Ricevi uno sconto del 40%
💎 WSM è in rialzo del +52,1% da quando la nostra AI l'ha scelta a dicembre! Scopri la nostra selezione di titoli premiumSblocca adesso

Dopo la folle corsa, il gas naturale si indebolisce nell’ultimo tratto del 2018

Pubblicato 21.12.2018, 09:42
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

La tanto attesa seconda riduzione delle scorte a tripla cifra della stagione fredda è ormai passata per il gas naturale lasciando i tori del mercato con un pugno di mosche in mano.

Chi si aspettava che l’evento riportasse i future del gas ai 4 dollari ora si ritrova con lo spettro di altre correzioni, in quanto l’offerta rimane sgraditamente alta mentre il rigido clima invernale che assicura una forte e consistente domanda per il riscaldamento sembra non durare.

A solo una settimana di scambi per la fine del 2018, il gas naturale è ancora la materia prima con la performance migliore dell’anno. Ma l’enorme differenza un tempo registrata con gli altri mercati si è ridotta drasticamente dopo tre settimane consecutive di calo dei prezzi.

Ridotta quella che un tempo era una grande differenza tra il gas naturale e le altre materie prime

NatGast 5-Hour Chart

Con l’attestazione di ieri di 3,726 dollari per milione di BTU (mmBtu), il contratto con consegna a gennaio segna un rimbalzo di circa il 25% sull’anno in corso. Tre settimane fa, la percentuale era del 55%, mentre a fine novembre era vicina al 60%. Il frumento, la seconda materia prima con i ritorni più alti, è schizzato del 22% sull’anno, poco meno del gas naturale(per gli utenti desktop, cliccare qui e andare su “performance” per vedere i ritorni delle materie prime sul 2018).

Fino alla primavera di quest’anno, i prezzi del gas erano invariati, scambiati a meno di 3 dollari per mmBtu. Da maggio in poi, il mercato è decollato, sulla scia prima della domanda per i condizionatori e poi per il riscaldamento.

La prima impennata della domanda è stata registrata in estate, quando le aziende hanno consumato quantità insolitamente alte di gas ogni settimana per soddisfare l’enorme uso di energia per i condizionatori vista l’afa estiva. L’ondata successiva è stata dovuta all’improvviso freddo autunnale che ha comportato una domanda prematura per il riscaldamento.

L’aumento delle esportazioni di gas naturale liquefatto ha inoltre spinto la domanda di gas naturale USA quest’anno. Dai circa 3 miliardi di piedi cubici al giorno di un anno fa, la capacità di esportazione del GNL è a quasi 5 miliardi ora. L’EIA prevede che raggiungerà i 9 miliardi entro la fine del prossimo anno, rendendo gli Stati Uniti il terzo principale esportatore di GNL dopo Qatar ed Australia.

Il clima variabile pesa sui consumi di gas

Ma quando i prezzi del gas hanno segnato quasi 5 dollari per mmBtu a novembre, il massimo dal 2014, le previsioni meteorologiche sono diventate più miste, pesando sulla domanda. La produzione, nel frattempo, è rimasta non lontana dai massimi storici di inizio anno. Il risultato è stato un accumulo maggiore di gas nelle caverne sotterranee rispetto al previsto. Mentre sarebbe stato necessario un consumo settimanale di almeno 100 miliardi di piedi cubici per tenere i prezzi ai massimi dell’anno, ci sono state solo due riduzioni a tripla cifra simili nelle ultime cinque settimane. E il calo della scorsa settimana di 141 miliardi di piedi cubici è stato persino inferiore alla media quinquennale di 144 miliardi per questo periodo dell’anno.

Dan Myers, analista di Gelber & Associates, un’agenzia di Houston, fa notare che il calo della scorsa settimana è stato il secondo consecutivo a risultare inferiore alla media quinquennale, malgrado l’ondata di temperature più basse del normale nella prima metà di dicembre. Afferma Myers:

“Le scorte alte hanno indebolito le recenti riduzioni e potrebbero pesare fortemente sulle diminuzioni vista l’attuale ondata di clima più mite, specialmente se dovesse registrarsi un’ulteriore crescita della produzione questo mese”.

Previsti più ribassi che rialzi per il prezzo

Myers spiega che esiste ancora la possibilità che un clima rigido annulli la produzione da record quest’inverno, ma aggiunge che a breve termine “le previsioni di temperature perlopiù nella norma peseranno sui prezzi fin quando persisteranno”.

È di questa idea anche Dominick Chirichella, direttore della gestione del rischio e del trading dell’Energy Management Institute (EMI) a New York. Aggiunge:

“Il clima mite per il resto dell’anno nelle principali regioni consumatrici di gas naturale del paese sta catturando la luce dei riflettori ed è il principale fattore responsabile dell’andamento dei prezzi nel complesso”.

Quindi quanto in basso potrà andare il prezzo?

Myers fa notare che i contratti del gas naturale da aprile a dicembre 2019 registrano una media di quasi 2,85 dollari per mmBtu, circa un dollaro in meno rispetto al prezzo di riferimento di gennaio.

Le previsioni meteorologiche non indicano molto freddo

E a meno che non si metta presto a fare più freddo, raggiungere i 4 dollari potrebbe essere difficile nei prossimi due mesi, anche se gennaio e febbraio sono di solito i mesi più freddi dell’inverno.

Spiega Chirichella:

“Fino a quando non ci sarà un chiaro segnale del fatto che sta tornando un clima invernale, i prezzi del gas naturale probabilmente resteranno sulla difensiva”.

E le prossime previsioni non sono incoraggianti. Le ultime previsioni sulle temperature a breve termine mostrano un ritorno di temperature nella norma nella parte superiore degli Stati Uniti centro-occidentali fino al New England.

Le previsioni su 8-14 giorni sono persino meno incoraggianti di quelle a breve termine. Mostrano infatti che il freddo previsto nella parte occidentale del paese sarà annullato dalle temperature superiori alla norma che prevarranno nella maggior parte degli Stati Uniti.

Aggiunge Chirichella:

“Confermo le mie previsioni sul gas naturale come cautamente ribassiste, in quanto il mercato si trova ora al di sotto di un altro livello di supporto del range”.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.