ENI: dividendo 7,8% e prospettive future

Pubblicato 21.05.2025, 13:01

Eni è un classico titolo da cassettista, amato dagli italiani (e non solo) per i generosi dividendi distribuiti con cadenza trimestrale.
Ma quli sono le prospettive di crescita di questa azienda che solitamente associamo al petrolio?

Per fare questo articolo ho utilizzato i dati di InvestingPro Plus integrando l’analisi con l’intelligenza artificiale messa a disposizione.
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Qua sopra vedete il grafico di lunghissimo periodo di Eni. Si potrebbe facilemnte conscludere che il grosso del rendimento è arrivato dai dividendi, più che dall’apprezzamento del titolo.



Eni naviga la transizione energetica con una posizione di forza, ma la crescita sarà tutt’altro che lineare. Il dato chiave: il dividendo 2024 in aumento del 6,6% (€0,97 per azione) e un rendimento del 7,8% segnalano un impegno costante verso la remunerazione degli azionisti, pur in un contesto di ricavi in calo (-3,8%) e payout ratio sopra il 120%.

Data Snapshot Eni S.p.A. (BIT:ENI)
Market Cap: €38,58M || Div. Yield: 7,8% || Fair Value Upside: 37,9% || Upside (target): 26,1% || Payout Ratio: 122,2%
Il payout ratio sopra il 100% implica che Eni sta pagando più in dividendi di quanto genera in utile netto—perché conta: questo può mettere pressione sulla sostenibilità futura del dividendo se la redditività non migliora.

SWOT: Forze e Debolezze
Punti di forza
Dividendi solidi: 5 anni di aumenti consecutivi, 30 anni di pagamenti regolari.
Redditività: Profitti positivi negli ultimi 12 mesi, ROE al 4,7%.
Bassa volatilità: Beta a 0,93, il titolo è meno sensibile alle oscillazioni del mercato.
Transizione attiva: Con la vendita del 20% di Plenitude per un valore fino a €10,2 miliardi, Eni rafforza la posizione finanziaria e accelera la strategia sulle rinnovabili

Punti di debolezza
Ricavi e utili in frenata: Ricavi in calo per il secondo anno consecutivo; utile netto 2024 in discesa a €2,62 miliardi.
Payout ratio elevato: 122,2% nel 2024, sopra la soglia di sicurezza.
Debolezza prezzo petrolio: Sensibilità alta ai prezzi delle commodity, come dimostrato dai risultati 2023-2024.
Revisione al ribasso: 3 analisti hanno abbassato le stime sugli utili.

Opportunità e Rischi Futuri
Opportunità
Rinnovabili & e-mobility: Focus su Plenitude e integrazione di servizi elettrici, crescita attesa anche grazie alla riduzione del debito (target leverage 16% entro fine 2025).
Upside potenziale: Target analisti medio €14,85 (+13% rispetto ai livelli attuali), fair value Investing Pro sopra i €18
Difesa margini: Investimenti nelle rinnovabili protetti dal calo dei costi PV.

Rischi
Mercato petrolifero: Prezzi più deboli, pressione su cash flow e buyback.
Alti investimenti: Capex sostenuto necessario per mantenere la crescita nelle rinnovabili.
Concorrenza: Settore Oil & Gas europeo sotto pressione, con riduzioni attese dei ritorni agli azionisti entro il 2026

Dividendi: Sostenibilità e Prospettive
Trend dividendo
2020: taglio (-34,5%), poi recupero deciso: +21,8% (2021), +29,9% (2022).
2024-2025: crescita più moderata (+6,6%), DPS previsto a €1,00.
Rischio: payout elevato e profitti in calo potrebbero frenare ulteriori aumenti se i margini non si rafforzano.


Sguardo al futuro
Gli analisti restano in maggioranza positivi (2,3/5 “buy”), ma con target ridotti rispetto al passato.
La strategia di cessioni mirate e sviluppo green sostiene la resilienza di Eni nel medio periodo.

Qua sotto trovate il mio ultimo video su Eni, trasmesso a dicembre 2024.

Per fare questo articolo ho utilizzato i dati di InvestingPro Plus integrando l’analisi con l’intelligenza artificiale messa a disposizione.
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