Ancora in letargo ERG SpA (MI:ERG) che resta per il momento al di sotto della resistenza a 10.65 euro. Le prospettive tornerebbero interessanti proprio oltre questo ostacolo (in chiusura), circostanza che spalancherebbe le porte ad un allungo in direzione di 11,20 e successivamente di 11.32 e 11.38 euro. Discese sotto 10 euro (in chiusura) potrebbero spingere il titolo fino a 9,57 euro, supporto fondamentale a livello grafico di medio termine (sotto questo riferimento, primo target in area 9.25 euro). Il titolo in 6 mesi ha ceduto lo 0.10%, -9%% in 12 mesi, -9% in 2 anni e +28% in 5 (dal 2000 ad oggi +318%).
Il 9 marzo si riunirà il Cda per l’approvazione del Bilancio Consolidato e del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2016.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più rialzista possibile.
Dividendi:
del 2015: 1 euro
2014: 0.50 euro
2013: 1 euro
2012: 0.40 euro.
Evoluzione dello scenario normativo di riferimento
Termoelettrico: l’emendamento Mucchetti L’art. 23, comma 3bis del Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito dalla Legge 11 agosto 2014, n. 116 ha stabilito che dal 1° gennaio 2015, sino all’entrata in operatività del raddoppio dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi” tra la Sicilia e il Continente: (i) le unità di produzione di energia elettrica in zona Sicilia di potenza superiore a 50 MW, con esclusione di quelle rinnovabili non programmabili, siano considerate unità essenziali per la sicurezza del sistema elettrico (UESSE); (ii) l’Autorità definisca le modalità di offerta e remunerazione delle predette unità entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Legge 91/14, seguendo il criterio di puntuale riconoscimento per singola unità produttiva dei costi variabili e dei costi fissi di natura operativa e di equa remunerazione del capitale residuo investito riconducibile alle stesse unità, in modo da assicurare la riduzione degli oneri per il sistema elettrico.
In esecuzione a quanto disposto dal citato Decreto Legge, in data 24 ottobre 2014 l’Autorità ha pubblicato la Deliberazione n. 521/2014/R/EEL, relativa a disposizioni sugli impianti essenziali in Sicilia, volta a regolare, fra gli altri aspetti, i criteri di offerta e remunerazione delle unità definite essenziali ai sensi del Decreto Legge.
Con la Deliberazione 667/2014/R/EEL, l’AEEGSI ha poi approvato alcuni parametri rilevanti per il calcolo dei Costi di Generazione Riconosciuti delle unità essenziali ex D.L. 91/2014.
Nel mese di ottobre 2015 l’Autorità ha altresì pubblicato la Deliberazione 486/2015/R/EEL che, pur riguardando le unità essenziali in regime ordinario, chiarisce e aggiorna alcuni parametri del Costo Variabile Riconosciuto che hanno effetto anche sulle unità essenziali ex D.L. 91/2014. Infine, sempre nel mese di ottobre 2015, l’AEEGSI ha approvato la Deliberazione 496/2015 che aggiornava ed estendeva al 2016 il regime ex Deliberazione 521/2014.
Il periodo di applicazione della disciplina delle unità essenziali in base al D.L. 91/2014 e alla deliberazione 521/2014 e successive modifiche e integrazioni, è terminato in data 28 maggio 2016 a seguito dell’entrata in operatività del citato raddoppio dell’elettrodotto Rizziconi-Sorgente. Il quadro regolatorio su descritto ha avuto un impatto significativo sui prezzi di vendita di ERG e in particolare sui mercati dell’energia a pronti nella zona di mercato in cui opera (zona Sicilia).
Infatti, il vincolo di offerta su tali mercati a prezzi non superiori al proprio costo variabile riconosciuto delle unità di produzione identificate UESSE ai sensi del richiamato D.L. 91/2014, ha ridotto significativamente il differenziale di prezzo fra la zona Sicilia e il PUN con una marcata contrazione nel 2015 e fino al 28 maggio 2016 rispetto ai valori registrati negli anni precedenti.
Occorre sottolineare, tuttavia, che l’abbattimento dei ricavi nei mercati a pronti (MGP, MI e MSD) per le ragioni su descritte è stato mitigato dal corrispettivo riconosciuto alle UESSE ex D.L. 91/2014 a reintegrazione dei costi di generazione variabili, operativi e di investimento, inclusa l’equa remunerazione del capitale investito.
Nel mese di luglio è stato richiesto il conguaglio del reintegro 2015, ai sensi dell’art. 65.28 della Deliberazione 111/06 e nel mese di settembre è stato richiesto l’acconto del corrispettivo di reintegro dell’anno 2016, relativo al primo trimestre, ai sensi dell’art. 3.1, lettera aa.2) della Deliberazione 521/2014, come modificata dalla
Deliberazione 496/2015.
Idroelettrico: canoni di concessione La Giunta Regionale della Regione Umbria con deliberazione n. 1067 del 22 settembre 2015 ha proceduto alla rideterminazione dei canoni di concessione per le grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico.
La nuova tariffa unitaria pari a 31,02 Euro/kW di potenza nominale di concessione per modulo, che decorre dal 1° gennaio 2016, è pari al doppio di quella vigente fino al 31 dicembre 2015.
Nel dicembre 2015 ERG Hydro S.r.l. ha presentato ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma per chiedere l’annullamento della menzionata delibera. I risultati del periodo prudenzialmente riflettono il suddetto incremento.
Legge di Stabilità n. 208/2015
Con l’approvazione della Legge di Stabilità n. 208/2015, è stata varata, con decorrenza dal 1° gennaio 2016, una nuova disciplina per la determinazione della rendita catastale delle unità immobiliari a destinazione produttiva.
Nello specifico, la Legge di Stabilità 2016 all’art. 1 commi 21-24 prevede che per le centrali di produzione di energia elettrica non sono più oggetto di imposta le componenti impiantistiche con un conseguente impatto positivo in termini di minori oneri impositivi.