Sta diventando difficile per i maggiori distributori statunitensi stupire gli investitori dopo il boom dovuto alla pandemia che ha fatto schizzare le loro vendite ed espandere i margini di profitto. I loro ultimi report sugli utili continuano a mostrare forza, ma il futuro sembra più incerto, mentre i consumatori sembrano riprendere le loro normali abitudini di spesa.
Walmart (NYSE:WMT), il più grande distributore fisico della nazione, ha riportato risultati trimestrali forti martedì, battendo le aspettative degli analisti. Le vendite comparabili (quelle di negozi e canali digitali operativi da almeno 12 mesi) sono balzate del 5,2% nel trimestre terminato il 30 luglio, rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Le vendite da e-commerce USA sono schizzate del 6% rispetto all’anno scorso, quando molte persone erano chiuse in casa per le restrizioni per il COVID. La crescita, tuttavia, è rallentata rispetto ad inizio anno, sia quella online che quella tradizionale.
Home Depot (NYSE:HD) ha pubblicato risultati più deboli del previsto questa settimana, relativamente al secondo trimestre, con le vendite su base comparabile aumentate del 4,5% nel periodo terminato il 1° agosto, rispetto alla media del 5,6% suggerita dagli analisti.
Un altro importante distributore, Target (NYSE:TGT), all’inizio della settimana ha reso noto che la crescita delle vendite è rallentata nel secondo trimestre. Le vendite su base comparabile hanno registrato +8,9%, meno della metà di un anno fa. Intanto, i margini di profitto si sono ridotti e i ricavi da e-commerce sono aumentati del 10%, dopo essere quasi triplicati l’anno scorso.
Questi segni di rallentamento arrivano mentre i consumatori statunitensi hanno messo un freno alle spese a luglio, a causa dell’accelerazione dell’inflazione. Le vendite al dettaglio USA sono scese dell’1,1% a luglio, secondo quanto reso noto dal Dipartimento per il Commercio martedì, con le spese scese in tutte le categorie, compresi abbigliamento, arredamento ed auto. Il dato governativo, che comprende ristoranti e bar, era salito a giugno, man mano che sempre più americani si vaccinavano e aumentavano le spese per cene fuori e viaggi.
Walmart e HomeDepot sono ancora “buy”
Malgrado i segnali di un rallentamento dell’impennata delle vendite, alcuni analisti restano ottimisti su questi titoli azionari, consigliando agli investitori di comprare sul calo, con le spese legate alla pandemia che continuano a spingere le vendite.
L’analista di Bank of America Robert Ohmes ha alzato il prezzo obiettivo su Walmart questa settimana, da 185 a 190 dollari, stabilendo un nuovo massimo di Wall Street tra i principali analisti, secondo FactSet. Ieri il titolo di WMT ha chiuso a 150,11 dollari, su di quasi lo 0,7% sulla giornata.
Grafico prezzo settimanale Walmart.
Nella sua nota si legge:
“Pensiamo che la conquista di quote nel settore alimentare di WMT possa accelerare con la normalizzazione del contesto e i consumatori che invertono il trend che li aveva spinti a favorire le piccole spese nei supermarket vicino a casa durante il COVID. ... Una maggiore sensibilità ai prezzi con la riapertura … potrebbe inoltre deviare il traffico verso marchi economici come WMT”.
Il titolo di Home Depot, crollato di oltre il 4% martedì dopo che la società ha deluso le stime degli analisti, è un buy per Goldman Sachs, i cui analisti prevedono che continuerà a generare crescita nonostante i forti risultati dello scorso anno.
Goldman ha alzato il prezzo obiettivo da 376 a 390 dollari ad azione. Il nuovo obiettivo è più del 21% al di sopra del livello a cui era scambiato il titolo ieri ed è il più alto tra i maggiori analisti di Wall Street, secondo FactSet.
Scrive in una nota Goldman:
“La gestione di Home Depot crede che, con l’aumento del valore delle case, è sempre più probabile che i consumatori reinvestano sulle proprie abitazioni, spingendo la domanda per la categoria del fai-da-te”.
Grafico prezzo settimanale Home Depot.
Morale della favola
Ci sono dei primi segnali che il boom legato alla pandemia degli acquisti alimentari e dei prodotti per l’arredamento si stia raffreddando e che i consumatori potrebbero iniziare a tornare alle normali abitudini di spesa dopo aver fatto scorte per oltre un anno durante i lockdown.