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Lo slancio degli utili di American Express non stupirà gli investitori

Pubblicato 17.01.2019, 12:37
Aggiornato 02.09.2020, 08:05
  • Pubblicazione del report sugli utili del quarto trimestre 2018 oggi, giovedì 17 gennaio, dopo la chiusura dei mercati
  • Previsioni sulle entrate: 10,56 miliardi di dollari
  • Utili per azione: 1,8 dollari

Non è così difficile scegliere un vincitore tra le principali compagnie di carte di credito negli Stati Uniti. Sfortunatamente, l’ex re delle carte di credito, American Express (NYSE:AXP), non è in testa alla corsa; e non è nemmeno tra i primi.

AXP Weekly TTM

Negli ultimi cinque anni, Visa (NYSE:V) e Mastercard (NYSE:MA) hanno consegnato ritorni di oltre il 150% agli investitori mentre AmEx, con l’80%, non ci si è nemmeno avvicinato. Per quanto riguarda lo scorso anno, la situazione è persino peggiore: sia Visa che Mastercard hanno avuto una performance migliore rispetto ad American Express, in un contesto in cui i timori di un ribasso prolungato e di un rallentamento economico hanno pesato sui titoli finanziari. Tra i tre, solo American Express ha registrato un dato negativo sui ritorni totali di un anno, con -0,93%.

Ciò che rende AmEx un investimento a bassi ritorni rispetto ai suoi forti rivali è il rigido business model della compagnia, che non è d’aiuto quando i consumatori decidono di darsi alle spese folli. Per esempio, la maggior parte di fornitori di carte di credito offrono generosi vantaggi ai clienti per tenerseli stretti quando spendono, in quanto i debiti in essere dei clienti fanno fare soldi alla compagnia a lungo termine tramite i tassi di interesse alti. Le carte di fascia alta di AmEx, invece, di solito non prevedono il saldo su base mensile, privando la compagnia di questa redditizia fonte di entrate.

Secondo Credit Suisse, i costi di American Express per dollaro speso come ricompensa per i titolari di carta ammontano a solo lo 0,81% per il 2017, rispetto all’1,1% di Capital One (NYSE:COF) e all’1,24% di Discover (NYSE:DFS). Questo rende più allettanti i prodotti con incentivi (come sconti e punti per una serie di premi) offerti dai rivali, malgrado il forte marchio di AmEx ed il “valore esperienziale” delle sue carte.

Un altro svantaggio che secondo noi continua ad essere responsabile della debole performance del titolo di American Express è il fatto che la compagnia sia più esporta ai rischi di credito rispetto ai suoi rivali, Visa e Mastercard.

AmEx non funge solo da tramite di pagamento per i fondi ma fa anche i prestiti ai titolari delle sue carte. Ciò significa che, durante un ribasso economico, quando i consumatori perdono il lavoro e non possono pagare i conti, AmEx potrebbe vedere un aumento più rapido dei suoi crediti deteriorati. Le scorte totali per le perdite di credito sono aumentate del 36% nel 2017 e la compagnia ha reso noto che prevede un incremento simile quest’anno.

Altra grande sfida per AmEx: far crescere il suo portafoglio in un ambiente in cui la concorrenza da parte di banche più grandi si sta intensificando, dal momento che gli emittenti di carte di credito ottengono parte dei maggiori ritorni dai portafogli di carte di credito quando i tassi di interesse sono bassi ma possono anche applicare tassi alti sulle posizioni debitorie dei clienti.

Dopo l’ultimo report sugli utili trimestrali, pubblicato a metà ottobre, sembra che AmEx stia affrontando bene l’assalto competitivo da parte di rivali tanto grandi come JPMorgan Chase (NYSE:JPM) e Citigroup (NYSE:C). Dopo aver alzato le previsioni sull’intero anno fiscale, American Express prevede ora un aumento dei ricavi annui tra il 9% e il 10% e profitti rivisti che raggiungano i 7,30-7,40 dollari ad azione nel 2018.

Per il report del quarto trimestre di oggi, previsto dopo la chiusura dei mercati, gli analisti si aspettano utili per azione di 1,8 dollari, in salita dagli 1,58 dollari di un anno fa. Le vendite dovrebbero segnare +20% a 10,56 miliardi di dollari.

Morale della favola

Non pensiamo che questi dati a doppia cifra rendano il titolo di AmEx un’alternativa allettante a Visa e Mastercard, due dei nostri titoli preferiti tra le compagnie di carte di credito per gli investitori a lungo termine. Secondo noi, il titolo di American Express, che ieri ha chiuso a 99,41 dollari, continuerà a restare indietro, soprattutto data l’intensificazione delle pressioni competitive sul mercato statunitense.

Per sbalordire gli investitori, AmEx dovrà spendere di più per tecnologia e acquisizioni, un qualcosa che potrebbe aver già iniziato a fare. Ieri infatti la compagnia ha annunciato di aver acquisito Pocket Concierge, una piattaforma di prenotazione di ristoranti di fascia alta in Giappone. Questa mossa permetterà ai titolari delle sue carte di credito di avere accesso a ristoranti di lusso nel paese. Inoltre, a dicembre, uno dei dirigenti della compagnia ha rivelato che AmEx ha condotto con successo due test pilota con la criptovaluta XRP per facilitare i pagamenti aziendali transnazionali in tempo reale.

Secondo noi, questo rappresenta l’unico modo solido per sbloccare veramente il valore del marchio di American Express e far aumentare i ritorni agli azionisti.

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