Ad aprile le vendite al dettaglio sono state robuste, in aumento dell’1,3% m/m.
Il dato preliminare riferito a maggio, in uscita nel primo pomeriggio, dovrebbe attestarsi, secondo il mercato, allo 0,3% m/m.
Ciò, tuttavia, non influenzerà la decisione sul tasso della Fed alla riunione del FOMC di domani, che dovrebbe mantenere i tassi invariati fra lo 0,25% e lo 0,50%.
Al momento i mercati finanziari escludono completamente un rialzo del tasso a giugno e i dati positivi di oggi potrebbero dare un po’ di sollievo alla banca centrale americana, i cui risultati di politica monetaria sono un po’ rallentati. Risultati positivi darebbero sosterrebbero parzialmente anche la previsione della banca di alzare i tassi nel medio termine.
Dopo il deludente rapporto sull’occupazione di venerdì scorso, continuiamo a credere che quest’anno non ci saranno rialzi del tasso.
I mercati finanziari scontano tuttavia una probabilità superiore al 28% di un rialzo del tasso della Fed a settembre.
Crediamo che il dollaro continuerà a indebolirsi e, nel medio termine, miriamo a 1,1500.