Eni è un classico titolo da cassettista, amato dagli italiani (e non solo) per i generosi dividendi distribuiti con cadenza trimestrale.
Ma quli sono le prospettive di crescita di questa azienda che solitamente associamo al petrolio?
Per fare questo articolo ho utilizzato i dati di InvestingPro Plus integrando l’analisi con l’intelligenza artificiale messa a disposizione.
Se vuoi abbonarti, approfitta oggi per acquistare con un sconto attraverso QUESTO LINK .Qua sopra vedete il grafico di lunghissimo periodo di Eni. Si potrebbe facilemnte conscludere che il grosso del rendimento è arrivato dai dividendi, più che dall’apprezzamento del titolo.
Eni naviga la transizione energetica con una posizione di forza, ma la crescita sarà tutt’altro che lineare. Il dato chiave: il dividendo 2024 in aumento del 6,6% (€0,97 per azione) e un rendimento del 7,8% segnalano un impegno costante verso la remunerazione degli azionisti, pur in un contesto di ricavi in calo (-3,8%) e payout ratio sopra il 120%.
Data Snapshot Eni S.p.A. (BIT:ENI)
Market Cap: €38,58M || Div. Yield: 7,8% || Fair Value Upside: 37,9% || Upside (target): 26,1% || Payout Ratio: 122,2%
Il payout ratio sopra il 100% implica che Eni sta pagando più in dividendi di quanto genera in utile netto—perché conta: questo può mettere pressione sulla sostenibilità futura del dividendo se la redditività non migliora.
SWOT: Forze e Debolezze
Punti di forza
Dividendi solidi: 5 anni di aumenti consecutivi, 30 anni di pagamenti regolari.
Redditività: Profitti positivi negli ultimi 12 mesi, ROE al 4,7%.
Bassa volatilità: Beta a 0,93, il titolo è meno sensibile alle oscillazioni del mercato.
Transizione attiva: Con la vendita del 20% di Plenitude per un valore fino a €10,2 miliardi, Eni rafforza la posizione finanziaria e accelera la strategia sulle rinnovabili
Punti di debolezza
Ricavi e utili in frenata: Ricavi in calo per il secondo anno consecutivo; utile netto 2024 in discesa a €2,62 miliardi.
Payout ratio elevato: 122,2% nel 2024, sopra la soglia di sicurezza.
Debolezza prezzo petrolio: Sensibilità alta ai prezzi delle commodity, come dimostrato dai risultati 2023-2024.
Revisione al ribasso: 3 analisti hanno abbassato le stime sugli utili.
Opportunità e Rischi Futuri
Opportunità
Rinnovabili & e-mobility: Focus su Plenitude e integrazione di servizi elettrici, crescita attesa anche grazie alla riduzione del debito (target leverage 16% entro fine 2025).
Upside potenziale: Target analisti medio €14,85 (+13% rispetto ai livelli attuali), fair value Investing Pro sopra i €18
Difesa margini: Investimenti nelle rinnovabili protetti dal calo dei costi PV.
Rischi
Mercato petrolifero: Prezzi più deboli, pressione su cash flow e buyback.
Alti investimenti: Capex sostenuto necessario per mantenere la crescita nelle rinnovabili.
Concorrenza: Settore Oil & Gas europeo sotto pressione, con riduzioni attese dei ritorni agli azionisti entro il 2026
Dividendi: Sostenibilità e Prospettive
Trend dividendo
2020: taglio (-34,5%), poi recupero deciso: +21,8% (2021), +29,9% (2022).
2024-2025: crescita più moderata (+6,6%), DPS previsto a €1,00.
Rischio: payout elevato e profitti in calo potrebbero frenare ulteriori aumenti se i margini non si rafforzano.
Sguardo al futuro
Gli analisti restano in maggioranza positivi (2,3/5 “buy”), ma con target ridotti rispetto al passato.
La strategia di cessioni mirate e sviluppo green sostiene la resilienza di Eni nel medio periodo.
Qua sotto trovate il mio ultimo video su Eni, trasmesso a dicembre 2024.
Per fare questo articolo ho utilizzato i dati di InvestingPro Plus integrando l’analisi con l’intelligenza artificiale messa a disposizione.
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