Nonostante l'Oro abbia chiuso la seduta di ieri in aumento, la sua performance per il mese di Maggio è negativa del 6%, facendo segnare la prima performance mensile negativa del 2016.
Fautrici di questo movimento le indiscrezioni circa l'aumento dei tassi americani previsto per il mese prossimo, che ha dato una battuta d'arresto al trend bullish in atto da inizio anno.
Il metallo prezioso ha recuperato terreno dopo essersi mosso intorno al livello di $ 1.200,00 all'oncia nella giornata di lunedì e al momento viene scambiato a $ 1.216/oz con il sentiment di avversione al rischio ritornato in auge per i timori relativi alla Brexit, che spingono all'acquisto di asset safe-haven.
Un'apertura di seduta movimentata quella di oggi, con due rimbalzi nelle prime ore favoriti anche dai dati deludenti sul PMI cinese e dal momento favorevole dei rendimenti delle obbligazioni cinesi sia a breve che a lungo, che pesano su quelle commodities che non pagano interessi.
Dati in uscita che potrebbero influenzare la price action del Dollaro US, ma anche dell'oro, riguardano una serie di report odierni sull'attività del settore manifatturiero, mentre il report ADP sul lavoro di domani sarà sicuramente osservato da vicino perchè, molto probabilmente, avrà ripercussioni anche sui metalli preziosi legati all'USD.
Da un punto di vista tecnico:
Dopo un declino durato 9 giorni consecutivi, il recupero della seduta di ieri non è affatto un indicatore che la discesa sia conclusa, considerando anche che il prezzo continua ad essere al di sotto della SMA a 20 e a 100 giorni.
Nel breve termine la visione comunque è relativamente bullish, con la possibilità che nei prossimi giorni la commodity possa superare la regione degli 1.230 punti.
La resistenza immediata è vista a 1,223.50 (100 DMA) e successivamente 1,232.10. Sul versante opposto il primo supporto significativo è posizionato a 1,210.40 seguito dal supporto psicologico a 1.200,00.