Buongiorno ai Lettori di Investing.com
Nella prima metà di settimana, eccezion fatta per la Bank of Canada e per la trimestrale di Netflix (NASDAQ:NFLX), non abbiamo avuto driver macro economici particolarmente importanti. La correzione di Wall Street e dei listini europei potrebbe già rivelarsi importante per acquistare le discese fin qui registrate.
Gli indici statunitensi hanno recuperato tra lo 0,93% (Dow/S&P) e l'1,19% del Nasdaq. Il legame tra azioni e tassi attualmente non è così scontato, ma un sentiment obbligazionario favorevole (in particolare un allentamento dei tassi reali), potrebbe essere positivo per l'equity. Ad ogni modo, le variazioni di ieri dei rendimenti statunitensi e tedeschi sono state inferiori a 1 punto base su tutta la curva. Il dollaro ha tentato una cauta ripresa all'inizio della sessione, ma la propensione al rischio ha bloccato eventuali ulteriori apprezzamenti. L'EUR/USD ha testato l'area 1,20, ma ha chiuso sostanzialmente in linea coi prezzi di apertura ossia a 1,2035.
Il calendario odierno contiene la fiducia dei consumatori dell'Unione Europea e le richieste settimanali di disoccupazione negli Stati Uniti. Quest'ultimo dato dovrebbero evidenziare un blando aumento a 610.000, ma verrebbe dopo un inaspettato brusco calo a 576.000 la scorsa settimana.
Il focus, ovviamente, sarà sull'incontro della BCE e sulla conferenza stampa di Christine Lagarde. I parametri della politica saranno quasi certamente lasciati invariati, ma i mercati cercheranno di capire quale sarà la valutazione dei recenti sviluppi sul Covid e sull'impatto sull'economia nei prossimi mesi. Nella riunione di marzo la BCE accelerò il ritmo degli acquisti di obbligazioni (PEPP) del secondo trimestre per evitare quello che considerava un inasprimento ingiustificato delle condizioni monetarie a causa di tassi di interesse a lungo termine più elevati.
Una prima valutazione formale di tale manovra è prevista solo a giugno, quando saranno disponibili le nuove proiezioni di crescita e inflazione. In questo contesto, la Lagarde probabilmente confermerà l'impegno della BCE per un ampio sostegno monetario. Il rendimento tedesco a 10 anni si è avvicinato alla resistenza del -0,20% a inizio settimana, ma è stato respinto. L'impegno della BCE su condizioni monetarie accomodanti e l'aiuto dei mercati obbligazionari statunitensi potrebbero estendere il consolidamento al di sotto del livello chiave -0,20%.
Il rendimento USA a 10 anni (1,53%) continua la sua correzione verso sud. La correzione dei rendimenti (reali) statunitensi rimane attualmente negativa anche per il dollaro. L'indice di riferimento fatica a scendere sotto il livello di 91,00. Per quanto riguarda EUR/USD servirebbe una rottura definitiva al di sotto dell'area di supporto 1,1950 per annullare la debolezza del Dollaro.
Nella prima metà di settimana, eccezion fatta per la Bank of Canada e per la trimestrale di Netflix (NASDAQ:NFLX), non abbiamo avuto driver macro economici particolarmente importanti. La correzione di Wall Street e dei listini europei potrebbe già rivelarsi importante per acquistare le discese fin qui registrate.
Gli indici statunitensi hanno recuperato tra lo 0,93% (Dow/S&P) e l'1,19% del Nasdaq. Il legame tra azioni e tassi attualmente non è così scontato, ma un sentiment obbligazionario favorevole (in particolare un allentamento dei tassi reali), potrebbe essere positivo per l'equity. Ad ogni modo, le variazioni di ieri dei rendimenti statunitensi e tedeschi sono state inferiori a 1 punto base su tutta la curva. Il dollaro ha tentato una cauta ripresa all'inizio della sessione, ma la propensione al rischio ha bloccato eventuali ulteriori apprezzamenti. L'EUR/USD ha testato l'area 1,20, ma ha chiuso sostanzialmente in linea coi prezzi di apertura ossia a 1,2035.
Il calendario odierno contiene la fiducia dei consumatori dell'Unione Europea e le richieste settimanali di disoccupazione negli Stati Uniti. Quest'ultimo dato dovrebbero evidenziare un blando aumento a 610.000, ma verrebbe dopo un inaspettato brusco calo a 576.000 la scorsa settimana.
Il focus, ovviamente, sarà sull'incontro della BCE e sulla conferenza stampa di Christine Lagarde. I parametri della politica saranno quasi certamente lasciati invariati, ma i mercati cercheranno di capire quale sarà la valutazione dei recenti sviluppi sul Covid e sull'impatto sull'economia nei prossimi mesi. Nella riunione di marzo la BCE accelerò il ritmo degli acquisti di obbligazioni (PEPP) del secondo trimestre per evitare quello che considerava un inasprimento ingiustificato delle condizioni monetarie a causa di tassi di interesse a lungo termine più elevati.
Una prima valutazione formale di tale manovra è prevista solo a giugno, quando saranno disponibili le nuove proiezioni di crescita e inflazione. In questo contesto, la Lagarde probabilmente confermerà l'impegno della BCE per un ampio sostegno monetario. Il rendimento tedesco a 10 anni si è avvicinato alla resistenza del -0,20% a inizio settimana, ma è stato respinto. L'impegno della BCE su condizioni monetarie accomodanti e l'aiuto dei mercati obbligazionari statunitensi potrebbero estendere il consolidamento al di sotto del livello chiave -0,20%.
Il rendimento USA a 10 anni (1,53%) continua la sua correzione verso sud. La correzione dei rendimenti (reali) statunitensi rimane attualmente negativa anche per il dollaro. L'indice di riferimento fatica a scendere sotto il livello di 91,00. Per quanto riguarda EUR/USD servirebbe una rottura definitiva al di sotto dell'area di supporto 1,1950 per annullare la debolezza del Dollaro.