Il palladio ha già fatto la storia arrivando a 2.000 dollari e l’oro è tornato vicino ai 1.500 dollari, spingendo gli investitori ad interrogarsi sull’altro metallo prezioso che interessa ai più: ci sarà una pacchia anche per l’argento prima della fine dell’anno?
La risposta sembra essere no, perché l’argento è intrappolato in un consolidamento fatto di alti e bassi che lo tormenta dalla fine dell’estate.
La domanda immediatamente seguente quindi è: il 2020 sarà l’anno dell’argento?
E la risposta molto probabile è sì, in quanto molte agenzie di ricerca, nonché analisti indipendenti, prevedono massimi che potrebbero riportare l’argento sopra i 20 dollari l’oncia visti l’ultima volta nel 2016.
In arrivo una “straordinaria corsa”
“Noi, come tanti altri, continuiamo a scommettere che ci sarà una straordinaria corsa del prezzo dell’argento”, ha scritto ieri James Anderson, compratore privato di lingotti ed analista.
Perché ne è così sicuro? Per via dell’intenzione della Federal Reserve di “lasciare che l’inflazione superi l’obiettivo”, una politica che molto probabilmente spingerà orde di investitori fra le braccia degli asset rifugio nel 2020, spiega.
E l’argento sarà uno di questi investimenti rifugio, in quanto ci saranno numerose richieste di rifugio dall’inflazione e l’oro non sarà in grado di accoglierle tutte.
Negli scambi asiatici di questa mattina, i future dell’argento oscillano in positivo a 17 dollari l’oncia, un livello che il mercato è riuscito a mantenere dopo la ripresa dal crollo di novembre, quando aveva segnato il minimo di tre mesi di 16,76 dollari.
Il palladio ha visto un evento straordinario nella crisi energetica di questo mese subita dal suo secondo produttore, il Sud Africa, che ha inasprito ulteriormente le scorte del metallo, con uno storico prezzo spot di 2.000 dollari l’oncia superiore a qualsiasi livello mai visto dall’oro.
Anche l’oro, da parte sua, ha dimostrato una straordinaria resilienza. In quanto rifugio numero 1 dal dollaro e dalle insicurezze globali, è riuscito a tornare vicino al supporto di 1.500 dollari che aveva lasciato a novembre nei timori per la crescita di USA, Regno Unito e Cina il prossimo anno.
Tali preoccupazioni persistono nonostante la decisione della Fed della scorsa settimana di mettere fine ai tagli dei tassi USA per il 2019, seguita dal voto nel Regno Unito che ha favorito il premier Boris Johnson, che spinge per la Brexit, e dall’accordo iniziale sulla fase uno del patto commerciale USA-Cina.
Al contrario di palladio ed oro, l’argento non ha visto alcun evento fenomenale di recente che soddisfacesse i suoi fondamentali. Oltre alle sue proprietà di brillantezza che ne giustificano parte della domanda per gioielli, l’argento è in realtà un metallo industriale che viene definito prezioso in base alla cartolarizzazione delle materie prime.
L’argento ha tratto vantaggio dalla corsa dell’oro
Ma l’argento ha tratto vantaggio cavalcando l’onda della corsa dell’oro di quest’anno, sebbene il rapporto oro-argento (o la quantità di argento che si può ottenere per un’oncia d’oro) sia al massimo storico di 1:87. È un segnale del fatto che l’argento può guadagnare ancora e colmare il divario, dicono gli analisti.
L’argento ha vissuto un anno encomiabile dopo essersi allontanato dai massimi del 2019. Il prezzo spot è rimbalzato dell’11% sull’anno, mentre quello dei future dell’8%. L’argento spot è arrivato al massimo di tre anni di 19,65 dollari a settembre, con i future che hanno raggiunto i 19,87 dollari.
L’oro, nel frattempo, mostra un’impennata annua del 15% per quanto riguarda il prezzo spot e del 13% per i future, dopo i massimi di sei anni sopra i 1.560 dollari di entrambi i prezzi.
Le previsioni tecniche giornaliere di Investing.com indicano “Strong Buy” sull’argento. È prevista una resistenza di fascia alta di 17,30 dollari per i future dell’argento e di 17,24 dollari per il prezzo spot.
Previsioni di oltre 20 dollari l’oncia per il 2020
Altri hanno obiettivi più ambiziosi.
La banca olandese ABN AMRO (AS:ABNd) stima che l’argento raggiunga i 18 dollari l’oncia entro fine anno dopo aver registrato una media di 16,60 dollari per tutto il 2020, secondo quanto ha riportato il bollettino dei metalli preziosi Kitco ieri.
Gli esperti di strategie di TD Securities affermano che l’argento ha il potenziale di raggiungere il picco di 20 dollari l’oncia il prossimo anno.
Standard Chartered (LON:STAN) prospetta una media di 17,50 dollari per il 2020 ed un picco di 18 dollari nel secondo trimestre.
Secondo Metals Focus l’argento vedrà una media di circa 19,40 dollari nel 2020, con la possibilità di sfiorare un massimo superiore ai 22 dollari.
L’esperto di previsioni di Kitco Jim Wyckoff stima un massimo di poco meno di 21 dollari per l’anno prossimo.
“Il prezzo a lungo termine dell’argento è ben lontano dai due massimi storici”, afferma Anderson, analista ed acquirente privato di lingotti, aggiungendo:
“L’aumento sfrenato degli acquisti di lingotti da parte delle banche centrali indica che un altro mercato rialzista dell’argento è probabilmente dietro l’angolo”.
Ma mette in guardia anche dal fatto che non si dovrebbe tentare di cavalcare l’onda del mercato rialzista dell’argento senza essere preparati alla volatilità:
“Guardate le impennate dell’argento negli anni Settanta ed all’inizio dei 2000 per avere un’idea della volatilità negli alti e bassi del mercato dell’argento”.