Quell’inopportuna e strana ostilità tra Longhisti e Shortisti

Pubblicato 16.03.2020, 09:00

Prima di iniziare vorrei riprendere il mio ultimo “scritto” solo per citare una di quelle coincidenze che potremmo definire quantomeno bizzarra: dal 18 al 27 Ottobre 2019 si è svolta la 7a edizione dei Giochi Mondiali Militari, dove? A Wuhan in Cina, che oggi potremmo anche definire epicentro del Coronavirus

Ed altrettanto bizzarro è chiedersi quale possa essere il motivo che abbia portato NATO e UE al cosiddetto “Connecting Europe Facility” (migliorare e potenziare la mobilità militare europea non solo per le truppe ma anche per mezzi ed infrastrutture)

Tornando a noi e al presente articolo, una doverosa ed importante premessa: quanto segue è stato redatto senza voler far alcun riferimento al momento attuale ma, solo ed esclusivamente come una visione generale, con orizzonti temporali passati e futuri, di due opposte fazioni.

Comunismo-Socialismo e Fascimo, Hutu e Tutsi nella guerra civile del Ruanda, Islamismo e Cattolicesimo sono solo alcuni degli esempi piu’ eclatanti della storia in cui “gli opposti” hanno sempre conseguenze devastanti con un unico, puerile e riprovevole fine: ovviamente il potere e/o “Dio denaro” che nel conformismo si cela dietro le mentite spoglie dell’ “essere nel giusto” e “avere ragione”

Addirittura, parafrasando il saggista inglese William Hazlitt: “Non ci basta aver ragione: vogliamo dimostrare che gli altri hanno assolutamente torto”

Ed è con questo preambolo che da decenni ormai assisto basito alla “guerra-diatriba” tra Longhisti e Shortisti con i primi ad ergersi paladini della libertà contro gli “Infedeli” proprio in nome “del giusto” e “della ragione”

Con un sorriso ben stampato in viso e stringendo le mie braccia attorno a tutti voi, vorrei dirvi: non sarebbe meglio usare LA RAGIONE anzichè volerLA?

Cosa ci può essere di cosi raziocinante nel pensare, nel pretendere e volersi arrogare il diritto che i prezzi debbano solo ed eslusivamente salire! Non sarebbe anche questa mera e pura speculazione? O cos’altro potrebbe essere se non la “sete di denaro (gain) ad ogni costo e contro ogni logica fondamentale”?

Certo, investire al ribasso non è etico e cozza con le leggi del perbenismo ma ci terrei a tentare di fare un po’ di chiarezza

Innanzitutto, nonostante per l’investitore comune non sia rilevante, partiamo dal fatto che in base alle Regole Internazionali attualmente in vigore esistono due modi per posizionarsi short

1) covered short selling

2) naked short selling

Ma invece è importante segnalare quali siano state/siano le finalità dell’introduzione dello Short selling

1) Hedging, ovvero la copertura del rischio derivante dall’apertura di una posizione precedente Long

2) Arbitraggio, ovvero l’acquisto e la vendita in simultanea dello stesso bene per sfruttare il disallineamento dei prezzi su mercati diversi (fattore “spazio”). Metodologia usata ormai molto raramente

3) Speculazione, ovvero quando un investitore ritiene un’azione sopravvalutata e la vende allo scoperto confidando che il prezzo del titolo possa tornare in linea coi valori fondamentali dell’Azienda (fattore “tempo”)

Inoltre, altri aspetti degni di nota sono

A) Price discovery, ovvero il processo tramite il quale sul mercato si formano i prezzi in modo “democratico”. Notizie positive e negative si intrecciano sui monitor ed ogni singolo trader in base alle proprie capacità di analisi deciderà quale tasto schiacciare: buy o sell

B) Liquidità del mercato, ovvero, secondo studi ed analisi redatti nel 2005 da Hazem Daouk e Anchada Aida Charoenrook, la presenza di attività short porta ad un significativo e positivo aumento del volume degli scambi (turnover). Nel 2012 Ian W. Marsh e Richard Payne confermarono queste analisi analizzando quando accadde nel Regno Unito a seguito dei divieti di attività short sui titoli del settore finanziario tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009; confrontando questi titoli con quelli non interessati dal divieto si evince che per i primi la liquidità si ridusse notevolmente, i costi per le transazioni aumentarono ed i volumi delle transazioni diminuirono

C) Stabilità del mercato e overpricing. Già nel lontano 1977 l’economista americano Edward McCarthy Miller sosteneva che vietando l’attività short ci sarebbe una distorsione dei prezzi verso l’alto, in quanto questi ultimi risentirebbero solo della visione ottimistica degli investitori, quindi una visione a “senso unico”

Concludendo e partendo dal presupposto che ci sono altrettante tesi contrarie a quanto sopra, l’augurio è che invece di “lottare” per “aver ragione” ci si soffermi su quanto la storia ci ha insegnato nella vita reale: ogni tentativo di limitare, sospendere o abolire un qualcosa o qualcuno in nome della “ragione” è senza ombra di dubbio un modo per avviarci verso la limitazione, la sospensione o l’abolizione della “Libertà-Democrazia”.

Ma se invece, con calma, rispetto e ragionevolezza, ascoltassimo le ragioni dell’Altro, forse ci accorgeremmo che, in questo caso (la Borsa), di fronte a noi non ci sono “gli Infedeli” da estirpare, ma gli “Infedeli” ci stanno offrendo soltanto il loro punto di vista che magari, se analizzato meglio, potrebbe trasformarsi in un’ opportunità: un altro tasto da poter schiacciare

P.S. Dal 7 Luglio 2016 fino al 5 Gennaio 2017 sul titolo MPS fu messo il divieto dello short selling (quasi per l’intero periodo). Ebbene il titolo passò da 28.13 (chiusura 6 Luglio 2016) a 3.89 (chiusura del 5 Gennaio 2017)

registrando una perdita dell’ 86% circa

Operatività - FTSE-MIB

Nonostante il crollo del 30% in poco piu’ di due settimane e gli indicatori di breve tiratissimi il tentativo Long aperto a 17720 si è subito chiuso in Stop Loss (meno 2% circa)

Inutile dire che il crollo dal top di periodo del 19 Febbraio a 25447 fino ai minimi di Giovedi 12 Marzo a 14894 punti (meno 41.50% in 3 settimane) ed aver raggiunto in cosi breve tempo 2 target che erano lontanissimi dai massimi senza “riconoscere” né area 21000 e né area 17800 rende la situazione complessa, molto difficile da decifrare e cambia la visione di breve.

Infatti, la “vicinanza” ai 12300 punti (minimo storico) e la prepotenza con la quale è avvenuto il ribasso favorirebbero adesso un posizionamento long per tentare un buon rimbalzo che a questo punto avrebbe come primo obiettivo area 17800 (70%) ma che potrebbe giungere anche in fascia 21-22000 (50% pox)

Strategia – Venerdi in chiusura si è provveduto a rientrare Long a 15900 per primo target 17800.

Eventuale raddoppio in caso di discese “imminenti” in area 12300. Stop Loss tassativo a 11950

Tengo a ribadire però che il trend di fondo è assolutamente negativo e l’ipotesi di poter assistere ad ulteriori notevoli crolli sono dell’80%.

GAS NATURALE – Long da 1.70 (+ 11% circa)

Mantenere per primo target fascia 2.10-2.20 e secondo target area 2.70

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