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Da Edoardo VIII ai Duchi del Sussex. Disorientamento condito non solo dalla Brexit

Pubblicato 15.01.2020, 12:46
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Il periodo di transizione concesso ad Henry e Meghan segna un punto a favore dei cambiamenti storico-culturali dei nostri tempi. Certamente alcuni si chiederanno come possa mai associare una notizia del genere in relazione agli scenrari che quotidianamente seguiamo e, di conseguenza, monitoriamo sui nostri grafici, rappresentanti la narrazione tecnica dei mercati finanziari.

Molti hanno ricordato, costruendone una connessione, l'abdicazione di Edoardo VIII per amore della sua amata, Wallis Simpson, donna americana e già divorziata. Grande frattura e vero scandalo per Buckingham Palace negli anni '30, periodo fortemente animato dalle turbolenze susseguitesi dopo la crisi di Wall Street.

Questi aspetti, a mio avviso, rappresentano in maniera latente le evoluzioni della società contemporanea che spesso contribuiscono ad alimentare dei disorientamenti ed interrogativi pregnanti, soprattutto per gli scenari futuri. Per la società, la cultura, i corpi intermedi, le politiche e finanche per l'economia.

Probabilmente sarebbe felice delle scelte dei Duchi del Sussex il filosofo, religioso inglese Guglielmo di Ockham che nel 1300 disorientò parte del popolo con la sua tesi sul volontarismo.

Cosa sta accadendo oggi all'isola d'oltremanica ? Il Paese che nel 1833 votò il Factory Act e che introdusse per la prima volta vere forme di tutela per i lavoratori sta vivendo un periodo di forte disorientamento. Al netto della Brexit, delle sue peculiarità e l'attesa per capire nel dettaglio l'avvenire del Regno Unito, si registrano dati macroeconomici importanti, con un calo della produzione industriale dell'1,2% tra ottobre e novembre, accompagnato dal preoccupante dato del manifatturiero, mai così male da fine 2018, che evidenzia una produzione ridotta del 2% su base annua, senza tralasciare il Prodotto Interno Lordo che è andato contraendosi dello 0,3% su base mensile.

L'ultimo dato relativo all'indice dei prezzi al consumo, misurante i cambiamenti dei prezzi di beni e servizi, registra una percentuale inferiore alle attese e del numero precedente e può indicare un importante indizio sulla possibilità di un ribasso della sterlina.

Disorientamento e punti nevralgici di cedimento dell'economia britannica

La sterlina dopo aver sfondato 1,3500 dopo la vittoria di Boris Johnson e ripiombata sotto 1,3000 con un importante supporto ad 1,2824 ed un secondo ad 1,2750 come supportato dai grafici allegati.

Una estensione della debolezza interna alla Gran Bretagna aprirebbe la possibilità al taglio dei tassi. E' lo stesso governatore della Bank of England ad averlo esternato. Insomma, qualcosa dovrà pur muoversi, un colpo di reni è quanto mai necessario soprattutto per fornire un pò di luce al disorientamento, così come avvenne nel mese di maggio dello scorso anno quando furono tagliati i dazi per l'87% dei beni importati, con l'intento di fornire un forte segnale a tutta l'Eurozona.

Per concludere, focalizzarei l'attenzione sul gap down, tra 1,3000 ed 1,3054 ancora non chiuso su GBP/USD ben evidente sul grafico orario.

Questa è la mia lettura, al di la delle divagazioni !!!

Grafico GBP/USD 1

Ultimi commenti

L'isola d'oltremanica mantiene tutte le caratteristiche di un Paese solido, competitivo. Per disorientamento intendo un semplice momento di transizione, legato ad una riflessione relativa a dei cambiamenti sociali, economici e culturali dei nostri giorni.
La potente forza storica dell'economia anglosassone fece di Londra, già a partire dalla seconda metà del seicento, il centro degli scambi commerciali internazionali a lunga distanza, superando la energica città di Amsterdam e l'Olanda tutta. Durante il periodo di Elisabetta I la potente forza commerciale del regno si concentrò anche sui mari di tutto il Nord del continente, senza tralasciare il periodo della ***Vittoria che implementò fortemente il ruolo di potenza mondiale, dal punto di vista politico, culturale ed economico.Possiamo sottolineare come la determinazione della Gran Bretagna attuale deriva soprattutto da fattori ben argomentati sui libri di storia, basti pensare che l'Inghilterra, prima della rivoluzione industriale, aveva un consumo interno molto sviluppato. Qui nacque la prima linea ferroviaria che da Manchester arrivava a Liverpool, grazie all'invenzione della locomotiva a vapore di George Stephenson.
La invito a leggere il mio precedente articolo “L’anno della Perfida Albione” dove pongo al centro dell’attenzione la storica forza economica del Regno Unito e la indiscussa solidità di un Paese ricco di storia e cultura.
Per disorientamento intendo il periodo particolare che la società in generale sta vivendo. Nei miei precedenti articoli sottolineo, tra le righe, la forza e la potenza storica, economica e culturale del Regno Unito che certamente riuscirà a ben governare questi cambiamenti. Inoltre mi sono limitato semplicemente a ricordare dei dati macro che sono stati pubblicati di recente.
lei sta facendo allarmismo in un paese dove le cose per la popolazione vanno di gran lunga meglio del nostro capo egemone: Germania. Inoltre sembra che prenda per caratteristici i dati di stagnazione dell'economia che invece sono caratteristica ormai organica europea. Le cavallette, pestilenze e immani tragedie del post brexit noi non le abbiamo ancora viste.
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