Non ho mai analizzato a fondo questo titolo, ma considerata la funzione catalizzatrice del ritracciamento tutt’ora in corso del titolo, mi piacerebbe evidenziare alcune riflessioni tecniche. Inutile parlare dei motivi all’origine dell’attuale ribasso che hanno coinvolto il settore utility, di cui sicuramente sarete tutti al corrente. Quello che vorrei fare è fornire uno spunto didattico sul movimento di correzione e accumulazione da cui iniziare a valutare la possibile entrata in acquisto. Un movimento ribassista così importante merita attenzione, poiché ha coinvolto volumi molto consistenti e il successivo swing d’inversione rialzista necessita di una causa piuttosto complessa, che poco probabilmente consisterà in una inversione a V. Quello che intendo per “causa” è nient’altro che il movimento di accumulazione alla “Wyckoff” che ne ha schematizzato il movimento in due modelli di base, più o meno riscontrabili nella realtà del trading.
Entrare subito, aspettare, rimandare ad un successivo supporto più in basso se verrà rotto l’attuale livello, sono le domande che ronzano nella testa di tutti noi, che in queste occasioni pensiamo subito alla parola “sconto”, ma nel subconscio l’altra vocina ci dice “si ma se continua a scendere ancora?... fino a dove potrebbe arrivare?...”. Per rispondere a tutte queste domande ho preso in esame il corso del titolo su diversi time frame. Partiamo da quello più lungo fino ad arrivare al giornaliero. Sul grafico mensile, partendo dall’esordio in borsa del novembre 1999, ho messo in evidenza l’area di resistenza, sulla quale il prezzo ha transitato per ben 3 volte: nel 2000 – 2007 e infine negli ultimi due anni. Sempre sullo stesso grafico, attraverso l’indicatore ICHIMOKU (alleggerito delle medie e delle altre linee) e l’aiuto della CIKOU SPAN (una semplice linea del prezzo, spostata nel passato di 26 periodi) ho cercato i massimi e minimi più significativi nel CICLO DEL PREZZO. Questo ciclo evidenzia movimenti conformi al modello delle ONDE DI ELLIOTT.
Questo è un esercizio didattico che mi fa presupporre una ulteriore correzione e un successivo impulso finale ribassista, ma non è assolutamente detto che ciò accada con certezza. Prendendo le ipotesi col beneficio d’inventario potremmo pertanto considerare l’attuale minimo settimanale in area 6,80, un punto da cui potrebbe rimbalzare fino ad area 7,20. Da quest’ultimo livello nel caso in cui sia ancora forte la spinta ribassista, il prezzo potrebbe andare a cercare supporti ancora più in basso in area 5,60. Questi livelli più o meno completerebbero il pattern del modello di ELLIOTT da cui successivamente potrebbe poi partire l’accumulazione per il tempo necessario a creare una “causa” adeguata per la ripartenza di un successivo “Effetto” (ripartenza di un trend rialzista).
Passando dal grafico mensile al successivo in cui ho comparato i due approcci giornaliero e settimanale, abbiamo ulteriore riscontro di quanto già accennato con il modello di Elliot. Osservando il settimanale è evidente come il prezzo sia uscito dal canale rialzista la scorsa settimana, e, in quella in corso, stia tentando un recupero correttivo. Volto per ora ad una frenata della discesa su quest’area di supporto che ha costituito già una volta livello su cui il prezzo ha consolidato (ottobre – novembre – dicembre 2019) e livello di demand da cui è ripartito uno swing rialzista nel 2020 per andare a fare il massimo assoluto. Il rientro nel canale in area 7,20 potrebbe essere il massimo relativo da cui potrebbe infine ripartire l’ultimo impulso ribassista che potrebbe portare il prezzo in area € 6 o ancora più in basso a 5,60.
Da questi livelli di supporto dovrà cominciare una fase di consolidamento, lateralità o congestione, in cui, in buona parte le azioni scappate di mano dalla maggior parte dei piccoli trader, verranno a mano a mano accumulate dagli Istituzionali. Dovrà passare un certo periodo in cui calerà l’interesse dei retail e aumenteranno le azioni in mano a pochi grandi protagonisti che ad un certo punto avranno il controllo del mercato. Si arriverà così ad avere scarsità di offerta perché le mani forti dopo aver fatto il pieno, lasceranno che si compia il mark up del prezzo e venderanno soltanto a prezzi più elevati, e così avrà inizio un nuovo ciclo di vita del prezzo con le sue fasi di accumulazione, realizzazione, distribuzione e così via.
Tutto questo per dire che, Enel (MI:ENEI) sarà sicuramente un’azienda solida, un titolo difensivo, ed in questo momento di turbolenza anche una buona occasione di acquisto. Ma il dilemma è comprare o aspettare? Per chi volesse aspettare ho provato a dare un’idea grafica accompagnata anche da un’analisi tecnica con livelli da attenzionare. Per chi proprio non riesce a fare a meno di stare alla finestra e vuole entrare subito per non lasciarsi sfuggire l’occasione, consiglierei di entrare con una piccola size, rispetto al capitale che si vuole investire in questo asset, e aspettare per fare un’entrata progressiva su più tranche.