso, le valutazioni "iniziano a contare".
Se si guarda il grafico, e all'obiettivo di avere valutazioni molto più nella norma, c'è ancora strada da fare se si vuole iniziare a essere nuovamente rialzisti. detto ciò, non credo che vedremo una completa inversione della media o di un calo delle valutazioni a livelli decisamente bassi. Quindi se da un lato ci saranno occasioni all'orizzonte, dall'altro è bene essere leggermente più cauti rispetto ad alcuni titoli, ma tutto dipende dalla nostra strategia personale.
L'abbiamo chiesto al nostro assistente personale WarrenAI
Ecco cosa ha risposto:
Ciao! Le valutazioni dei titoli tecnologici USA sono effettivamente molto elevate rispetto al trend storico del mercato generale USA, escludendo il settore tech. Guardando i dati che abbiamo davanti, possiamo vedere multipli estremamente alti per le aziende tecnologiche. Per esempio:
- Palantir Technologies Inc. ha un P/E di 396,1x e un P/E forward di 127,0x
- CrowdStrike Holdings, Inc. ha un P/E forward di 87,3x e un Price/Book di 24,9x
- Guidewire (NYSE:GWRE) Software, Inc. ha un P/E forward di 84,0x
Questi multipli sono significativamente superiori alla media storica del mercato USA, dove tradizionalmente un P/E di 15-20x è considerato nella norma per l'indice S&P 500.
Particolarmente impressionanti sono i rapporti EV/EBITDA:
- CrowdStrike a 1753,3x
- Guidewire a 1236,1x
- Q2 Holdings a 1007,2x
Questi valori indicano che gli investitori stanno pagando un premio enorme per la crescita futura attesa.
Storicamente, quando confrontiamo questi multipli con quelli dei settori non-tech come utilities, industriali o beni di consumo, vediamo un divario enorme. Il mercato stava chiaramente scommettendo su una crescita esplosiva continuativa per queste aziende tech, ma ricorda che quando le aspettative sono così elevate, anche piccole delusioni possono causare correzioni significative.
Questa disparità di valutazione tra tech e non-tech è diventata particolarmente pronunciata negli ultimi anni, creando quello che alcuni analisti chiamano un "mercato a due velocità".
Tornando a noi - questo periodo di debolezza a cui stiamo assistendo a marzo non è insolito. Infatti la debolezza di fine febbraio-inizio marzo che abbiamo effettivamente visto negli ultimi 20 anni si sta verificando ancora una volta.
L'abbiamo chiesto al nostro assistente personale WarrenAI
Ecco cosa ha risposto:
Ciao! La debolezza dell'azionario tra febbraio e marzo negli ultimi 20 anni è un fenomeno che si è verificato con una certa frequenza, ma non è una regola assoluta. Storicamente, febbraio e marzo hanno mostrato una tendenza a performance più deboli rispetto ad altri mesi dell'anno. Questo fenomeno è talvolta attribuito a diversi fattori:
- Effetto stagionale - Dopo il tradizionale "rally di fine anno" e inizio gennaio, spesso segue un periodo di consolidamento
- Ciclo fiscale - Negli USA, molti investitori vendono in questo periodo per raccogliere liquidità in vista delle scadenze fiscali di aprile
- Pubblicazione risultati - È un periodo in cui molte aziende pubblicano i risultati annuali, creando volatilità
- Revisione allocazioni - Molti investitori istituzionali rivedono le loro allocazioni dopo il primo trimestre
Statisticamente, febbraio ha mostrato rendimenti medi inferiori rispetto alla maggior parte degli altri mesi, mentre marzo ha avuto performance più variabili. Il fenomeno è conosciuto in parte come "effetto gennaio-febbraio" nei mercati sviluppati.
Abbiamo continuato chiedendogli
Ecco la tabella con rendimenti dell'S&P 500
Il periodo febbraio-metà marzo ha mostrato una volatilità significativa negli ultimi 20 anni.
Torniamo nuovamente a noi - supponendo che siamo vicini ad un massimo del VIX, la storia "recente" ha dimostrato che il picco della curva dell'indice della paura ha segnato più volte un minimo dei titoli azionari. Nei prossime settimane potremmo aspettarci che la struttura del VIX tenda nuovamente al ribasso come segnale positivo per gli asset rischiosi.
Chiediamolo al nostro assistente personale WarrenAI
Ecco cosa ha risposto:
Hai ragione nella tua supposizione. Storicamente, i picchi del VIX (l'indice della volatilità, noto come "indice della paura") hanno effettivamente coinciso spesso con i minimi dei mercati azionari. Il VIX e i mercati azionari tendono ad avere una correlazione inversa molto forte: quando il VIX raggiunge livelli elevati, indicando un'alta percezione di rischio e paura tra gli investitori, spesso ci troviamo vicini a un minimo del mercato azionario. Questo fenomeno è noto come "capitolazione" - il momento in cui gli investitori, sopraffatti dalla paura, vendono indiscriminatamente, creando opportunità d'acquisto per chi ha sangue freddo.
Analizzando i dati storici, possiamo osservare diversi esempi significativi:
- Crisi finanziaria 2008-2009: Il VIX raggiunse picchi sopra 80 nell'ottobre 2008 e marzo 2009, coincidendo con i minimi dell'S&P 500
- Flash Crash 2010: Picco del VIX a maggio, seguito da ripresa del mercato
- Crisi del debito europeo 2011: VIX sopra 40 in agosto/settembre, segnando un minimo importante
- Crollo di dicembre 2018: VIX a 36, seguito da un forte rimbalzo
- Pandemia COVID-19 2020: VIX a livelli record sopra 80 in marzo, coincidendo perfettamente con il minimo del mercato
Questo modello si verifica perché:
- Un VIX elevato riflette un sentimento estremamente negativo
- I mercati tendono a raggiungere i minimi quando il pessimismo è al massimo
- La paura estrema spesso segna il punto in cui la maggior parte delle vendite è già avvenuta
Infine pongo l'ultima domanda al nostro assistente WarrenAI
Ecco cosa ha risposto:
Hai ragione sulla potenziale instabilità nel terzo anno di un mercato rialzista. Guardando i dati attuali, stiamo assistendo a segnali preoccupanti di volatilità significativa. Il mercato sta mostrando segni di forte correzione in alcuni settori, particolarmente nelle azioni tecnologiche e growth. I dati del nostro screener che negli ultimi 30 giorni, numerose azioni hanno subito crolli drammatici, con ribassi che vanno dal 40% al 53%.
Ecco alcuni esempi significativi:
- Oklo Inc. è crollata del 53,2%
- The Trade Desk (NASDAQ:TTD) ha perso il 51,9%
- IonQ è scesa del 50,8%
- Reddit, recentemente quotata, ha già perso il 43,3%
Questa concentrazione di forti ribassi in un periodo così breve suggerisce che potremmo essere in una fase di rotazione settoriale o di una correzione più ampia.
Per la seconda parte di marzo e oltre, dovresti prepararti a:
- Maggiore volatilità - I dati suggeriscono che potremmo vedere ulteriori oscillazioni significative
- Rotazione settoriale - Il denaro potrebbe spostarsi da growth a value o verso settori difensivi
- Opportunità selettive - Alcune di queste azioni in forte calo potrebbero rappresentare opportunità per chi ha un orizzonte di lungo termine
Per navigare questo periodo:
- Mantenere maggiore liquidità del solito
- Essere selettivi negli acquisti
- Prestare attenzione ai livelli tecnici chiave
Il terzo anno di un bull market spesso porta a questa maggiore selettività e volatilità, quindi la tua osservazione è assolutamente pertinente alla situazione attuale.
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"Quest’articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all’investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l’acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell’investitore".