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D’Amico International Shipping: analisi tecnica.

Pubblicato 30.11.2017, 19:42
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Quadro grafico ancora debole ed incerto per d Amico International Shipping (MI:B7C) che dopo un breve accenno di reazione ad inizio mese ha subito ripreso la via delle vendite spingendosi fino agli attuali 0.2511 euro.

Il titolo, della controllata di d’Amico Società di Navigazione S.p.A, leader mondiale nel trasporto marittimo, si mantiene in prossimità del primo supporto grafico a 0.2330 euro.

In mancanza di una reazione decisa si fa sempre più pressante il rischio che tale livello venga violato e che i prezzi tornino a spingere il piede sull’acceleratore affondando il colpo verso il sostegno chiave a quota 0.2250 euro la cui violazione (in particolar modo in chiusura) potrebbe riportare il titolo sui minimi storici a 0.2146 euro e successivamente in area 0.2009 euro.

Sarà necessario il superamento di quota 0.3500 (con tenuta settimanale ed aumento significativo dei volumi) per allentare le tensioni ed introdurre il test in area 0.4070 euro (1° target).

Titolo dimenticato dal Mercato (in giro si sente ancora il trauma Premuda).

Il titolo dal 2007 ad oggi ha ceduto il 93%.

Lo scorso 27 novembre d’Amico International Shipping. S.A. ha reso noto che la propria controllata operativa d’Amico Tankers D.A.C. (Irlanda), ha firmato un accordo per la vendita della MT High Presence (“la Nave”), una nave ‘medium range’ di portata lorda pari a 48,700 tonnellate e costruita nel 2005 da Imabari Shipbuilding Co. Ltd. (Giappone), per un corrispettivo pari a 14,14 milioni di dollari. Questo accordo consente a d’Amico Tankers di generare alla consegna della Nave, un effetto di cassa, al netto del rimborso del debito bancario esistente per la Nave, pari a circa 7,2 milioni di dollari, contribuendo quindi al rafforzamento della posizione di liquidità di DIS, in vista del completamento del proprio programma di rinnovamento della flotta.

A seguito di questa operazione, d’Amico Tankers manterrà, inoltre, il controllo commerciale della Nave, avendo concluso con l’acquirente un contratto di ‘time charter’ della durata 6 anni ad un livello di noleggio competitivo.

Dopo aver lanciato un piano di investimenti di US$ 755 milioni, cominciato nel 2012 e che dovrebbe completarsi nel corso del 2018, D’Amico si sta ora focalizzando nel rafforzamento della struttura patrimoniale.

Alla luce di questo obiettivo, nel corso del secondo trimestre dell’anno, la società ha finalizzato un aumento di capitale, interamente sottoscritto, che ha generato risorse pari a US$ 37,9 milioni, sono state vendute e ripreso in time-charter due navi, nel corso del primo trimestre, generando un effetto netto di cassa di US$ 5,2 milioni, e sono state vendute e ripreso a noleggio a scafo nudo 2 ulteriori navi, rispettivamente nel secondo e nel terzo trimestre, generando US$ 21,9 milioni di cassa.

Tra settembre e ottobre, inoltre è stato annunciato la vendita di altre due navi, riprese rispettivamente e noleggio a scafo nudo e a noleggio base time-charter, che andranno a rafforzare ulteriormente la posizione di liquidita’ dell’ultimo trimestre dell’anno per US$ 13,4 milioni.

La maggior parte di questi accordi sono estremamente flessibili, prevedono opzioni di riacquisto e sono stati conclusi ad un costo assolutamente competitivo, consentendo di finanziare la parte di equity dovuta sulla quota rimanente del programma di investimenti.

Alla fine di settembre 2017, DIS aveva investimenti ancora in essere per US$ 183,1 milioni (US$ 61,2 milioni nel quarto trimestre dell’anno e US$ 121,9 milioni nel corso del 2018) ed il 69% di questi verra’ finanziato con debito bancario, ad oggi gia’ interamente sottoscritto.


Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14) Vendere
STOCH (9,6) VendereS
TOCHRSI (14) Vendere
MACD(12,26) Vendere
ATR(14) meno volatilità
CCI(14) Vendere
ADX(14) Comprare
ROC Comprare
UO Vendere
Williams R: Ipervenduto.

Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Bande di Bollinger (vedi grafico): i trader colgono dei segnali di acquisto quando il prezzo tocca la banda inferiore, o si allunga per breve periodo al di fuori di essa, colgono invece dei segnali di vendita quando il prezzo tocca la banda di Bollinger superiore, o si allunga per breve tempo al di fuori di essa (questo ind. Funziona meglio durante una fase di contrazione del range).


Beta: 1.21
Ratio Prezzo/Utile: N/A
Eps: -0.06
Range 52 settimane: 0.2146 – 0.3498 euro


RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI 2017
 Ricavi base time charter (TCE) di US$ 194,2 milioni (US$ 203,0 milioni nei 9M’16)
 Utile operativo lordo/EBITDA di US$ 33,7 milioni (17.3% sul TCE) (US$ 48,1 milioni nei 9M’16)
 Risultato netto di US$ (13,6) milioni nei primi 9M’17 (US$ 6,1 milioni nei 9M’16)
 Flussi di cassa da attività operative di US$ (3,5) milioni (US$ 57,9 milioni nei 9M’16)
 Debito netto – US$ 512,3 milioni al 30 settembre 2017 (US$ 527,8 milioni alla fine di dicembre 2016).

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Con l’inizio del quarto trimestre 2017, si è creata una situazione di disequilibrio tra domanda e offerta nell’Atlantico a causa degli uragani che hanno colpito la regione.

L’esportazione dei raffinati dagli Stati Uniti è stata drasticamente ridotta nel mese di settembre, mentre le importazioni sono aumentate solo per un breve periodo. Il conseguente eccesso di offerta di navi nell’Atlantico ha mantenuto sottotono le tariffe nella regione.

Nell’emisfero orientale, le raffinerie asiatiche sono tornate in esercizio dopo le manutenzioni ed il mercato ha iniziato a migliorare. Anche l’incremento della domanda verso l’Australia e la costa occidentale di Nord e Sud America sta contribuendo a sostenere il miglioramento sul mercato orientale. Le scorte di raffinati sono diminuite considerevolmente e si attestano ben al di sotto dei livelli elevati toccati negli ultimi anni, e solo leggermente al di sopra delle medie quinquennali.

Le esportazioni statunitensi sono tornate a livelli storicamente elevati e dovrebbero iniziare ad assorbire l’eccesso di tonnellaggio. L’AIE prevede una crescita della domanda globale di circa 1,6 milioni di barili al giorno nel 2017 (pari all’1,6%) e di 1,4 milioni di barili al giorno nel 2018 (pari all’1,4%). Secondo le previsioni per il quarto trimestre 2017, l’input globale delle raffinerie aumenterà di 100.000 barili al giorno su base trimestrale, attestandosi a 80,9 milioni di barili al giorno, pari ad un incremento di 900.000 barili al giorno su base annua.

Tuttavia si prevede che i volumi di produzione globali delle raffinerie aumentino di ben 2,9 milioni di barili al giorno da settembre a dicembre. Benché l’incremento globale dei margini di raffinazione causato dall’uragano Harvey sia in gran parte scomparso, i margini rimangono a livelli rassicuranti. I mercati globali dei raffinati nel quarto trimestre 2017 sembrano equilibrati dopo cali nel secondo e nel terzo trimestre del 2017.

Ultimi commenti

e meno male che sono aumentati gli export del petrolio!!!  una rovina..
Titolo dimenticato. Ma ingiusto accostamento con Premuda
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