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Dopo il caso Antonio Conte ecco Il Decalogo antifrode finanziaria

Pubblicato 07.09.2020, 10:01
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Ha fatto parecchio rumore la notizia dei 30 milioni persi da Antonio Conte per mano di un sedicente consulente finanziario, ma non è l’ultimo dei personaggi famosi rimasto vittima di un raggiro. Dopo Conte è la volta di Lollo Bernardi uno dei più grandi giocatori di pallavolo del ventesimo secolo a cui un amico di famiglia ha fatto sparire 130.000 euro. Ma lista dei personaggi famosi è lunghissima, purtroppo è molto più lunga la lista delle persone non famose che per mano di sedicenti consulenti si ritrovano bruciati i risparmi di una vita.

Ecco perché ho stilato il DECALOGO ANTIFRODE FINANZIARIA che possa essere di aiuto a prevenire e a comprendere quando dietro offerte di investimento di vario tipo si può nascondere una truffa:

1. Attenzione ai rendimenti troppo elevati
Il primo campanello di allarme è relativo alle promesse di rendimento. Attualmente i titoli governativi europei rendono zero o poco più. Proposte di rendimento del 20% all’anno sono oggettivamente fuori mercato e a volte solo l’avidità può farle suonare veritiere. Ma attenzione anche alla favola dei rendimenti garantiti del 4/5/7%, In questo caso potrebbero sembrare più normali ma si tratta pur sempre di diverse volte il rendimento di un titolo di stato italiano a 10 anni.

2. Verificare che il consulente finanziario non eserciti abusivamente
La prima cosa da fare è verificare se la persona che vi sta proponendo una consulenza finanziaria o un investimento sia regolarmente iscritto all’albo di stato. La verifica è molto semplice, basta collegarsi al sito dell’organismo ed inserire il nome e cognome del consulente. Il sito è: www.organiosmocf.it. Se il nominativo non è presente nell’elenco il consiglio è di rinunciare immediatamente a qualsiasi offerta di investimento o consulenza.

3. La proposta di investire tutto su un singolo investimento è sempre sbagliata
Ricevere Il consiglio di investire tutto su un solo titolo è di per sé sempre errato, non solo perché a quell’impresa di cui diveniamo azionisti o obbligazionisti potrebbe accadere qualsiasi cosa, è il caso ad esempio delle obbligazioni subordinate o azioni vendute in banca (in alcuni casi emesse dalla banca stessa) poi andate in default. Ma un truffatore potrebbe convincervi a convogliare tutti i vostri risparmi su di un unico investimento miracoloso che potrebbe rivelarsi inesistente.

4. Mai consegnare i propri soldi nelle mani di chiunque ne i codici segreti di accesso del conto.
Sembra una regola banale ma sono migliaia i casi di persone che incautamente hanno consegnato soldi ai consulenti, In molti casi hanno comunicato i codici di accesso della banca a terze persone le quali poi si sono appropriate dei risparmi dei clienti. Ecco perché dal 15 settembre 2019 il recepimento della normativa europea ha obbligato tutte le banche ad utilizzare la strong authentication con password dispositive temporanee ricevibili solo sul telefono dei clienti.

5. Attenzione alle piattaforme estere.
Uno degli stratagemmi più ricorrenti è quello di investire su sedicenti miracolose opportunità estere. Intanto perché per un risparmiatore domestico è più difficile verificare l’attendibilità delle informazioni ricevute. Dall’altra siamo portati a pensare che all’estero ci siano maggiori opportunità di investimento rispetto alle banche italiane. Si tratta di un enorme fesseria. Per mezzo di una qualsiasi banca italiana, almeno quelle più importanti e conosciute, è possibile investire in tutto il mondo.

6. Verifica dell’esistenza della quotazione del titolo e di un codice ISIN valido
Qualsiasi investimento vi venga proposto assicuratevi che abbia una quotazione in qualche mercato regolamentato, effettuare una semplice ricerca su Google (NASDAQ:GOOGL) ci permette di comprendere la reale esistenza del titolo e la sua storicità. Anche in questo caso il mio consiglio è di evitare di investire in titoli illiquidi o non quotati e quindi senza una chiara possibilità di rientrare in possesso in qualsiasi momento dei propri risparmi. Inoltre i titoli non quotati non danno una chiara visibilità dello stato di salute degli stessi.

7. Verificare online l’esistenza dell’investimento o di truffe diffuse
Molte volte è sufficiente effettuare una semplice ricerca sui motori di ricerca e sui social per capire se ci sono dei precedenti in merito a persone truffate. E’ anche vero che online su qualsiasi argomento c’è sempre qualche cliente insoddisfatto, questo è internet! Tuttavia quando una truffa è diffusa troveremo molte testimonianze e ce ne possiamo accorgere per tempo.

8. Attenzione agli investimenti con documentazione cartacea
Oramai sono anni che gli investimenti vengono effettuati in via telematica. Le raccomandazioni di investimento avvengono attraverso la piattaforma stessa della vostra banca e queste possono essere eseguite dal cliente solo se in linea con il suo profilo di rischio. La maggior parte delle truffe avviene al di fuori del rapporto di conto del cliente. Se siete dei normali risparmiatori, dovete rispettare questa regola d’oro: qualsiasi investimento deve essere sottoscritto presso la vostra banca e custodito nel dossier titoli abbinato. In questo modo ridurrete del 99% la possibilità di incappare in qualsiasi truffa vi venga proposta.

9. Effettuare verifiche periodiche sul vostro patrimonio da consulenti terzi
“In ogni cosa è salutare di tanto in tanto, mettere un punto interrogativo, a ciò che a lungo si è dato per scontato” (Bertrand Russel)
Non è raro che le più grandi fregature arrivino proprio da chi conosciamo bene o da una persona che ci è stata presentata da un nostro amico o conoscente. In questi casi le nostre difese sono abbassate e siamo portati a fidarci con più superficialità. Il nostro amico che ci ha segnalato una opportunità potrebbe essere a sua volta un truffato. Oppure non avendo particolari competenze, ciò che ritiene essere un buon affare potrebbe non esserlo affatto. Effettuate una perizia periodica sui vostri risparmi da parte di un consulente terzo. Vi permetterà di comprendere l’efficienza di portafoglio, la presenza di investimenti a rischio o di potenziali truffe. Il mio consiglio è di effettuare un check-up finanziario almeno ogni due anni. Come quello che fate per la vostra salute.

10. Il buon senso e l’istinto
Se avete la percezione che sui vostri risparmi c’è qualcosa che non va, probabilmente è vero. L’istinto è una caratteristica di sopravvivenza primordiale. Non ignoriamo certi segnali e non rimandiamo la possibilità di darci una risposta razionale prima che sia troppo tardi. Effettuiamo un approfondimento adesso!
La lunga lista dei truffati

Ultimi commenti

Sé avesse studiato un po' di più il piccolo Antonio ...Non se li sarebbe fatti " ciulare " ! Anche e solo uno di quei 10 passi elencati e non avrebbe perso debaro
Con 30 milioni in tasca non cercherei altro denaro
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