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Ubi Banca e Unicredit: alla ribalta?

Pubblicato 17.10.2016, 10:44
UBI
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CRDI
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UBI Banca (MI:UBI) (+2.80%):
Avvio di ottava in rialzo per Ubi Banca (MI:UBI) (+2.80) i cui corsi stanno tentando di allontanarsi dalla soglia critica a 2.16 euro per preparasi ad affrontare la prima importante resistenza a 2.60 euro. Una vittoria oltre tale ostacolo permetterebbe di guardare al futuro con leggero ottimismo. La resistenza chiave di medio/lungo termine è ancora lontana (3.45 euro). Sotto quota 2.16 euro invece, spazio a nuovi affondi in direzione di quota 2.07 ed area 2.0 euro. Al di sotto di quest’ultimo riferimento si aprirà un vuoto che proietterà i prezzi fino a 1.95 euro (2° target, con quest’ultima violazione, 1.83 euro; 3° target area 1.70 euro). L’assemblea straordinaria di UBI Banca ha approvato la fusione per incorporazione nella Capogruppo UBI Banca (la “Fusione”) delle seguenti banche territoriali (le “Banche Rete”): Banca Regionale Europea S.p.A. (“BRE”), Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A. (“BPCI”), Banca Carime S.p.A. (“CARIME”), Banca Popolare di Ancona S.p.A. (“BPA”), Banca Popolare di Bergamo S.p.A. (“BPB”), Banco di Brescia San Paolo CAB S.p.A. (“BBS”) e Banca di Valle Camonica S.p.A. (“BVC”). La Fusione è stata altresì approvata dall’assemblea straordinaria e dalle assemblee speciali di BRE e dalle assemblee straordinarie di BPCI, CARIME, BPA e BVC, riunitesi nei giorni scorsi. In precedenza, la Fusione era già stata approvata anche dai competenti organi di BPB e BBS.

UBI banca, grafico su tf giornaliero

UniCredit (MI:CRDI) (+3.20%):
Buona performance anche per Unicredit (MI:MI:CRDI) che sta facendo registrare un progresso di oltre tre punti percentuali. Le nuove speculazioni in merito a Bank Pekao stanno alimentando gli acquisti sul titolo Unicredit. A livello grafico, i primi timidi segnali di una reale ripresa giungeranno solo oltre quota 2,225 euro (in chiusura di seduta) preludio al test di 2,65 euro. Ancora molto lontane le prime significative resistenze (area 3,62 euro) che, una volta abbattute, darebbero vita ad una reale inversione di tendenza. Sabato scorso in relazione alle recenti voci riportate dalla stampa in merito alla potenziale dismissione di attività e del comunicato stampa diffuso da PZU SA, UniCredit ha confermato che ha in corso trattative con PZU SA e Polski Fundusz Rozwoju SA per esplorare la possibilità di porre in essere una transazione avente ad oggetto la sua controllata Bank Pekao SA. Tuttavia non vi è alcuna certezza che queste trattative possano portare ad alcuna transazione né certezza in merito alle condizioni alle quali tale operazione possa procedere. Come annunciato in data 11 luglio 2016, UniCredit ha intrapreso una profonda revisione strategica a livello di Gruppo, il cui esito sarà comunicato a Londra durante il Capital Markets Day, il 13 dicembre 2016. La revisione strategica riguarderà tutte le principali aree della banca al fine di rafforzare ed ottimizzare la dotazione di capitale del Gruppo, migliorarne la redditività, garantire una continua evoluzione delle attività di business e mantenere la flessibilità necessaria a cogliere tutte le opportunità di generazione di valore. La suddetta revisione riguarderà tutti gli asset, nessuno escluso.

Unicredit SpA, grafico su tf giornaliero

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