di Tanzeel Akhtar
Anche se tutti gli occhi sono puntati sul prezzo del Bitcoin, che ieri ha sfondato la barriera dei 10.000 dollari, il Dash sta registrando un’impennata da record per conto suo. Sebbene passi inosservato per molti investitori, la scorsa settimana il Dash è rimbalzato sopra il livello di 600 dollari.
Il Dash, al momento la settima criptovaluta più popolare con una capitalizzazione di mercato di 5,02 miliardi di dollari, è stato originariamente rilasciato col nome di XCoin (XCO) nel gennaio 2014. Pochi giorni dopo il lancio, è stato rinominato Darkcoin per via della capacità di garantire l’anonimato nascondendo le transazioni e gli indirizzi IP, per poi essere chiamato Dash (un’abbreviazione di “digital cash”, denaro digitale) nel marzo 2015. Secondo The Cointelegraph, “la scelta di assegnare un nuovo nome è stata fatta per evitare associazioni con i mercati clandestini e con affari loschi, e anche per attrarre un pubblico più ampio”.
Un ulteriore beneficio fornito dal Dash, riflesso anche nel suo nome, è la velocità delle transazioni. Transazioni di invio e conferma possono essere effettuate nel giro di pochi secondi usando il Dash, mentre le stesse funzioni con il Bitcoin, in media, possono durare 10 minuti, anche se transazioni maggiori possono richiedere fino ad un’ora.
Se la valuta digitale circola da qualche anno, perché il suo prezzo è improvvisamente raddoppiato nell’ultimo mese, schizzando dai 282 dollari del 28 ottobre ai 631 dollari del 28 novembre? Possono esserci una serie di ragioni. Il trambusto politico in Zimbabwe, che per tanto tempo ha sofferto per l’inflazione devastante, ha spinto molti cittadini della nazione africana a scegliere il Bitcoin come valuta di crisi/valuta rifugio. Il colpo di stato di questo mese che ha portato alla deposizione dello storico Presidente Robert Mugabe ha alimentato l’incertezza.
Con quello che può essere considerato un tempismo perfetto, il Dash ha recentemente annunciato di essere disponibile in Zimbabwe. I sostenitori della valuta hanno siglato una joint venture con KuvaCash, un programma che afferma di avere una soluzione per l’inflazione dello Zimbabwe che cresce a vista d’occhio, facendo crollare la valuta e l’economia della nazione.
Sheffield Clark, Amministratore Delegato di Coinsource di una rete ATM americana di Bitcoin con sede in Texas afferma:
“La joint venture con KuvaCash in Zimbabwe cambia davvero le carte in tavola; il valore, ovviamente, deriva non solo dalla fornitura e dalla domanda, ma dall’adozione e dal potenziale. L’entrata in Africa del Dash migliorerà significativamente le vite di migliaia di persone in Zimbabwe, che beneficeranno dell’accesso ad una forma monetaria migliore, al di fuori della valuta legale in fallimento, dei bond in USD in fallimento e dei conti sporchi in dollari. Dal 1980 al 2017, sotto il governo del Presidente Mugabe, i cittadini dello Zimbabwe sono diventati in media più poveri del 15%: ci rende più umili sapere che uno dei nostri colleghi del settore ha la capacità di cambiare le cose e influenzare così tante persone in un modo così positivo”.
Clark nota che il Dash non passa più inosservato ed è uno dei progetti di criptovalute più promettenti oggi. Centinaia di regioni nel mondo iniziano a beneficiare dalla sua posizione come principale valuta digitale per i pagamenti.
Un’altra ragione per cui il Dash potrebbe avere iniziato improvvisamente a muoversi potrebbe essere legata all’attrazione dei compratori sudcoreani. Secondo i dati di CoinMarketCap, quasi la metà dei volumi di Dash viene dalla piazza sudcoreana Bithumb. L’aumento della domanda coreana è probabilmente un altro principale fattore responsabile dell’aumento dei prezzi.
Le norme governative benevole nella nazione asiatica, che mira a dare uno status legale alle criptovalute, potrebbero aver contribuito all’incremento dell’attività degli investitori sulla valuta digitale nella regione. Il Korea Herald quest’estate ha reso noto che il Bithumb è responsabile del 75,7% del volume degli scambi sudcoreani di Bitcoin e di circa il 10% degli scambi globali della valuta digitale.
Inoltre, la versione 12.2 del Dash Core lanciata l’8 novembre prevede sia una riduzione di 10 volte delle tariffe di transazione che un aggiornamento a blocchi da 2MB.
Il Dash è il nuovo contante?
Perry Woodin, Amministratore Delegato di Node40, una compagnia di gestione di blockchain e controllo delle tasse delle criptovalute con sede a New York, ritiene che dal momento che la valuta digitale in generale cattura di più l’attenzione dei media, probabilmente vedremo aumentare il valore di molte delle 10 principali criptovalute. Afferma:
“Gli investitori iniziano finalmente a valutare la promessa e l’utilità del Bitcoin. La promessa del Bitcoin era quella di essere una forma di denaro decentralizzata. È diventato sempre più evidente che il Bitcoin non può rispettare il ruolo di denaro digitale, così gli investitori esperti cominciano a considerare delle alternative valide come il Dash”.
Ciò che rende unico l’aumento di valutazione del Dash è la sua utilità come piattaforma di pagamento, nota Woodin. Spiega che il Dash è l’unica valuta digitale che può supportare transazioni sulla chain che competono con la velocità delle carte di credito.
“Gli investitori che comprendono le differenze tra le varie valute digitali stanno scommettendo sul Dash portandone il prezzo a nuovi massimi storici”.
Il blog ufficiale del Dash ipotizza che i trader potrebbero essersi stancati della rivalità tra il Bitcoin e i suoi fratelli e che finalmente si sono accorti di quello che è sempre stato sotto i loro occhi per tutto il tempo. Nel blog, riguardo l’attività dei trader, si legge “in base ai soli grafici sulle statistiche, sembra che [siano] silenziosamente passati al Dash”.
Il Bitcoin può anche continuare ad avere i riflettori puntati addosso ma, come indica la recente attività sul Dash, sarebbe saggio non ignorare il potenziale di certe criptovalute alternative.
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