ENI SPA (MI:ENI.MI) è una delle più grandi aziende italiane.
Con una capitalizzazione di mercato di circa 47 miliardi di euro.
Il business del gruppo è suddiviso in 5 specifiche aree:
Acquisto e vendita di gas naturale e produzione di elettricità, raffinazione e distribuzione, servizi energetici, esplorazione e produzione di idrocarburi e petrolchimica.
Ma se questa è l'attività del gruppo, quale potrebbe essere il suo reale valore intrinseco?
Come sono cambiati i bilanci dopo la crisi pandemica?
Nel 2021 il fatturato del gruppo è balzato a 76,5 miliardi di euro, in forte ripresa rispetto al 2020 dove si assestava a 43,9 miliardi (impatto covid-19).
Anche l'utile netto ha raggiunto una cifra record pari a 6,1 miliardi di euro.
Questo valore però se analizzato con maggiore attenzione indica non un reale miglioramento a livello di redditività ma una riduzione dell'impatto fiscale.
E anzi se compariamo questo dato con il 2018 vedremo che in percentuale le spese relative al costo del venduto sono in aumento.
A livello patrimoniale invece il titolo presenta un debito finanziario totale di circa 28 miliardi di euro, coperto da un equity di 44 miliardi.
Il patrimonio netto è in calo rispetto al 2016 dove aveva raggiunto la cifra di 54 miliardi di euro (rispetto ai 44 del 2021).
Il rapporto tra le attività correnti e le passività correnti è sempre maggiore di uno, segnale che la società è in grado di far fronte ai suoi fabbisogni di breve termine.
A livello di flussi di cassa invece troviamo un flusso di cassa da attività operativa di circa 10-12 miliardi di euro all'anno.
A fronte di un capex di 5,2 miliardi (spese per investimenti) tagliato del 50% negli ultimi 5-6 anni.
Ipotizzando che in una situazione di stabilità l'azienda riesca a generare circa 6-7 miliardi di euro di utile netto e a creare un flusso di cassa da attività operativa di circa 13-14 miliardi a fronte di un capex di circa 7 miliardi annui, possiamo estrapolare un flusso di cassa gratuito di circa 6-7 miliardi di euro.
Utilizzando l'attualizzazione dei flussi di cassa come modello di valutazione e inserendo una crescita molto contenuta possiamo attribuire all'azienda un valore intrinseco pari a circa 15-16 euro per azione.
L'azienda risulta quindi sottovalutata rispetto alla valutazione del mercato azionario.
Nonostante questo, i rischi legati alla dipendenza dal prezzo del petrolio e delle altre materie prime e la sfida della transizione verso energia più pulita non attrribuiscono ad Eni (MI:ENI) un adeguato sconto per un possibile investimento.