Il governo spagnolo ha emanato un decreto con le misure per l’adeguamento del gap tariffario in Spagna, nel documento sono inserite anche le nuove regole in materia di imposte sulla generazione di energia.
La nuova imposizione prevede una tassa ad-hoc per generatori di energia nucleare e idro, mentre è molto migliorato il trattamento nei confronti delle energie rinnovabili. In dettaglio l’impatto più grande del decreto colpirà la produzione di idro-energia nucleare con 10 centesimi di euro ogni MegaWatt prodotto e l’energia nucleare con 5 centesimi di euro per MWh.
Enel verrà influenzata dal nuovo regime fiscale tramite la controllata spagnola Endesa. Dall’altro lato è però necessario sottolineare come il miglior trattamento riservato alle energie rinnovabili permetterà almeno di compensare quanto perso con le “tradizionali”.
L’energia derivante da fonti eoliche e termo-solare verrà tassata con un imposta generica del 6%, molto inferiore a quanto annunciato in fase di redazione del decreto.
Il documento che è stato presentato al parlamento di Madrid è decisamente migliore di quanto si era ipotizzato in precedenza, le precisazioni rassicurano il mercato e gli analisti sulla portata delle misure che il governo di Mariano Rajoy intende varare in campo energetico, per far fronte alle continue richieste di liquidità, che arrivano dai diversi enti pubblici.
Complessivamente le manovre restrittive sono limitate e di portata inferiore a quanto ci si attendeva, per questo l’impatto negativo sull’EPS (earnings per share) saranno limitate a circa il 5%.
La riduzione dovuta alla nuova tornata di rincari impositivi non modifica il nostro giudizio ADD con target 3.2.