Le elezioni di metà mandato negli USA potrebbero rivelarsi un evento cruciale, soprattutto se il risultato si discostasse dalle previsioni. I risultati elettorali di domani saranno il primo importante test per la politica del presidente Donald Trump, comprese le sue politiche commerciali e il taglio delle tasse. Se la competizione per la Camera è rimasta stabile, i sondaggi ora indicano che il Senato dovrebbe rimanere sotto il controllo dei repubblicani.
Scenario di base: I democratici ottengono la maggioranza alla Camera e i repubblicani mantengono il controllo del Senato.
Il modello generale “FiveThirtyEight” di Nate Silver dà ai repubblicani una probabilità dell’82% di mantenere la maggioranza al Senato, in rialzo dal 68% del Labor Day.
Lo stesso modello dà ai democratici una probabilità dell’82% di assumere il controllo della Camera, in rialzo dal 72% del Labor Day.
Gli orari di chiusura dei seggi variano da stato a stato, dalle 23:00 alle 06:00 CET. Tuttavia, 65 degli 111 seggi combattuti si trovano in stati le cui urne chiuderanno all’01:00 CET. Questo significa che, vista la forte convergenza negli USA (esperti, previsioni, modelli), dovremmo avere un quadro chiaro dei risultati e capire se sono in linea con i sondaggi entro le 02:00 circa.
Alcune sfide si chiuderanno più tardi (in California ci sono 11 seggi in bilico, lì le urne chiudono alle 04:00 CET), quindi se ci saranno dei testa a testa i mercati dovranno aspettare per reagire. Secondo gli esperti, Virginia, Florida, North Carolina e Ohio saranno cruciali per la Camera nei risultati che arriveranno prima dell’01:00 CET, mentre Texas, Pennsylvania, New Jersey, Illinois e Michigan saranno decisivi per il gruppo dell’01:00.
Se i risultati saranno in linea con gli ultimi sondaggi, la reazione del mercato sarà limitata, con un leggero miglioramento dell’USD, sopratutto contro lo yuan (CNY). Inoltre, il mantenimento del controllo repubblicano o una divisione dovrebbero aiutare i prezzi delle azioni. La volatilità maggiore ci sarebbe se i democratici ottenessero il controllo sia della Camera, sia del Senato. Riteniamo che ciò sarebbe negativo sia per l’USD sia per gli asset USA. Il CHF è rimasto stabile in vista degli eventi negli Stati uniti che potrebbero alimentare la domanda di valute considerate porti sicuri per proteggersi dal rischio, nel caso in cui risultati incerti provocassero volatilità sui mercati finanziari.
Una vittoria più netta dei repubblicani vedrebbe probabilmente una proroga delle sanzioni contro l’Iran (con un aumento dei prezzi del petrolio) e un’ulteriore debolezza nell’azionario per il rischio legato agli eventi nel 2019.